Serie A 3^ Giornata: Juventus, Napoli e Lazio forza tre, Inter bene, Roma battuta in casa

Creato il 17 settembre 2012 da Postscriptum


Nella terza giornata di Serie A, dopo gli anticipi, che hanno portato all’esonero di Giuseppe Sannino dal Palermo da parte di Zamparini, la Juventus, il Napoli e la Lazio vincono e restano in testa, l’Inter vince a Torino e la Roma cade in casa con il Bologna. Bene anche Sampdoria e Fiorentina.

Chievo-Lazio 1-3: al Bentegodi stupenda vittoria biancoceleste, che grazie a Hernanes batte il Chievo. I gialloblù di Mimmo Di Carlo, nel loro 4-3-1-2 sono subito aggrediti dai ragazzi di Vladimir Petkovic, che in un 4-5-1 perfetto ruabano palla a metàcampo al 5′, Hernanes si smarca con il doppio passo di due avversari e dai 25m angola alle spalle di Sorrentino: 0-1 Lazio.  Chievo che tiene palla e cerca lo scambio al limite con i suoi attaccanti, in particolare Thereau, ma le fasce sono bloccate e la Lazio occupa lo spazio e riparte veloce. Al 35′ però errore prima di Biava e poi Dias che ‘serve’ Di Michele che però si vede ribattuto da Marchetti. La Lazio allora alza la velocità e al 38′ ancora Hernanes che da interno di centrocampo parte verso l’area clivense, batte in porta, Sorrentino respinge e palla a Klose il quale fa 0-2 Lazio.

Il Chievo va all’attacco a inizio ripresa e si rende pericoloso con alcuni scambi tra Pellissier e Thereau, mentre la Lazio amministra. Moscardelli, entrato per Di Michele, va vicino al gol gialloblù, la Lazio fiuta il pericolo e Hernanes al 74′ parte dai 40m sulla sinistra, salta tre avversari entra in area di rigore e fa 0-3. Il Profeta è in grande condizione. Entra Ederson nella Lazio, all’esordio, il Chievo accorcia con un rigore per fallo di Klose su Sardo in una delle tante bagarre in area laziale: Pellissier fa 1-3. Il Chievo ci prova ancora ma la Lazio vince e rimane in testa, tre vittorie iniziali come non succedeva in Seria A dal 1975.

Fiorentina-Catania 2-0: al Franchi Vincenzo Montella sfida il ‘suo’ Catania, e lo affronta con Ljajic e Jovetic in avanti e il 3-5-2, mentre l’ottimo Catania di Rolando Maran conferma il 4-3-3 e il ritorno di Spolli in difesa. Fiorentina ben messa in campo e che attacca sulle fasce, Bergessio è pericoloso per i rossoazzurri che occupano bene tutti gli spazi. Partita equilibrata, ma al 43′ Jovetic riceve palla dal vertice destro dell’area e tira all’angolo basso della porta di Andujar: giocata del campione e Fiorentina in rete.

Castro per Almiron è la mossa di Maran nella ripresa, ma se Barrientos e Bergessio vanno vicini al pareggio, prima Migliaccio, poi Ljajic e poi Roncaglia sfiorano il 2-0 viola; entra Luca Toni al 64′ e due minuti dopo servito da Jovetic fa 2-0. Ritorno al gol per il Campione del Mondo 2006, e Bergessio impegna Viviano ancora una volta, ma la Fiorentina controlla e porta via tre punti.

Genoa-Juventus 1-3: al Ferraris il Genoa di Gigi De Canio ospita la Juventus di Massimo Carrera e dello squalificato Antonio Conte. Rossoblù con Jankovic a supporto di Immobile e Borriello, la Juventus fa turnover pre-Champions e Matri e Giovinco guidano l’attacco, con Giaccherini per Vidal. Subito Genoa prima con Borriello, palla fuori, e poi Immobile ma para Gigi Buffon. Immobile non si arrende e al 19′ dopo un’azione in velocità dal limite piazza in rete con un tiro angolato perfetto: 1-0 Genoa. Jankovic e Borriello sono bloccati dalla difesa bianconera che tiene, e risponde la squadra torinese con Matri al 39′ il quale però non centra la porta.
Secondo tempo più equilibrato: Sampirisi pericoloso, palo di Giovinco e traversa di Borriello. Entrano Vucinic e Asamoah per Matri e De Ceglie, intanto Bertolacci sbaglia davanti a Buffon che para, ma quante occasioni per i padroni di casa buttate, e Vucinic al 60′ smarca Giaccherini che segna dai 15m: 1-1 Juventus. Che attacca ancora, fino al 78′ quando un contatto in area Sampirisi-Asamoah è punto dal rigore tra le proteste genoane: Vucinic batte Frey e 1-2. Genoa stanco e sprecone, allora all’84′ Vucinic va via sulla destra e serve Asamoah per il 3-1 bianconero. Juventus che va verso la Champions League con tre punti buoni, ma che fatica.

