Va detto che i preparativi per i negoziati, il cosidetto screening si sta svolgendo a Bruxells dal 26 al 30 marzo e include le analisi delle regole nonche' l'illustrazione dei problemi chiave. In base a queste analisi, l'Ue scegliera' le questioni di cui discutera' con la Serbia. Si sa di gia' che quando iniziera' il processo di negoziati della Serbia con l'Ue si partira' dai capitoli 23 e 24 ralativi al funzionamento dello stato di diritto e protezione di diritti umani e di minoranze, migrazione legale e illegale, diritto all'asilo, collaborazione giudiziaria in questioni civili, commerciali e penali, collaborazione con gli organi giudiziari, doganali e di polizia nella lotta contro la criminalita' organizzata. Nell'ambito di questi capitoli si trova anche la lotta contro il traffico di droghe ed esseri umani, denaro sporco, criminale economico e altotecnologico, mandati di cattura europei e processo di estradizione, sequestro di patrimonio aquistato per via della criminalita', formazione di team investigativi congiunti nonche' la collaborazione con Europol ed Eurojust.
Cedo Jovanovic: la Serbia ha bisogno di nuovi valori e di una nuova responsabilità
Con le elezioni politiche, locali e regionali indette per il prossimo 6 maggio, si fa sempre piu' calda la campagna elettorale in Serbia. Il leader del Partito liberaldemocratico e del movimento 'Svolta' Čedomir Jovanović sottolinea che la campagna dei partiti che incitano alla guerra degli uni contro gli altri e' molto brutta. Jovanović punta sul "troppo veleno in Serbia" e avverte che e' necessario quel tipo di responsabilita' alla quale, secondo la sua opinione, non sono pronti ne' il presidente Tadić ne' il suo principale avversario Tomislav Nikolić. Jovanović ha detto che la versione sia dell'una o dell'altra Serbia in cui si dovrebbe vivere secondo le regole o del Partito Democratico oppure di quello del Partito serbo del progresso non e' quello che si dovrebbe acconsentire. "Per questo ci presentiamo davanti alla gente con il messaggio della grande svolta. In questo lavoro naturalmente c'e posto per tutti, ma e' chiaro che la lidership e' in effetti la qualifica della nostra politica, lo e' stata sempre e noi questa responsabilita' siamo pronti ad assumere" ha detto Jovanović. Ha avvertito che la Serbia non diventera' migliore da un giorno all'altro. Ma un paese moderno, efficace e di successo si puo' creare se si condividera' una visione comune, ha sottolineato il leader liberaldemocratico serbo e della coalizione Svolta. "In questa Serbia c'e' posto per tutti ma essa deve basarsi su valori diversi, devono regnarci diverse regole di vita, quelle che obbligano alla responsabilita' politica le persone che guideranno il paese" ha sottolineato Čedo Jovanović.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi