Sequestrati beni immobili di Bruno Pronestì per un valore di circa un milione di euro. Pronestì è accusato di essere uno dei principali componenti di una ‘ndrina della mafia calabrese radicata nel nord Italia. Venne arrestato nel luglio dell’anno scorso per associazione a delinquere di stampo mafioso insieme ad altri personaggi (Romeo Rea, Antonio Maiolo, Sergio Romeo, Francesco Guerrini e Domenico Persico), tra cui il consigliere comunale Giuseppe Caridi. Il tribunale ha congelato le case a Reggio Calabria e Alessandria, oltre ad un’auto da 25 mila auro.
Gli accertamenti sul patrimonio di Pronestì e dei suoi familiari, svolti dalla divisione antimafia della Polizia in collaborazione con il Comando Provinciale della Finanza., hanno permesso di ricostruire una fitta rete di depositi e titoli non direttamente intestati a lui, ma comunque riconducibili allo stesso monte patrimoniale.
Il tribunale aveva già sequestrato beni di Antonio Maiolo per 500 mila euro.
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