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Serena Fazio " Dalla dea mater alla donna d'oggi"

Creato il 09 ottobre 2014 da Paolomattia
Organizzata dalla Associazione Culturale Itamicontas che a Flumini è diventata da qualche tempo un punto fisso per gli amanti della letteratura, della storia, e della cultura in generale si è recentemente tenuta nella sede della scuola elementare di Flumini in via mar ligure 3, una mostra personale della pittrice Serena Fazio dal titolo “ Dalla dea mater alla donna d’oggi”.

veduta d'insieme della mostra

                   

Paolo Maccioni, organizzatore della serata per Itamicontas ha presentato la pittrice e i musicisti

Serena Fazio ha iniziato a esporre i suoi quadri fin dal 1975 in mostre personali o collettive in varie città italiane e all’estero dopo aver compiuto gli studi artistici a Verona, Venezia e Milano dove ha frequentato l’accademia di Brera.Dal 1980 è in Sardegna dove ha allestito scenografie tra le altre a Cagliari, Barisardo, Orosei, Lanusei, La Maddalena. E collabora a diversi progetti artistici, Fabrikarte o Expo internazionale di Ferrara e Forte dei Marmi. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e di lei hanno parlato moltissimi giornali nazionali e stranieri e, naturalmente anche L’Unione Sarda con i commenti del giornalista Mauro Manunza. Ha avuto l’opportunità di esporre i suoi quadri in città prestigiose tra le quali Roma, Milano, Cagliari, New York, Londra Rio de Janeiro, per citarne qualcuna e chi volesse ulteriori notizie può accedere al suo sito www.serenafazio.it 

Alcuni quadri esposti

La esposizione di quadri di Serena Fazio ha riguardato in maniera prevalente la sua ispirazione alle fonti della vita, in particolare alla figura della dea mater e anche alla ricerca della propria anima.Fonti ispiratrici che si ritrovano anche in un libro che a Serena è molto caro perché scritto dalla sua amica psicologa di Milano Flaminia Nucci in cui, nella quarta di copertina nel saggio/racconto intitolato: “ Il mistero della madre” è detto: La nostra vita psichica inizia dalla relazione con la madre, figura destinata a segnare inesorabilmente il nostro mondo interiore. Ritrovare la Madre non significa tanto recuperare il rapporto con la madre personale, quanto con la Madre come universo composito di significati, come archetipo denso di costellazioni emotive, generatore dell’Anima. L’Anima, come cifra psichica di ogni individuo e come fonte di ogni immagine di vita e di senso, origina dalla Madre.”

La copertina del libro Il mistero della madre di Flaminia Nucci

Nella serata di Flumini la voce recitante di Daniela Porru ha seguito questa trama partendo dalla figura della donna come parte della natura generante come chiaramente indica la poesia di Tiziana Filipponi:L'annuncio del lievito corre sui miei fianchila pianura si fa collina...la tenerezza della mia pelleracconta i tuoi primi passile piccole mani assonnateil solletico dei tuoi sorrisi.Esiste un lieve linguaggioeroico tra noi piccolo figliola leggerezza dei nostri riposil'allegria delle nostre risateil sognare dei nostri sogni.E l'attesa è un gonfiore di gioia.

Daniela Porru, la voce recitante

                                        Per poi, nel prosieguo chiedersi quale è stata la maternità  e il ruolo della donna nel tempo: una Dea,  una Madre-Terra benevola e dispensatrice di doni, oppure la medioevale Donna-Angelo.... o una tentatrice:  angelo o demonio? Una strega da bruciare e da temere...? Oppure, seguendo il cerchio della sua esistenza per arrivare alla conclusione naturale è comunque vittima... o anche carnefice. Colei che dà la vita o che la toglie? Come nella famosa opera S’accabadora di Michela Murgia in cui il suo personaggio si esprime in questi termini:

la morte

“ Non mi si è mai aperto il ventre” proseguì “e Dio sa se non avrei voluto, ma ho imparato da sola che ai figli bisogna dare lo schiaffo e la carezza, e il vino della festa e tutto quello che serve quando gli serve. Anche io avevo la mia parte da fare, e l’ho fatta.”“ E…quale parte era?”“ L’ultima. Io sono l’ultima madre che alcuni hanno visto…”


donna con velo

Oltre la concezione della donna in generale viene fatta risaltare la situazione della donna in alcune parti del mondo dove è costretta a indossare un abito-prigione e , molto spesso, non può allontanarsi  dalla propria abitazione per tutta la vita ! 

Ma le violenze  di ogni tipo fisiche e psicologiche sono presenti anche nel nostro civilissimo mondo Occidentale e sono descritte crudamente nella poesia della stessa Serena Fazio:madri che uccidono i propri figlimadri uccise dai propri figlimadri violentate, picchiate, lapidate, rese schiave....madri per forza e ad ogni costomadri che non vogliono essere madrimadri in provetta e ovuli in prestitodonne - oggettosquallidi manichini senz'animadonne spose per poche oredonne illuse, traditrici e traditedonne eterne adolescenti che non sanno invecchiaredonne - prededonne che provocano e che non  sanno controllaredonne vittime di padroni con larghe bretelledonne al guinzaglio  del consumismodonne nascoste dietro un pannoMATER ....dove sei?

E con questa denuncia finale ha termine la narrazione.

L’accompagnamento musicale di questa intensa serata è stato studiato preparato e realizzato da un piccolo complesso formato da Mario Murgia con la collaborazione di Antonio Solmo, ambedue alla chitarra con la voce di Daniela Porru, e dalla stessa Serena Fazio.

E' risultato uno spettacolo di alto profilo culturale e piacevolissimo per l’ascolto e la visione da parte di chiunque. Gli applausi meritatissimi alla fine della recitazione musicale lo hanno ampiamente dimostrato..



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