Fabio Quagliarella, ha segnato il gol del 3-0contro il suo Napoli. (foto d'archivio)
Dopo lo stop di sabato imposto dal Catania e dall’arbitro al Milan ed il tracollo della Lazio contro un gran bel Parma, domenica la lotta Champions ha subito uno scossone brusco, rimettendo in corsa la Roma e lasciando aperto un piccolo spiraglio all’Inter.
Partiamo dal main event di ieri, Juventus – Napoli, tutti s’aspettavano una partita giocata sul filo di lana e per la verità almeno nel primo tempo lo è stata (più per la noia che ha offerto lo spettacolo tutto incentrato su continui e sterili capovolgimenti di fronte che per altro) ma nella ripresa è cambiato tutto, sarà stato il pubblico bianconero, sarà stato che la Juve tornata in campo era un’altra squadra, sarà stato che il Napoli non aggrediva più e sembrava quasi aver smesso di lottare, fatto sta che i bianconeri hanno preso il largo ed affondato la barchetta partenopea con un secco 3-0 a firma Bonucci, Vidal e Quagliarella con ciò andando a -2 dal Milan e costringendo il Napoli ad uno stop in chiave terzo posto non troppo amaro, visti i passi falsi anche di Lazio e Udinese.
Udinese appunto, i friulani frizzanti e devastanti di un mese fa sono un lontano ricordo, forse peserà l’assenza di Isla (bravo giocatore per carità, ma non così indispensabile) o quella di Benatia ( ma quando era in Coppa d’Africa i bianconeri vincevano comunque) però l’Udinese non è più se stessa e ieri contro il Siena la sconfitta è stata più che meritata, con i toscani decisamente più motivati ed incisivi e gli ospiti abulici ed apatici come mai.