Luigi Salustri, sulla terrazza alla Biblioteca di Positano , sullo sfondo l'incantevole
quartiere di Fornillo.
Luigi Salustri , autore di" Stagioni del mio mare" e la prof,
Sara Mariani. Sullo sfondo Fornillo.
"E' un libro di Poesie ... Una settantina all'incirca .. attraverso
il mare di Anzio ripercorro l'intera vita...è un ripercorrere la
vita vissuta . ...e non è poco ..."di dice Luigi
Maria Rosaria Manzini, Luigi Salustri e la prof Sara Mariani
Salustri nella Biblioteca di Positano Salustri durante la serata ha recitato ai presenti alcune poesie dal libro; Stagioni del mio Mare, Come Lazzaro, ... E svanita la pace...; La dove tutto è amore, Sogno d'amore, Villa borghese di Nettuno, I bambini di tutto il mondo, a mio padre poesia. Stagioni del mio mare
agitati riflussi
dell' onde sulla riva.
Tempo che scorre
e nel suo divenire, sempre
rumoreggia di fatti e di suoni.
In questi passeggeri destini
io cerco, a ponente,
tra ruderi e sassi,
logori ormai
d'aspra salsedine,
la voce di tanti secoli,
di tante epoche sperdute,
d'innumerevoli realtà
tradotte in leggenda,
che rende più vera
ogni umana avventura.
A lampi io sto
tra dissennati imperatori romani
e sbarchi alleati
di guerra e di pace,
tra nobili gentilizi
e fuggitivi galeotti
tra serafici papi.
La professoressa Sara Mariani ... Relatrice per la serata d'autore
" Le tematiche spaziano dall' Amore per il mare vissuto attraverso
i suoi spettacoli naturali: La spuma delle onde, il tramonto ecc...
All' amore giovanile che puro ritorna prorompente come un chiaro
ricordo del passato.
L'ambientazione si divide tra Anzio, luogo di nascita e Nettuno,
citta vicina,luogo di lavoro. Accanto ai sentimenti più intimi del
poeta ed ex professore di matematica al Liceo Scientifico di Anzio,
si possono rivivere i momenti condivisi con la famiglia di origine
l'affetto per il padre, maestro di vita e il rapporto con la madre
che gli è sempre stata accanto soprattutto nel dolore della
malattia infantile."
Salustri recita una poesia in romanesco tratta da un altro libro " Eco der Mare" dedicata a Romolo e Remo... " Remo, si t' ho ammazzat, so convinto, Che puro tu, che poi sei stato er vinto, Penzo che l'hai capito pé davero. In quer momento me ciavevi spinto, Volevi avé raggione de 'st impero, Mettece che, pe' come stavo nero, prevarze in me la forza de l'istinto. 'Sto scontro, pè 'sta 'Sto scontro, pe' 'sta rabbia passionale, Finì co' 'na botteccia de cortello, Purtroppo, a te te fu fatale, Pe' me, er ventuno Aprile, restò quello Der giono de la Roma capitale. Ma quanto me t'ho pianto da fratello." ********* L'evento è stato organizzato dall' Associazione Posidonia
con i patrocinio del Comune di Positano e come
Mediaparter Positano News