Serie A 13^Giornata, l’Inter pareggia col Cagliari 2-2 e spreca l’occasione di avvicinare la Juventus, ma un errore arbitrale, che non assegna un rigore all’Inter nel finale, dà il via a polemiche da parte del Presidente Moratti con riferimenti al passato e che portano a una risposta della Juventus, come potete leggere anche più avanti. Il derby di Genova vede la vittoria della Sampdoria sul Genoa 3-1, mentre la Fiorentina batte 4-1 l’Atalanta e raggiunge il Napoli. Vincono pure Catania e Siena, pari tra Udinese e Parma, lunedì Roma-Torino.
Bologna-Palermo 3-0: netta vittoria del Bologna di Pioli che si risolleva in classifica, e ne fa le spese il Palermo di Gasperini che ha chiuso in 8 uomini addirittura. Avvio equilibrato ma il Bologna mostra di avere le idee chiare, con il 3-4-1-2 e Diamanti dietro a Gabbiadini e Gilardino, mentre il Palermo nel 3-4-2-1 dialoga in avanti con Ilicic e Brienza dietro Dybala. Garics e Morleo superano sempre i diretti avversari e creano pericoli, cosicché c’è grande possibilità di creare, e al 22′ da sinistra riceve Gilardino che dal limite si gira sull’avversario e al volo infila all’incrocio: 1-0 Bologna. Il Palermo cerca comunque di giocare, ma se fino al limite dell’area Barreto imposta e Breinza con Ilicic provano, manca la fase di conclusione. Bologna che arriva meglio in area e al 43′ Donati fa fallo di mano in area: rigore che Gabbiadini, centravanti dell’Under21 azzurra, realizza. In avvio di ripresa Bologna ancora aggressivo e al 48′ Ujkani atterra in area Gilardino che si stava allargando, ma per l’arbitro Valeri rigore e rosso: entra Benussi per Donati e Diamanti realizza il rigore del 3-0. Gilardino manca un paio di volte il gol, il Bologna attacca e il Palermo coglie un palo con Barreto, che però dopo pochissimo rimedia il secondo giallo: Palermo in 9, poi pure il nuovo subentrato Labrin stende Morleo e lascia i rosanero in 8, mentre esagerata l’espulsione, sempre per doppio giallo, a Taider che lascia il Bologna in 10. Ma finisce così, il Bologna si risolleva, il Palermo userà il pallottoliere per contare le espulsioni che dimezzano la squadra verso il derby col Catania.
Catania-Chievo 2-1: importante successo del Catania che sale ancora in graduatoria. Per i rossoazzurri di Maran ancora 4-3-3 e Gomez e Castro con Bergessio, e pure il Chievo di Corini con il 4-3-3 e Luciano e Pellissier con Thereau, inamovibile. Avvio molto equilibrato, il Catania fatica a creare e Gomez è l’unico a liberarsi al tiro al 20′ che va vicino al gol, poi lanciato a rete da un errore di Dainelli non realizza però. Si fa male Bergessio al 24′, problemi muscolari per lui, e poco dopo pure Biagianti, dentro Doukara e Izco. Il Catania dunque cerca di trovare le nuove misure, il Chievo riparte in velocità ma per il primo tempo da segnalare ancora un’azione pericolosa del Catania con Doukara che non riesce a deviare. Nella ripresa ancora il Catania in avanti e al 52′ da angolo stacca Almiron che fa gol: 1-0, e come spesso accade in partite chiuse il calcio da fermo diventa davvero importante. Il Chievo non molla e dentro Di Michele, ma è sempre Thereau che in velocità si libera e impegna Andujar. Ma il Catania ha spazio e Gomez prima, poi Doukara su cross di Lodi a Almiron da fuori non trovano il gol. All’84′ però Almiron riceve, entra in area e Sardo lo lascia concludere, e l’argentino con un destro a rientrare fa 2-0. Il Chievo si tuffa avanti e prima Pellissier coglie il palo, poi al 92′ da angolo Andreolli stacca e mette in gol, ma è troppo tardi, vince il Catania e sale.
