Di tutti i commenti all'elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica ho scelto questo di Antonio Ditaranto.
Da vecchio simpatizzante democristiano non potevo che infatti che confrontarmi con chi rimane pur sempre un comunista. Ambedue per lo meno condividiamo la coerenza, delle idee e non solo, cosa oggi rarissima.
Riporto solo la prima parte, la seconda, più politica, la trovate sul sito Voce Libera Fidenza.
Quante volte in questi ultimi decenni, mi sono ripetuto che avvertivo fin’anche nostalgia e quasi rimpianto per quei politici democristiani che tanto avevo combattuto ma nei confronti dei quali provavo comunque stima per la loro condotta ideologica e morale decisamente più elevata rispetto ad una classe dirigente anche di centrosinistra che si è rivelata non solo fallimentare ma in molti casi collusa con i poteri mafiosi e con le grandi lobbies finanziarie? Bene, oggi un uomo di quella Democrazia Cristiana, quella di Moro e Zaccagnini, quella che, superando le grandi difficoltà interne alla DC, ritenne possibile una intesa anche con i Comunisti per sconfiggere il terrorismo e rilanciare la lotta alla Mafia,è salito al Quirinale.
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