Sergnano, la discarica abusiva va in tv. Duranti: “Un caso da Corte europea”

Creato il 14 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

La proprietà privata, soprattutto nel caso della discarica abusiva di Sergnano, ha ottenuto poteri magici: inviolabile, più sacra di un tempio, slegata ormai da ogni responsabilità, grazie all'immobilismo delle istituzioni. Un servizio televisivo trasmesso nell'ultima puntata di "Servizio pubblico" ha mostrato con delle vedute aeree che nessuna bonifica è stata fatta, malgrado le infrazioni europee. Il caso è stato segnalato tempo fa da questo blog, anche con dei video, come da Telecolor. È stato Enrico Duranti, oggi consigliere comunale di Segnano, vicino a Crema, a sensibilizzare la stampa sulla terra dei fuochi del Cremasco. E Duranti è disposto a segnalare la vicenda alla Commissione europea e anche alla Corte di giustizia europea. Il suo messaggio.

Il Comune è a conoscenza della situazione, il parco anche, la regione, la provincia, le forze dell'ordine. ora il comune è costretto ad intervenire perchè esiste un reale pericolo di contaminazione, non ci sono più scusanti. (...) Ricordo che tutta la questione è stata oggetto di infrazione europea 2077/2003 per cui l'italia ha ricevuto una multa da capogiro (40 milioni di euro forfettari e 43 milioni ogni sei mesi da fino alla bonifica dei siti). Tra le carte non si capisce come la discarica sia stata bonificata dal 2007 in poi. Nulla è stato fatto e le immagini in televisione l'hanno dimostrato. La situazione è pericolosa è ognuno deve assumersi le sue responsabilità. A dicembre abbiamo presentato una mozione in comune bocciata dalla maggioranza e appoggiata dall'altra minoranza dove veniva richiesto un'immediato studio di fattibilità con il posizionamento di piezometri e monitoraggi. L'amministrazione si è contrariata e di fatti ha voltato le spalle al problema nonostante le fotografie pubbliche fatte vedere in consiglio. Queste cose devono essere chiarite nel rispetto dei cittadini, della loro salute e nel rispetto del paesaggio. Noi non ci fermeremo e siamo pronti ad arrivare fino alla commissione europea e alla corte di giustizia europea per chiedere come è stata bonificata la discarica! E già siamo partiti con altre iniziative.

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