Fiorentina-Atalanta 4-1: la Fiorentina vince anche stavolta e prosegue la scalata verso la vetta. Per Montella, senza Jovetic, Ljajic e Toni compongono l’attacco del 3-5-2, mentre Colantuono conferma l’Atalanta vittoriosa contro l’Inter e nel 4-4-1-1 unica novità Brivio per lo squalificato Peluso. Avvio dei viola e al 5′ punizione e in mezzo Gonzalo Rodríguez mette dentro dopo aver controllato: 1-0. La Fiorentina cerca il possesso ma è brava l’Atalanta a venire fuori dopo l’avvio complesso, così Denis cerca la porta, Schelotto e Bonaventura lanciati da Cigarini mettono palloni buoni in mezzo, mentre Moralez non sembra quello delle giornate migliori. Ma il pareggio arriva in mischia, con un tocco lesto di Bonaventura: 1-1. La Fiorentina però si smuove e torna a giocare, al 42′ dubbio fallo al limite su Pizarro(sembra buttarsi): batte Aquilani e infila Consigli per il 2-1. Al 46′ Cigarini perde un contrasto, Cuadrado si invola verso la porta e Cigarini lo stende: espulsione e bergamaschi in 10, poi al 47′ angolo di Borja Valero e sempre Aquilani veloce a deviare il traversone: doppietta per lui. Nella ripresa solo Fiorentina e al 49′ Aquilani in mezzo per Toni che fa gol: 4-1 e partita chiusa, i cambi e ancora qualche occasione per i padroni di casa la portano fino al termine.
Inter-Cagliari 2-2: pareggio con polemiche, le ennesime in questa stagione, tra Inter e Cagliari. Stramaccioni conferma il 3-4-3 senza Sneijder e Guarin ma con Ranocchia dietro e tridente, per Pulga e Lopez conferma del 4-3-3 con Cossu, Nenè e Sau. Avvio dell’Inter e al 10′ Cassano in mezzo per Palacio che mette dentro: 1-0. Sembra tutto facile, ma il Cagliari comincia a rispondere e ribatte colpo su colpo in velocità: se l’Inter non riesce a fare un possesso efficace ed è sempre spaccata, con difensori e centrocampisti da una parte e le tre punte da un’altra, il Cagliari ruba palla in transizione e ribalta in velocità il fronte. Prima da un cross Nenè raccoglie e spara forte, ma Handanovic para; poi da calcio da fermo arriva Astori e il portiere nerazzurro para, poi al 36′ Nenè stacca ancora e sempre Handanovic che salva, ma nel contrasto con Juan Jesus l’attaccante brasiliano si infortuna e lascia a Pinilla, ma al 43′ ancora azione esterna sarda, palla in mezzo e Sau beffa Samuel e Jesus e batte così Handanovic: 1-1. Inter che non convince, manca qualcuno come Sneijder che unisca la manovra, anche perché Cassano e Palacio calano e Milito servito da Nagatomo in avvio di ripresa calcia alto da due passi. Così il Cagliari riparte e al 65′ Inter in difficoltà, passaggio a Pinilla che in girata coglie il palo, arriva Sau che forse controlla di braccio, ma dribbla i difensori e mette dentro: 1-2 meritato del Cagliari. L’Inter fa entrare pure Coutinho e attacca, ma in modo confuso: Agazzi salva su Ranocchia in uscita, poi dentro Alvarez e Ricky all’83′ mette dentro e Astori batte in scivolata il proprio portiere, per l’autogol del pari. Ancora Coutinho e Ranocchia al tiro e Agazzi due volte salva tutto, poi al 91′ palla per Ranocchia, ormai da attaccante, che sulla linea d’area viene messo giù da Astori: rigore netto, ma l’arbitro Giacomelli, l’assistente e l’arbitro di porta non ravvedono fallo, così Stamaccioni viene espulso per proteste e la partita si avvia verso la fine, con un pareggio meritato comunque del Cagliari con Stramaccioni che dovrà rivedere l’atteggiamento tattico, poiché il tridente in questo modo