Napoli-Parma 3-1: torna Pandev e il Napoli si illumina, ancora di più delle prime due partite, già vinte poi. La squadra di Mazzarri parte forte e dopo 3′ fallo di Mirante in uscita su Pandev, rigore che Cavani trasforma in gol: 1-0 Napoli. Sul terreno del San Paolo, in ripresa dopo lo scandalo di quindici giorni fa, il Napoli amministra mentre il Parma di Roberto Donadoni fatica a trovare le misure per via di varie assenze soprattutto in avanti. Al 39′da Cavani, che ruba palla, in verticale per Hamsik che mette al centro per Pandev e gol: 2-0 Napoli. Dzemaili sfiora il terzo ma il Parma va in rete con Parolo che di testa batte De Sanctis dopo un buon cross dell’esterno Ninis.
Entra Gamberini per l’infortunato Aronica, il Parma ci prova ma il Napoli al 54′ va vicino al gol con Cavani e poi con Inler, ma i partenopei non chiudono: Mazzarri si arrabbia e Cavani spreca ancora davanti a Mirante. Il tecnico azzurro sostituisce il Matador con Insigne, che al 76′ riceve da super Pandev, prestazione da fuoriclasse, e insacca davanti alla porta emiliana. Partita, adesso, chiusa e Napoli sempre primo in Campionato.

Pescara-Sampdoria 2-3: vittoria importante per i blucerchiati che sono a punteggio pieno, ma a 8 punti in classifica per via del punto di penalizzazione subìto. Il Pescara di Giovanni Stroppa col 4-2-3-1 e Quintero dietro Vukusic, la Sampdoria di Ciro Ferrara col 4-3-3 e Maxi Lopez con Estigarribia e Eder. Avvio eccellente per i biancocelesti che vanno vicino al gol con Quintero e Vukusic, che colpisce la traversa. Ma al 30′ una attendista Samp passa quando Obiang serve Eder che appoggia per Maxi Lopez: 0-1 Sampdoria. Pescara ancora in attacco, ma colpito in modo inatteso, è confuso. La Sampdoria attende in modo ordinato anche nella ripresa, e al 60′ Estigarribia riceve palla, entra in area e raddoppia con un tiro basso preciso. Il Pescara non ci sta e il neoentrato Celik servito da Quintero accorcia al 74′, ma la difesa pescarese decide di farsi del male e lascia solo Maxi Lopez che va a far gol, servito per via centrale. Maxi che va vicino al quarto gol, ma al 90′ Caprari con un gran tiro da fuori area segna, ma è troppo tardi.

Roma-Bologna 2-3: la Roma di Zdenek Zeman, rinfrancata dal successo con l’Inter, ripropone il 4-3-3 con Totti Destro Lamela, anche se deve rinunciare a De Rossi e Osvaldo, mentre Stefano Pioli lancia nel Bologna un 4-3-1-2 e la coppia Diamanti e Gilardino supportati in fase d’attacco da Kone. Avvio monstre per i giallorossi: al 7′ Totti scarica un destro perfetto che colpisce il palo e sulla respinta Florenzi va in gol: 1-0 Roma. Pressing, scambi e inserimenti per una Roma meravigliosa e un Totti super; al 14′ il capitano è fermato da Agliardi, e al 16′ Lamela parte dala destra e incrocia da fuori un sinistro preciso: 2-0. Bologna in difficoltà, con Diamanti che ogni tanto prova e Gilardino invisibile, anche il centrocampo va male. La Roma dialoga ma forse abbassa la velocità un pò troppo, ma per il primo tempo basta.

