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Serenata jazz, serenata metropolitana

Creato il 01 giugno 2010 da Punzy
Serenata jazz, serenata metropolitana
Le due del pomeriggio sono un orario un po’ strano per fare la serenata alla tua bella ma qua nell’Urbe littoria siamo fuori dal tempo, noi teniamo un nostro orologio e si adeguassero gli altri
Il fatto e’ che, al ritorno della pausa pranzo, dolce noti di Miles Davis invadono l’open space dove lavoro (questa mania di inglesizzare tutto, open space fa fico ma stanzone senza pareti rende piu’ l’idea)
Ci affacciamo; un ragazzo suona triste triste la tromba dentro la sua auto scassata; la suona con amore e disperazione, e’ secco secco, da’ proprio l’impressione di uno che soffre tanto per amore e tiene anche i capelli un poco lunghi e l’abbigliamento trascurato..
Poi e’ musicista
Ovviamente tutte le sinistrorse che tengo nell’ufficio giu a sospirare, quant’e’ bello, com’e’ affascinante ma io dico, uno che suona in macchina alle due del pomeriggio vuol dire che non ha nemmeno un lavoro, che e’ uno spiantato eversivo che trova un’ottima idea suonare la tromba dentro una macchina scassata; non e’ affidabile, non e’ un buon padre di famiglia, che sicurezza puo’ dare ad una donna uno cosi’?
Sicuramente, poi, non vota per il nostro amato sindaco
Ma le donne di sinistra sono sentimentali
Dopo mezz’ora di quella lagna, si affaccia la sua bella (per modo di dire) e scende finalmente a salutarlo
La tipa e’ una razza di punkabestia molto comune nell’Urbe; ha i capelli color fiamma viva e una serie di gonne a strati, pure lei non fatica e non produce, sti’ due parassiti
Appena si fa viva si sente un coro femminile di: “sposalo”!! seguito a ruota da un coro maschile di ”dagliela”
La punkabestia ci guarda infastidita, ovviamente, noi gente che lavora e produce allo scopo di farsi succhiare il sangue dalle tasse per non ricevere in cambio manco uno straccio di servizio dobbiamo pure essere guardati dall’alto in basso da una coppia sinistrorsa ed eversiva che parassita sulla societa’ per bene, sul popolo littorio che ama e non invidia
La tromba suona la sua ultima nota, la punkabestia sale in macchina, scambia qualche parola con il trombettiere scarno e poi lo ammolla li

Ho visto il momento esatto in cui gli si e’ spezzato il cuore

Lui si vede che non tiene manco piu’ la forza di suonare
Mette in moto piano piano la macchina e se ne va
Trombettiere misterioso, non te la prendere.
Ne troverai un’altra a cui magari piace di piu’ farsi lo shampoo
Anzi, forse tornato a casa te lo farai tu, lo shampoo, butterai la tromba, ti cercherai un lavoro, ti metterai a calpestare cadaveri per fare carriera e la musica non la sentirai piu’ nemmeno per radio
E poi un giorno tuo figlio di cui a stento ricordi il nome trovera’ la tromba in qualche baule in soffitta e magari iniziera’ a soffiarci dentro e tu, guardando quel vecchio rottame musicale gli dirai: buttala via, giancosocometichiami
papa’ te ne compra una nuova

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