non può essere sostenuto, dato che la squadra non ha equilibri. Ma certo l’occasione di accorciare sulla Juventus è stata sprecata, silenzio stampa ma il Presidente Moratti dice ai giornalisti di Mediaset Premium prima e poi sul Profilo Twitter dell’Inter: “Ho già vissuto queste situazioni e dopo tanti anni non vorrei ritrovarmi come allora”. Il presidente nerazzurro non ha dubbi: “Possiamo avere commentatori televisivi che si divertono a fare finta che non sia rigore ma se non è rigore questo! Cosa mi ha dato fastidio? Tutto, alla fine c’era anche un rigore grande come una casa. Ditemi voi, nelle partite contro Juventus e Atalanta è stato tutto a nostro favore? Posso dire che per tre partite di seguito, una ci è andata bene per grazia di Dio, abbiamo avuto a che fare con ingiustizie arbitrali e con un atteggiamento arbitrale che ci ha impedito di raggiungere il risultato. Non posso stare zitto. Non mi piace rientrare in situazioni del passato(Calciopoli e l’era Moggi, ndr). Il rigore oggi era grande come una casa, non scherziamo”. Prosegue “Voi(i giornalisti, ndr) le vedete le partite, io sono di parte, e sono danneggiato, mi sembra sia il caso di dirlo e siamo arrabbiati. Disegno? Macchè. E’ l’incapacità. Se ci fosse un disegno sarebbe gravissimo”. In tutto questo c’è il riferimento evidente alla Juventus, ma non si fa il suo nome. E la Juventus che fa? Come se ci fosse stato di bisogno, scrive sul proprio sito un secco “No comment” con la relazione del Procuratore Federale nel 2011 in cui, alla luce di nuove intercettazioni e presunte prove(il cosiddetto secondo filone, ndr), si suppone che pure l’Inter commise illecito sportivo, ma tutto era in prescrizione per scadenza dei termini, come voler dire che se io rubo va bene perché tanto rubano anche gli altri. Polemica vecchia ma mai finita, ma ci sono sentenze sportive del 2006 e condanne penali di 1° Grado che parlano chiaro. Ma piuttosto ci piacerebbe sapere, cari lettori, perché a mio parere qui(e non voglio pensare altro) si tratta solo di incapacità, se il Presidente AIA Nicchi e il designatore Braschi, pure stavolta, diranno che va tutto bene o se un campionato che in 13 partite ha visto errori incredibili che hanno condizionato e sfavorito praticamente tutti, sia davvero corretto.
Il rigore possibile su Ranocchia(Sky)
Siena-Pescara 1-0: vittoria pesante del Siena che risale e porta alle dimissioni dell’allenatore del Pescara Giovanni Stroppa, che paga pure le polemiche dell’ambiente e l’assurdo comportamento del Presidente Sebastiani che da diverse giornate contesta pubblicamente il suo allenatore. Cosmi schiera il 3-4-2-1 con Valiani e Rosina con Calaiò, il Pescara risponde con il 3-5-2 e Vukusic con Abbruscato, con Quintero in mezzo. In partenza buon pressing pescarese, ma il Siena riparte e Rosina al 5′ non riesce a centrare la porta, poi al 22′ Calaiò va a colpire il palo solo davanti alla porta, ma al 31′ buona azione di Vergassola per Valiani che conclude in gol: 1-0 Siena. Il Pescara reagisce e al 44′ Contini mette a terra in area Vukusic: l’attaccante però si fa parare il tiro da Pegolo, e sulla sovrapposizione Calaiò non trasforma un’ottima situazione in gol: Cosmi si infuria talmente che l’arbitro lo allontana per eccessiva esuberanza. Nella ripresa Perin salva su Rosina e Calaiò, il Pescara prova ma anzi finisce in nove per i rossi a Capuano e Zanon, così il Siena sale e Pescara in aperta crisi tecnica e tattica.
