Dopo mesi di inchiesta sono stati fermati gli uomini che avevano studiato un sequestro di persona.
Riporta La Nuova Sardegna che ben 3 persone sono state fermate per l’omicidio di Gianluca Carta, imprenditore nel settore dei night trovato senza vita a Sestu nel maggio 2011. Nella mattinata del 15 maggio sono stati notificati ordini di cattura per Niveo Batzella , nipote Gianfranco Batzella e Paolo Coraddu, 21 anni.
I Batzella, zio e nipote, erano già in cella per la rapina alla casa di riposo di Sant’Andrea Frius (Cagliari), e , secondo le indagini i due avevano in progetto di sequestrare dell’imprenditore dei formaggi Sandro Podda.
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Nel caso Carta, riporta La Nuova Sardegna: “I due costrinsero Carta ad accostare e, puntandogli contro delle armi, lo fecero scendere per poi legargli le mani dietro la schiena. «Ma che c… state facendo?», avrebbe detto lui prima di finire con la faccia contro i sedili posteriori. Tutta la scena si sarebbe svolta sotto gli occhi increduli di Paolo Coraddu ed Enrico Lecca, che non sapevano nulla dell’agguato. I Batzella sparirono poi con la vittima, mentre i due amici diedero fuoco alla macchina, così come era stato loro ordinato. Il giorno dopo un passante notò a Sestu il cadavere di Carta. La vittima venne tenuta per i polsi e giustiziata con un colpo alla nuca partito da un fucile a canne mozze calibro 16. Un’arma in tutto compatibile con quella trovata a casa di Niveo Batzella durante le perquisizioni che hanno preceduto il suo arresto. Zio e nipote sono anche indagati per l’omicidio di Sergio Tronci, operaio di Assemini, bruciato vivo nel 2004.”
Sarebbe Enrico Ledda, probabile ladro di auto ad aver incastrato i Batzella.