di Joss Whedon
Voto: 9 (su 10)
Il pastore Book diceva sempre: se non fai qualcosa di intelligente, fai almeno qualcosa di giusto.
Jayne
Siamo in un futuro in cui la Terra non bastava più all’umanità, che così è migrata in un nuovo sistema stellare. Qui ha preso potere l’Alleanza dopo una sanguinosa guerra a cui ha combattuto anche Malcom Raynolds, detto Mal. A guerra finita Malcom è diventato capitano della nave di classe Firefly chiamata Serenity, con cui solitamente si occupa di commerci più o meno leciti. Ogni tanto, però, gli capita di trasportare anche dei passeggeri: è il caso di Simon Tam che, in cambio del suo lavoro come medico di bordo, ottiene l’aiuto dell’equipaggio della Serenity per salvare sua sorella River. La ragazza è tenuta prigioniera perché dotata di una mente superiore, che l’Alleanza vuole avere in suo potere, facendo di River una macchina da guerra.
A complicare la situazione di sono i Reavers, dei barbari inspiegabilmente feroci che vagano nello spazio dedicandosi alla pirateria e al cannibalismo.
Erano anni che desideravo vedere questo film! Orfana di Buffy e Angel, mi ero subito incuriosita riguardo al nuovo progetto di Joss Whedon, Firefly. Purtroppo il telefilm non ha avuto molto successo, è stato presto sospeso, e non mi è riuscito di trovarlo qui in Italia. Più fortunato è stato il film: mi par di capire che abbia avuto un discreto successo, e in Italia è uscito anche al cinema. Io non l’avevo ancora visto, per una serie di motivi, tra cui il fatto che il film è la conclusione della serie, e mi sarebbe perciò piaciuto prima vedere quella! Alla fine ho rinunciato a Firefly, e mi sono buttata su Serenity. Avevo visto l’inizio di questo film anni fa, e lo ricordavo bellissimo. In effetti è proprio un inizio col botto: vediamo una classe formata da una decina di ragazzi, in un mondo sereno e felice. L’insegnante racconta brevemente la storia del sistema stellare in cui si trovano, dominato dall’Alleanza, che porta progresso, benessere e pace, e parla con stupore e rimprovero dei ribelli, che sono andati contro i loro stessi benefattori. Come mai? Perché continuano ad attaccarci?, chiede alla classe. Sono pazzi, stupidi, barbari, azzardano i ragazzi. Solo una risposta si distingue dal coro, quella di River Tam: «Noi siamo invasori». L’insegnante pacatamente si avvicina alla ragazza, le parla con gentilezza, e poi le infila una penna nel cranio. La scena cambia istantaneamente, e vediamo una River di qualche anno più grande in un laboratorio, legata ad una sedia, con un apparecchio che le penetra nel cervello esattamente nel punto in cui l’insegnante l’aveva colpita. Cos’era allora quella scena? Un ricordo? Un incubo? Di sicuro non era peggio della realtà che la povera River sta vivendo in quel momento. Per fortuna suo fratello Simon giunge presto in suo soccorso, ed ecco che mentre scappano, per non farsi scoprire, River si produce in una meravigliosa acrobazia che mi era rimasta indelebilmente impressa fin dalla prima visione: si “nasconde” sul soffitto, tenendosi alle pareti con le gambe in spaccata: meravigliosa!
Mi scuso per il dettagliato resoconto, ma questi sono solo i primi 4 minuti del film, la storia in pratica deve ancora cominciare.
E la storia, pur non essendo nulla di particolarmente originale, è molto bella! E’ una storia che parla di libertà, di coraggio e di eroi che lottano per qualcosa che vale davvero. Mi intriga poi molto l’idea di Whedon di mixare la fantascienza con western: il suo Mal Raynolds è una sorta di cowboy spaziale, con le pistole nelle fondine e un’astronave al posto del cavallo (e per questo mi ricorda in effetti un po’ la serie della Torre Nera di Stephen King).
