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Serbia/ Danieli delocalizza. Rammarico FIOM-CGIL FVG, tavolo a Regione

Creato il 03 aprile 2012 da Antonio Conte

Serbia/ Danieli delocalizza. Rammarico FIOM-CGIL FVG, tavolo a Regione

(AGI) – Udine, 2 apr. – Rammarico da parte di Fiom-Cgil del Fvg per la firma a Belgrado di un primo memorandum per il maxi investimento del gruppo Danieli in Serbia. Il nuovo polo produttivo sorgera’ su un’area di 1200 ettari ed impieghera’ fino a 1.000 addetti per un investimento da 450 milioni di euro. L’impianto si concentrera’ su acciai speciali per l’industria energetica, meccanica, automobilistica, diretta principalmente all’export verso i paesi dell’Europa centrale.

”In un momento di crisi come questo – afferma il segretario regionale Fiom-Cgil Gianpaolo Roccasalva – l’ipotesi di creare in Friuli 1.000 nuovi posti di lavoro sarebbe stato un segnale in controtendenza veramente rilevante. Del resto, le recenti dichiarazioni del presidente della Danieli Benedetti non davano grandi speranze”. ”Definendo il Friuli ‘non amichevole’ per creare le condizioni degli investimenti, la Danieli – precisa Roccasalva – ha valutato le condizioni oggettive per la decisione ritenendo che la manodopera specializzata (ingegneri), i costi dell’energia e la burocrazia siano del tutto concorrenziali in Serbia a scapito del Friuli. Resta il rammarico – aggiunge – di non aver potuto affrontare alcuna discussione con questo gruppo che avrebbe potuto prevedere il raddoppio dell’ABS di Cargnacco, con la consapevolezza che le soluzioni sarebbero state trovate. Non sappiamo se siamo gia’ fuori tempo massimo, ma se cosi’ non fosse si invita la regione ed il suo presidente Renzo Tondo – conclude Roccasalva – ad aprire un tavolo per verificare se sussistono ancora le condizioni per far tornare sui suoi passi la Danieli e valutare meglio le condizioni che vengono offerte dal Friuli”. (AGI) Ts1/Bru

Serbia/ Italia seconda per export dopo Germania. Dati ultimi due mesi. Russia prima per import

(ANSAmed) – BELGRADO, 2 APR – Negli ultimi due mesi l’Italia e’ risultata al secondo posto fra i principali partner della Serbia in fatto di export, precedduta da Germania e seguita da Bosnia-Erzegovina.

Come ha reso noto oggi a Belgrado l’Ufficio nazionale di statistica, negli ultimi due mesi la Serbia ha esportato in Germania beni per un ammontare di 191,9 milioni di dollari. Al secondo posto l’Italia con 154,4 milioni di dollari di beni esportati, e la Bosnia-Erzegovina con 119,3 milioni di dollari.

I principali paesi per l’import serbo, sempre negli ultimi due mesi, sono stati la Federazione russa, con beni importati dalla Serbia per 431,3 milioni di dollari, seguita da Germania (273,8 milioni di dollari) e Cina (214,5 milioni di dollari).(ANSAmed)

Serbia/ Aumenta il supporto alla presidenza Assemblea Generale ONU

(Il Portalino) La candidatura serba alla Presidenza dell´Assemblea Generale delle Nazioni Unite continua a raccogliere consensi: è quanto ha affermato il capo della diplomazia serba Vuc Jeremic in occasione di una recente visita a Washington, a margine di vari meeting tenuti nella capitale e a New York, in particolare con rappresentanti dei Paesi dell´America Latina e di quelli islamici. Jeremic ha spiegato che la candidatura serba è stata presentata ai rappresentanti dei Paesi membri dell´Organizzazione degli Stati Americani e dell´Organizzazione della Conferenza Islamica e che tali attività proseguiranno al fine di ottenere la maggioranza dei voti necessari in occasione della sessione dell´Assemblea Generale prevista per il prossimo settembre.

Marcello Berlich

Serbia/ Incendio discoteca, lutto per le 6 vittime

[ Ticinonline ] BELGRADO – Novi Sad, il capoluogo della Voivodina nel nord della Serbia, osserva oggi il primo dei tre giorni di lutto cittadino proclamati per i sei giovani morti nell’incendio alla discoteca ‘Contrast’ nella notte tra sabato e domenica.

Problemi nell’impianto elettrico e nel dispositivo di sicurezza e antincendio del locale sono stati con tutta probabilità all’origine della sciagura, ed è per questo che il ministro dell’interno serbo, Ivica Dacic, ha ordinato ispezioni tecniche urgenti in tutti i locali del paese: caffè, ristoranti, club e discoteche.

Finora tre persone sono state arrestate per l’incendio di Novi Sad, il proprietario del locale e i due gestori della discoteca, che al momento dell’incidente, sabato notte verso le 2, era affollata da oltre 300 giovani. Sembra che vi sia stato anche un ritardo nell’allarme ai vigili del fuoco, che hanno peraltro domato rapidamente le fiamme.

Le sei vittime, tre ragazzi e tre ragazze morti per il fumo intenso che ha invaso la discoteca, avevano un’età fra i 21 e i 29 anni.



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