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Serata di Kurt e promessa di Zoe /Giallo Tanzania

Creato il 16 novembre 2014 da Marianna06

 

Chaise-longue-design-schoops

 

 

E da qualche minuto che è appena rientrato in casa da Bunju quando Kurt sente bussare con  insistenza alla porta.

Rapido va ad aprire e si ritrova dinanzi una Zoe tutta frizzi.

Per l’occasione la donna indossa un abitino a balze, che le arriva sopra il ginocchio, di un tessuto di cotone fiorato (i fiori, piccoli e delicatissimi, sono bianchi su un fondo blu- notte), un unico giro di perle coltivate intorno al collo per dare lucentezza al volto e un paio di ballerine di morbida nappa bianca.

I capelli, come sempre, li ha raccolti a chignon sulla nuca.

Il trucco leggero è perfetto.

E il suo profumo, il classico Chanel, mette il “punto” all’insieme.

Abbigliata così l’infermiera pare molto più giovane della sua età (pensa tra sé e sé Kurt) e la sua persona comunica, manco a dirlo, quella freschezza adolescenziale tipica delle giovinette ai loro primi appuntamenti.

 

Beviamo qualcosa, carissima- le dice con gentilezza  mentre le cinge col braccio le spalle.

Sì, molto volentieri-risponde lei.

E ricambia con un sorriso che è inequivocabile promessa.

 

I due, in veranda, sulle chaises longues optano per un succo di ananas, che poi è l’unica risorsa della casa, che si possa in quel momento reperire in un  frigo mezzo vuoto.

Con l’incertezza del partire o del restare, infatti, Kurt non ha fatto ultimamente la spesa e la visita a padre Alex lo ha distratto ulteriormente dalle consuete incombenze pratiche.

Del resto il commissario, anche quando è a Ystad, preso dal lavoro, dimentica spesso di pranzare o di cenare e si risolve, all’ultimo momento, con un tramezzino o un panino al bar.

Quello situato nei pressi  dell’ufficio, dove lo conoscono e lo trattano da amico.

E la gastrite poi,com’è naturale con un certo genere di pasti, finisce che spesso gli tiene compagnia.

 

Ti trovo bellissima- azzarda Kurt mentre inizia a sorseggiare il succo d’ananas.

E, intanto, lascia scivolare la sua mano  sulla coscia di lei, che è comodamente sdraiata in posizione di languido abbandono.

Grazie, Kurt.Sei molto gentile. Io cerco di tirarmi su come posso e questo specie dopo tante ore di lavoro stancante - replica.

Credo che lo facciano un po’ tutte le donne quando hanno intenzione di piacere al loro uomo -soggiunge.

E io sono qui,appunto, per te- completa disinibita.

 

Il desiderio crescente in Kurt lo lascia quasi senza parole. Lui è uomo d’azione. Non è un poeta. Non sempre sa trovare le parole giuste quando è con una donna.

Per vincere l’imbarazzo del momento, prende il bicchiere dalle mani di Zoe, la invita ad alzarsi mentre non può fare a meno, anche grazie a un movimento un po’ maldestro della donna, di gettare un occhio alla lingerie raffinata, che si cela sotto l’abito,tulle e seta, e la bacia, attirandola a sé con determinazione da macho.

E lei , naturalmente, ci sta.

Un attimo dopo sono nella camera attigua alla sala.

E più che parole dall’esterno s’ode amplificato il cigolio della rete del lettone.

 

Ma il tempo  vola e Zoe, come preannunciato, in serata ricorda a Kurt dell’ impegno.

Così fanno entrambi una   doccia rapida e si salutano con la promessa di ritrovarsi presto.

Kurt non chiede alla donna dove è diretta. Lo vorrebbe.

Ma non ha intenzione di rovinare tutto.

E, comunque, rimane inquieto.

Per ingannare il tempo accende la tv e fa un po’ di zapping ma non c’è niente che lo interessi davvero.

Spegne e si rimette a letto.

Cerca qualcosa da ascoltare alla radio e gli capita d’imbattersi in Watch What Happens di Oscar Peterson.

E, intanto, gli ritorna in mente l’ambiguo dottor Wung e i suoi intrallazzi poco chiari. E l’intesa mafiosa con Julius.

 

                                                          (continua…)

       

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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