Udinese-Parma 2-2: pareggio che mostra buona condizione da parte delle due squadre. Udinese di Guidolin con il 3-5-1-1 e Maicosuel dietro Di Natale, il Parma di Donadoni con un 3-5-2 molto mobile. In avvio bene i friulani e al 9′ Domizzi in profondità per Di Natale che evita la trappola dell’offside e con un pallonetto batte il portiere. Amauri allora al 22′ impegna Brkic, poi tenta Parolo e ancora il portiere bianconero, risponde così Pasquale ma stavolta c’è Mirante. Nella ripresa Parma immediatamente attivo e Marchionni in avvio entra in area e batte il portiere, 1-1. L’Udinese si butta avanti e al 50′ dopo una ribattuta in area arriva Pereyra che segna. Partita molto apprezzabile, non vi sono grandi opportunità, l’Udinese controlla ma non conclude il match, il Parma ci prova e così all’88′ lancio per il nuovo entrato Palladino che scavalca Brkic per il gol del giusto pareggio.
Sampdoria-Genoa 3-1: partita della resurrezione per la Sampdoria, che così mette da parte le sette sconfitte di fila con un successo nel derby, mentre il Genoa adesso arriva a sei sconfitte consecutive. Ferrara schiera il 4-5-1 con Krsticic e Poli larghi e il giovane Icardi, in assenza di Pozzi e Maxi, in avanti, Delneri col 4-4-2 e Borriello con Immobile. In partenza proprio Immobile lanciato in contropiede da Kucka spara addosso a Sergio Romero, poi ci prova lo stesso Juraj Kucka da lontano, poi Borriello impegna il portiere da dentro l’area. Ma la Sampdoria comincia a giocare e al 16′ tiro di Maresca impreciso che diventa assist per Poli che in posizione regolare controlla in area e infila Frey: 1-0. Partita che diventa spigolosa e si trascina avanti, ma al 33′ Icardi salta in velocità Frey ma calcia fuori, poi al 36′ ancora Icardi che supera Granqvist, tira, Frey para, ma non trattiene, e lo scoordinatissimo Bovo invece di rilanciare mette dentro la sua porta per il 2-0 Samp. Icardi incontenibile e prima impegna Frey, poi solo davanti al portiere tira addosso al francese. Nel Genoa dentro Vargas e Bertolacci nel secondo tempo, partita molto tesa, Kucka rischia l’espulsione con interventi scorretti, Genoa che adesso gioca meglio sugli esterni ma non crea molto, fino al 72′ quando Vargas tira da fuori da angolo, palla a Immobile che mette in gol. La Sampdoria però si chiude, Ferrara dà forza al centrocampo con Tissone che all’86′ va via e serve Icardi che in area batte Frey, per il gol che chiude la partita e regala una bella emozione ai tifosi blucerchiati.
Domani sera posticipo tra Roma e Torino, che si gioca lunedì perché sabato l’Olimpico ha visto Italia-Nuova Zelanda di rugby e serviva il tempo necessario per sistemare il campo, che nelle partite di questo genere è messo a dura prova.
Risultati e Classifica Serie A 13^Giornata 2012/13
Bologna-Palermo 3-0
Catania-Chievo 2-1
Fiorentina-Atalanta 4-1
Inter-Cagliari 2-2
Juventus-Lazio 0-0
Napoli-Milan 2-2
Roma-Torino lunedì 20.45
Sampdoria-Genoa 3-1
Siena-Pescara 1-0
Udinese-Parma 2-2
Juventus 32
Inter 28
Napoli 27
Fiorentina 27
Lazio 23
Catania 19
Atalanta 18
Parma 17
Roma 17
Cagliari 16
Udinese 16
Milan 15
Torino 14
Sampdoria 13
Bologna 11
Palermo 11
Chievo 11
Pescara 11
Siena 10
Genoa 9
Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione
Atalanta 2 punti di penalizzazione
Siena 6 punti di penalizzazione
Giuseppe Causarano