La ripresa vede un Bologna più convinto e Pulzetti e Pazienza in campo. Ma Totti va vicino al gol con la testa al 60′, Agliardi miracoloso. I giallorossi, padroni del campo, si adagiano: Zeman, forse un pò erroneamente, toglie Pjanic e Lamela per Marquinho e Nico Lopez; la squadra perde i riferimenti e il Bologna ne approfitta, al 72′ cross dalla destra per Gilardino, che lasciato solo da Burdisso e da Piris, che non fa la diagonale, di testa fa 2-1; un minuto dopo, ancora da destra a sinistra e Diamanti supera Piris e batte Stekelenburg. L’attenzione avuta dalla Roma dietro è sprecata con due errori individuali, insomma non c’entra molto l’atteggiamento solito delle squadre di Zeman, sebbene la Roma perde convinzione. Attacca in modo confuso, e il Bologna colpisce, su regalo di Burdisso, che va addosso a Stekelenburg in uscita e consegna palla a Gilardino al 91′ che mette in porta: 2-3, Totti va vicino al pari al 93′ ma Agliardi para. Il Bologna conquista i suoi primi tre punti, la Roma butta via l’impresa di Milano e vede la vetta lontana.

Siena-Udinese 2-2: pareggio tra Siena e Udinese, che si sono sfidate a viso aperto alla Montepaschi Arena. Udinese subito all’attacco, Basta al 3′ raccoglie una ribattuta, entra in area e batte di volo di destro, gol fantastico sotto la traversa! Basta non si limita e pochi minuti dopo scatta sulla destra, cross per Di Natale e raddoppio di Totò: 0-2 Udinese. Il Siena nel suo 3-5-2 è disastroso, D’Agostino sembra il più fresco e prova a impegnare il portiere friulano, ma Cosmi al 32′ lo sostituisce per mettere dentro una punta, Zè Eduardo. Guidolin intanto si fa cacciare per proteste.
Nella ripresa Lazzari si fa espellere per seconda ammonizione, e l’Udinese dunque dà fiato al Siena: dentro Sestu, il Siena spinge e prima Sestu tira contro Padelli, al 70′ cross per Calaiò che va in gol. Il Siena adesso è tosto, e si procura un calcio di rigore che Zè Eduardo realizza. Ci prova ancora la squadra di Cosmi, ma finisce così. L’Udinese delude nella ripresa, il Siena va a -4 ma la strada è ardua.

Torino-Inter 0-2: nel posticipo dell’Olimpico Comunale di Torino, i granata di Giampiero Ventura ricevono l’Inter di Andrea Stramaccioni, molto bersagliata dall’opinione pubblica dopo il tonfo contro la Roma. Sempre solito 4-2-4 per il Torino mentre Strama presenta un 4-4-2 con Sneijder a supporto di Diego Milito. Partita equilibrata ma al 13′ un disimpegno errato libera Milito che scarica da lontano un destro micidiale in porta: 0-1 Inter, fantastico Milito. Sneijder impegna Gillet su punizione al 26′, poi il Torino avanza e tenta prima con Ogbonna e poi con Bianchi, ma Handanovic c’è.

Nella ripresa Stramaccioni inserisce Alvarez per Jonathan, J.Zanetti va terzino destro mentre Ranocchia e Juan Jesus restano centrali, Cambiasso e Guarin reggono in mezzo con Alvaro Pereira e Nagatomo a sinistra. Il Torino ci prova e dentro Cerci e Meggiorini, l’Inter perde palloni in mezzo e favorisce la ripartenza granata, soprattutto al 64′ quando Bianchi è lanciato in area, tira ma Handanovic para. Stramaccioni mette dentro Cassano per Sneijder, l’Inter congela il possesso e all’84′ Alvarez se ne va sulla fascia, mette al centro dove Cassano controlla, si gira e fa gol: 0-2 Inter e partita conquistata. L’Inter di stasera è ordinata ma il gioco deve migliorare, il Torino generoso ma poco incisivo in area nerazzurra.

Risultati e Classifica Serie A Tim, 3^ Giornata 2012/2013

Chievo-Lazio 1-3
Fiorentina-Catania 2-0
Genoa-Juventus 1-3
Milan-Atalanta 0-1
Napoli-Parma 3-1
Palermo-Cagliari 1-1
Pescara-Sampdoria 2-3
Roma-Bologna 2-3
Siena-Udinese 2-2
Torino-Inter 0-2

Juventus 9
Napoli 9
Lazio 9
Sampdoria 8
Inter 6
Fiorentina 6
Roma 4
Catania 4
Torino 3
Milan 3
Genoa 3
Parma 3
Chievo 3
Bologna 3
Atalanta 2
Cagliari 2
Udinese 1
Palermo 1
Pescara 0
Siena -4

Sampdoria, Torino 1 punto penalizzazione
Atalanta 2 punti penalizzazione
Siena 6 punti penalizzazione


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