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Sergio Casoni e le Avventure di Maria e Milo

Creato il 15 novembre 2011 da Antonino1986

Sergio Casoni e le Avventure di Maria e Milo

Sergio Casoni è nato e vive a Foligno, una piccola città dell’Umbria, il cuore verde dell’Italia. Si è diplomato presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale di Foligno e attualmente lavora presso un’azienda Italiana, nel settore elettromedicale. Il suo esordio letterario è avvenuto nel 2008 con la pubblicazione del romanzo La realtà di un sogno, ad ottobre è uscito il suo ultimo romanzo, Le avventure di Maria e Milo.

Quando ha cominciato a scrivere? Quanto è stata importante per lei questa forma d’espressione?

Da ragazzo mi capitava spesso di scrivere delle poesie, brevi racconti un po’ come fanno molti. Ero e credo di essere rimasto un sognatore, uno dei tanti con la sindrome di Peter Pan. Crescendo gli interessi sono cambiati, ma la passione per la scrittura è sempre rimasta. Era il 1992 quando ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo. Scrissi solo due capitoli che rimasero nel cassetto fino al 2003 quando nacque mia figlia, dopo di che decisi di concludere ciò che avevo iniziato. Nel 2008 ci fu il mio esordio letterario con La realtà di un sogno, pubblicato dalla Giraldi e presentato alla fiera del libro di Torino.

Secondo me ogni cosa è forma d’espressione, una foto, un dipinto, una scultura, ognuno utilizza la forma più congeniale a se, l’importante è trasmettere agli altri le nostre emozioni, le nostre idee, i nostri punti di vista.

La sua prima opera la si può definire più un thriller/horror, mentre il suo ultimo romanzo è una storia indirizzata ad un pubblico di bambini e ragazzi. Perché ha deciso di cambiare totalmente genere?

In effetti sono in molti che mi fanno questa domanda. La realtà di un sogno, è stato pensato da un adolescente amante del genere horror e scritto da un ragazzo che impazziva per il thriller, così ebbi l’idea di miscelare i due generi. Poi mi sono sposato ed è arrivata una splendida bambina, provate a chiedere a lei il perché del cambio di rotta.

l suo ultimo libro, Le avventure di Maria e Milo, è un racconto per ragazzi: vuole raccontarci com’è nata questa storia? A cosa o a chi si è ispirato quando ha creato Maria e Milo i due protagonisti, la città dai tetti blu, la grande montagna e i luoghi dove ha luogo la storia?

In quel periodo portavo spesso a dormire mia figlia e per farla addormentare, le leggevo una favola, fino a quando una sera mi chiese di scriverle un racconto, una storia che parlava di un gattino molto speciale, una favola che potessi leggerle tutte le sere. Così, un po’ per gioco, ho iniziato a scrivere Le avventure di Maria e Milo. I due protagonisti sono frutto della fantasia di mia figlia, come anche la storia, io mi sono divertito solo a sistemarla un po’. In quanto al luogo, mi sono ispirato a qualcosa che non è più presente nelle fiabe moderne.

Qual è il suo rapporto con i sogni? E soprattutto, crede che gli uomini siano in grado di sognare?

Come ho già detto, io non ho mai smesso di sognare. Viviamo in una società così frenetica che ci porta solo ad allontanarci gli uni dagli altri, costringendoci a vivere nel nostro piccolo giardino solitario. Non dobbiamo mai perdere di vista la realtà, ma a volte sognare può aiutarci ad andare avanti. Se gli uomini riuscissero a sognare di più, credo che avremmo una società migliore.

Complimenti per il sito e  il suo blog (www.sergiocasoni.it). Che rapporto ha con le nuove tecnologie?

E’ un amante della carta stampata oppure pensa che l’evolversi della tecnologia, farà sì che i libri si leggano sempre più in formato ebook?

Il mondo va avanti e penso che non ci possiamo opporre a questo. Cerco di essere al passo con i tempi, anche se è sempre più difficile farlo.

Credo che sia insindacabile il fatto che quando si parla di libro, tutti pensino a quello cartaceo. Il fascino di sfogliare fogli di carta alla fioca luce di una lampada seduti su una poltrona accanto ad un camino nelle fredde serate d’inverno, sia qualcosa che non ha eguali, ma come ho già detto, il mondo va avanti e credo che gli ebook sono e saranno sempre più il futuro dell’editoria anche se, per quanto mi riguarda, devo confessare un debole per il libro cartaceo.


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