Poi c’è il tema caro a Whedon (ma un po’ in generale a tutti i telefilm di questo tipo) della famiglia amicale. Qui viene esplicitamente detto che i membri dell’equipaggio della Serenity sono come una famiglia (c’è anche una coppia sposata, per la verità!), e il concetto è riassunto egregiamente da una frase del capitano Raynolds:
Sai qual è la prima regola del volo? L’amore. Puoi imparare tutta la matematica dell’universo, ma fai volare una nave che non ami e lei si libererà di te, sicuro come la rotazione dei pianeti. E’ l’amore che le impedisce di cadere. Che ti dice se è ferita prima che si lamenti. La rende una casa.
La nave come una casa, ergo l’equipaggio come una famiglia. Un’accozzaglia di persone diverse, arrivate alla Serenity per motivi diversi, forse (non posso dirlo con certezza non avendo visto il telefilm!) tutte alla ricerca di un po’ di “serenity”, trovata rischiando la vita per potersi sentire finalmente a casa. Mal, il protagonista, è il classico pistolero ai limiti della legge, indurito da un passato nella guerra civile (ovviamente dalla parte che ha perso!) che però ha ancora un fondo di sensibilità e lealtà da tirare fuori quando ce ne sarà bisogno. E’ il personaggio più approfondito, gli altri sono solo abbozzati, ma forse è dovuto al fatto che chi guardava il telefilm doveva già conoscerli bene. Inara, per esempio: sappiamo poco di lei, sembra un personaggio secondario, ma tutto fa supporre che nella serie tv avesse un ruolo più importante, ed è più che evidente il suo legame sentimentale con Mal. Personaggi interessante anche lei, comunque. Poi c’è Wash, il pilota, e la moglie Zoe, primo ufficiale della nave. Un sacco carini insieme! L’equipaggio “standard” si chiude con Kaylee, il meccanico, e Jayne, un mercenario: mi sono parsi i meno sfaccettati, ma comunque anche a loro mi sono affezionata con facilità. Forse il personaggio che mi ha convinto di meno è Simon Tam: non so perché, ma mi è parso piuttosto scialbo. Tutto il contrario, invece, il discorso su sua sorella River, senza dubbio il mio personaggio preferito del film! Anche lei molto whedoniana: ragazzina indifesa sottoposta a torture e privazioni, che ben presto si rivela tutt’altro che inerme, e dotata di eccezionali poteri. La scena della sua battaglia finale coi reavers, poi… fa proprio tanto Buffy Summers!
Infine, abbiamo l’Operativo. Non ha nome, non ha identità, perché tutta la sua vita è volta alla causa in cui crede fermamente: la creazione di un mondo senza peccato. Non gli importa di quanta crudeltà dovrà lui stesso essere responsabile, l’unica cosa che conta per lui è compiere la sua missione, e nel caso specifico la sua missione è riprendersi River Tam. Personaggio davvero interessantissimo, mi è piaciuto molto, perché nonostante sia, di fatto, un fanatico, ha una sua personalità molto ben delineata, e un carattere calmo e pacato che stona con la sua bruta determinazione.
