Sito dell’Autrice: Rachel Hartman
Seraphina Series:1. Seraphina. La ragazza con il cuore di drago
2. Dracomachia, inedito in Italia
Titolo: Seraphina. La Ragazza con il Cuore di Drago
Autore: Rachel Hartman (Traduttore: V. Zaffagnini)
Serie: Seraphina Series, vol. 1
Edito da: Sperling & Kupfer (Collana: Pandora)
Prezzo: 17,90 €
Genere: Urban Fantasy, Young Adult
Pagine: 448 p.
Voto:
Trama: Regno di Goredd, oggi. Dopo una sanguinosa guerra durata quarant’anni, uomini e draghi tentano di dimenticare gli antichi rancori e convivere pacificamente. In realtà gli uomini non riescono ancora a fidarsi dei vecchi nemici e guardano con sospetto i draghi che, sotto sembianze umane, frequentano la corte e l’università. Per questo, ogni unione tra le due specie continua a essere severamente vietata. Seraphina – nata dall’amore illecito tra un uomo e un drago con sembianze femminili – è quindi costretta a nascondere a tutti la sua vera natura e a coltivare in gran segreto l’amore che nutre per l’affascinante principe Lucian. Quando l’instabile pace tra i due mondi viene minacciata, Seraphina deve però scegliere da che parte stare. E la scelta sarà molto dolorosa.
Recensione
by CriCra
Seraphina. La ragazza con il cuore di drago è il libro d’esordio della scrittrice Rachel Hartman. In questo inizio di una nuova serie dedicata al fantasy, saremo trasportati in un mondo fantastico popolato da uomini e da esseri viventi come i Saarantras, gli uomini Drago.
Nel breve prequel in versione prettamente digitale che la casa editrice Sperling & Kupfer ha messo a disposizione dei elettori, conosciamo la protagonista della nostra storia. Seraphina, una piccola ragazza appena sedicenne, virtuosa nella musica e nel canto, custode di un grande segreto. Lei è una mezzosangue. Figlia di una donna drago e di un umano. Un abominio agli occhi degli umani tanto quanto a quelli dei draghi.
Il regno in cui lei vive, il Regno di Goredd è riuscito a sopravvivere dopo una lunghissima guerra tra i draghi e gli umani. Adesso finalmente, grazie ad un preziosissimo trattato con il Regno dei Draghi, Tanamoot è tornata la pace. I Saarantras e gli uomini sembrano vivere in modo pacifico. Ma le apparenze, si sa, molto spesso ingannano. Le forze del bene ancora una volta, saranno messe alla prova per contrastare coloro che aspirano ad entrare nuovamente in guerra.
Seraphina, essendo diventata l’assistente del maestro di musica di corte, Viridius, avrà il compito di insegnante di musica per la principessa Glissenda, la futura Regina del regno al fianco del suo promesso sposo il principe e capo della guardia reale, Lucian Kiggs.
Non sapevo ballare, a detta di tutti.
Inoltre non avevo alcun diritto di farlo con
un principe, persino con uno che sembrava aver
dimenticato l’abisso che separava le nostre posizioni sociali
e che, per qualche assurdo motivo,
mi considerava una persona di cui potersi fidare.
Conosceremo un mondo tutto nuovo. Un regno popolato da uomini semplici o custodi di meschini scopi, draghi crudeli e ostinati nelle loro antiche credenze di guerra e supremazia. E draghi buoni, pronti a credere nella profondità dei valori umani. Un regno magico, ricco di luoghi fantastici e di personaggi umili o ricchi, dai nomi ridondanti come per il capo dei draghi “Ardmagar Comonot.”
Avvalendosi di un lavoro certosino, l’autrice è riuscita a celare nel racconto la nascita di un sentimento d’amore. L’intesa tra Seraphina e il giovane principe Lucian Kiggs non è repentina. I loro brevi incontri non hanno nulla di troppo eclatante. Ma pian piano si inizierà a subodorare l’importante crescita che avverrà nel loro approccio, rendendoci di conseguenza consapevoli della precarietà di realizzazione della loro storia.
Mi lasciai sfuggire una risata amara,
perché non avrei potuto scegliere posto più ridicolo,
per avere quell’illuminazione.
Poi mi misi a piangere. Che stupida ero stata
ad abbandonarmi a sentimenti che non avrei
dovuto provare, immaginando che il mondo potesse
essere diverso da quello che era.
Ora veniamo a quello che è il mio giudizio riguardo a questo libro. Innanzi tutto voglio soffermarmi sulla copertina. Rispetto a quella originale, che mi ha dato più l’impressione di un libro prettamente per un pubblico giovane, ho trovato la cover italiana davvero bella ed accattivante, fatta apposta per attirare l’attenzione di chi vede il libro per la prima volta e lo prende in mano. Lo stile descrittivo usato dall’autrice è davvero molto articolato. Particolari i luoghi e i suoi personaggi. Un testo facile da leggere ma (e si! c’è un ma!) che per la maggior parte della storia mi è sembrato un po’ piatto, statico, senza mordente.
Tutto questo è andato avanti fino a quando, nella parte finale, “i guizzi d’interesse” si son fatti sentire (Evviva!). Gli eventi hanno cominciato a prendere vita, colorandosi di un insieme di movimento ed emozioni. La storia ha assunto un ritmo completamente diverso. È diventata molto più calzante, con il preciso scopo di indurre la curiosità del lettore a seguire la trama fino al suo epilogo.
La strada per l’arrivo di una nuova ed inaspettata eroina è stata aperta. Allo stesso tempo, sono stati creati i blocchi di partenza per quella che sarà l’avventura successiva, in cui Seraphina, il principe Lucian e tutti questi straordinari personaggi torneranno per farci conoscere le loro straordinarie avventure.
“Una cosa che noi draghi abbiamo imparato da voi
è che insieme siamo più forti. Non c’è bisogno di
sfidare il mondo intero da soli. Restiamo uniti,
per il bene della pace.”