Viviamo di attimi liquidi, di solidi dubbi, dribblando i minuti.
Arriviamo alla fine della giornata dimentichi spesso dei buoni propositi del mattino, propositi che però siamo pronti a fare di nuovo nostri dopo aver attraversato un ponte costellato di sogni. All’alba il mondo ci appare sempre più pieno di promesse.
Siamo nel momento di silenzio tra un annuncio ed un altro. Siamo in bilico, ma pensiamo ad altro, come i gatti che dormono sull’orlo dei tetti.
Oggi è l’Alba più importante: quella che, pur ripetendosi ogni domenica (santa o maledetta che sia, a seconda di quale film si voglia ricordare), tanto, troppo spesso si ricorda appunto solo quando viene celebrata e festeggiata in maniera “canonica”.
E sia…ciò che conta è cercare e trovare e saper vedere le promesse che quest’Alba ci porta, lungo una giornata lunga un anno, o forse solo una settimana, fino al rinnovo della domenica successiva. Ciò che conta è destarsi dal silenzio, come i gatti, dando le spalle al precipizio per andare a prendere un altro po’ di sole dove il riparo è più sicuro.
Ciò che conta, che più conta, è sì vedere le promesse che l’alba ci porta tra le primizie della colazione, ma è soprattutto diventare una promessa per chi ci sta intorno. Ogni promessa è il petto che si gonfia di buoni pensieri e aspettative per una porta che lascia finalmente intravedere la luce al di là dell’uscio. Diventare promessa per chi ci sta intorno vuol dire essere quell’uscio, schiudere un po’ di sé stessi per infondere pensieri buoni ed aspettative in chi ci è intorno.
La Luce non viene da noi, ma si serve di noi per giungere al mondo. Ogni alba, ogni anno, ogni istante di vita insieme.
Oscar Tamburis