E tutto questo pot-pourri di personaggi è ovviamente condito dalla solita ironia whedoniana che amo molto :), e da splendide scene di lotta, e qui torno ad esprimere la mia infinita ammirazione per Summer Glau/River: è fantastica! Si vede che ha un passato come ballerina, trasuda grazia ad ogni movimento, anche quando mena! :D
Sempre perché conosco Whedon, ero anche sicura che prima della fine qualcuno dei protagonisti c’avrebbe lasciato le penne, e avevo anche già adocchiato il più probabile candidato: Wash. Non so bene perché, forse perché era sposato, perché era simpatico, perché rimaneva sempre sulla nave mentre gli altri rischiavano la vita… bè, evidentemente conosco bene Whedon, perché è proprio lui l’unico a morire dei membri della Serenity! :( Non l’unico di tutto il film, ovviamente, anzi, i morti si sprecano! E tra questi in particolare mi è dispiaciuto per la morte di Mr Universe: un personaggio di cui mi sarebbe piaciuto sapere di più! In pratica è un esperto di comunicazioni, sa tutto quello che succede nel sistema solare perché può captare grazie alle sue apparecchiature qualunque trasmissione, e rintracciare sia mittente che destinatari. I nostri si rivolgono a lui per avere informazioni, ma in un caso anche per darle: dopo aver scoperto il mistero di Miranda (un pianeta sterminato a causa di un esperimento dell’Alleanza andato male, che tra l’altro ha anche dato origine ai Reavers) Malcom e i suoi decidono che tutti devono sapere quello che è successo, e chiedono a Mister Universe di cosmo-trasmettere la testimonianza video che hanno ritrovato. Purtroppo l’Operativo aveva previsto questa mossa, e uccide Universe. Lui però ha in serbo un asso nella manica: lascia un ultimo messaggio a Mal tramite la sua LoveBot perché usi la sua unità di supporto scampata alla distruzione dell’Alleanza per trasmettere il video, perché non potranno mai fermale il segnale.
Il finale mi è piaciuto molto, specie perché nonostante un po’ di eventi scontati, nel complesso non me l’aspettavo! :)
Quando, finito di vedere il film, ho iniziato a scrivere il commento, ero orientata su un voto di 8 e 1/2, che corrisponde alla valutazione anobiana per i libri a 4 stelline. Però mentre scrivevo il commento mi accorgevo che avevo sempre più cose da dire, sempre più personaggi e scene da apprezzare e commentare, e mi sono decida a dare un mezzo voto in più, perché mi sono resa conto che questo film mi è piaciuto più di quanto pensassi in un primo tempo!
Informazioni sul film
Titolo originale: Serenity
Anno: 2005
Paese: USA
Genere: fantascienza
Sceneggiatura: Joss Whedon
Colonna sonora: David Newman
Distribuzione: Universal Pictures
Attori: Nathan Fillion (Malcom “Mal” Reynolds), Morena Baccarin (Inara Serra), Alan Tudyk (Hoban “Wash” Washburne), Jewel Staite (Kaywinnit Lee “Kaylee” Frye), Adam Baldwin (Jayne Cobb), Gina Torres (Zoe Washburne), Chiwetel Ejiofor (l’Operativo), Ron Glass (pastore Book), Summer Glau (River Tam), Sehan Maher (Simon Tam), David Krumholtz (Mr. Universe).
Sito ufficiale
Un po’ di frasi
- Se non ci fornisce un flusso extra dal vano motore per compensare il surriscaldamento, questo atterraggio diventerà piuttosto interessante.
- Definizione di interessante.
- Oddio, oddio, moriremo tutti?
- (Al microfono) Sono il capitano. Abbiamo un piccolo problema con la sequenza di ingresso, quindi potremmo avvertire qualche leggera turbolenza e poi… esplodere.
Hoban “Wash” Washburne e Malcom “Mal” Raynolds
Non si può fermare il segnale. Tutto va da qualche parte. E io vado ovunque.
Mister Universe
- Quella ragazza porterà distruzione su di lei e sul suo equipaggio. È un albatro, Capitano.
- Se non mi sbaglio, l’albatro portava fortuna alla nave finché un idiota non lo uccise. (Guardando Inara) Sì, conosco una poesia. Cerca di non svenire.
Operativo e Mal
Sai qual è la prima regola del volo? L’amore. Puoi imparare tutta la matematica ell’universo, ma fai volare una nave che non ami e lei si libererà di te, sicuro come la rotazione dei pianeti. E’ l’amore che le impedisce di cadere. Che ti dice se è fertia prima che si lamenti. La rende una casa.
Mal