A fine marzo potremo trovare in libreria Sergente Romano, il libro di Marco Cardetta edito da Liberaria dedicato al brigante pugliese che giurò nella grotta del bosco delle Pianelle. Questo libro ci racconta la storia sconosciuta di un patriota che diventò un brigante, dedicata a tutti quei lettori che amano gli antieroi moderni e i romanzi con una prosa intensa e ricercata, per gli appassionati di storia risorgimentale dell'Italia, in particolare quella del Mezzogiorno, per tutti coloro che non si accontentano della versione storiografica ufficiale sul fenomeno del brigantaggio e sull'effetto che questa realtà ebbe nella costruzione del Paese.
1861. Il regio esercito dei Savoia cerca di mettere ordine e regole al caos della nascente nazione Italia. In un guazzabuglio di fazioni tra borbonici, mazziniani, liberali borghesi e clero espropriato dei monasteri, nel sud del Paese vengono introdotte nuove tasse e la leva obbligatoria mentre si sciolgono le file dell'esercito garibaldino. Quella narrata in Sergente Romano è la storia picaresca di Pasquale Domenico Romano, ex sergente dell'esercito borbonico, che il 28 luglio del 1861 assaltò Gioia del Colle, paese dell'entroterra pugliese, a capo di un manipolo di sbandati che stanno testa e piedi dalla parte sbagliata della storia, antieroi goffi, come il loro comandante, e profondamente umani e feroci quanto i loro avversari. La presa di Gioia del Colle costituì il primo atto di una vasta insurrezione popolare contro i Savoia che da allora in poi infiammò per anni il Sud Italia. Nel romanzo di Cardetta il Sergente Romano riassume le contraddizioni e i desideri di rivalsa e indipendenza di chi riteneva un sopruso l'invasione sabauda. Per casualità, amore e vendetta, il Sergente finirà per essere ricordato come uno dei più importanti protagonisti del banditismo post-unitario, allo stesso tempo il più romantico e il più sconosciuto. Con una ricca documentazione storica e una prosa scattante e asciutta, questo romanzo da voce ai vinti, a coloro che passarono dal lavoro dei campi a quello di fuorilegge quasi senza accorgersene. Al contempo, Sergente Romano offre il ritratto di un'epoca di transizione le cui conseguenze influiscono ancora oggi sulla contemporaneità della nostra Nazione.
Marco Cardetta, nato nel 1983, si è laureato in filosofia e scienze della comunicazione a Siena, sviluppando lavori di ricerca su Carmelo Bene, Max Stirner, Carlo Michelstaedter, Gilles Deleuze e Elémire Zolla. Come sherpa da anni dirige la Yuppi du factory con cui distribuisce concerti in Italia e all'estero. Scrive e produce documentari creativi con Murex production, presenti in vari festival internazionali. Dal 2014 si esibisce in spettacoli surreali di alternative comedy. Nel 2008 ha vinto il premio "Esor-dire" con l'opera Prime giovani suites. Con Sergente Romano ha vinto come esordiente il premio Vittorio Bodini-La luna dei Borboni 2014.