La 35° Giornata di Serie A mantiene invariato il gap tra Juventus e Milan, che però permette ai bianconeri di avvicinarsi al titolo, dato che a tre partite al termine bastano 6 punti. La squadra di Conte vince nettamente il derby piemontese di Novara per 4-0, mentre il Milan di Allegri supera il Siena 1-4, con una doppietta di Ibrahimovic , Nocerino e il ritorno al gol di Cassano. Per la lotta al terzo posto, gran passo avanti dell’Inter che supera in rimonta il Cesena, mentre l’ Udinese batte la Lazio e raggiunge biancocelesti, Napoli e Inter a 55 punti. Per la lotta salvezza Atalanta, Bologna e Parma ottengono la permanenza in Serie A matematicamente, con i ducali che vincono a Lecce 2-1 costringendo i salentini allo scontro col Genoa fino alla fine.
Atalanta-Fiorentina 2-0: i bergamaschi superano i viola partendo subito forte. All’11° è Denis, al 16° gol in campionato, a superare di testa Neto con un preciso cross dalla destra. La Fiorentina risponde, trascinata da Jovetic, ma la difesa atalantina resiste grazie a Consigli e Lucchini. All’inizio della ripresa però arriva il raddoppio, con Bonaventura che raccoglie una respinta e mette dentro. Al 66’ la Fiorentina si procura un calcio di rigore, ma Consigli para il tiro di Jovetic. L’Atalanta controlla fino al termine e conquista la salvezza.
Bologna-Genoa 3-2: Genoa che con De Canio lascia in panchina Gilardino e si schiera con una squadra più coperta partendo meglio. Ma il Bologna, non appena risponde, va in gol: Diamanti mette in mezzo e Portanova supera tutti infilando Frey. Bologna che insiste e va sul 2-0 con Ramirez al 38’. Genoa che nella ripresa appare più convinto e prima colpisce una traversa con Kaladze poi accorcia con Palacio al 62’. Ma Garics dopo una bella azione ristabilisce le misure al 67’ poi ancora Genoa con Jorquera al 78’ ma non c’è possibilità di pari per i rossoblù. Bologna raggiunge la salvezza, mentre il Genoa è sempre più in difficoltà ma ancora quart’ultimo.
Cagliari-Chievo V. 0-0: nell’anticipo di Trieste, Cagliari e Chievo si fermano sul pari. Punto che accontenta Di Carlo e Ficcadenti, partita giocata a viso aperto nella prima frazione con ripartenze da una parte all’altra, nella ripresa invece il gioco rallenta e la partita resta in equilibrio.
Inter-Cesena 2-1: ottimo primo tempo dell’Inter, che si rende pericolosa con Nagatomo, Alvarez, Pazzini, Maicon e Sneijder ma non trova il vantaggio meritato. Cesena ordinato, che all’inizio della ripresa va in gol con Ceccarelli, al 57’. Ma la reazione dell’Inter è forte: prima pareggia con Obi al 60’ che da fuori trova una deviazione e batte Antonioli, fin lì ottimo; poi Zarate, entrato per Alvarez, fa gol di testa su cross di Guarin al 72’ e regala i tre punti ai nerazzuri di Andrea Stramaccioni, che sta guidando la sua squadra a una grande risalita nella classifica generale.
Lecce-Parma 1-2: impresa del Parma che ottiene la salvezza con una vittoria meritata sul campo dei salentini. Lecce parte forte e con Di Michele colpisce il palo al 10’ su punizione, poi ancora Muriel e Delvecchio. Il Parma però cresce e contrattacca, e all’inizio della ripresa trasforma la superiore cifra tecnica in gol con Giovinco su punizione, al 68’, e raddoppia col difensore Paletta al 78’, dopo un’azione da fermo. Lecce che accorcia con Tomovic all’83’, ma non riesce a trovare il pari. La squadra di Cosmi esce tra i fischi, e ora dovrà compiere l’impresa contro la Juventus.
Novara-Juventus 0-4: vittoria incredibile dei bianconeri che annientano il Novara di Attilio Tesser; subito Borriello, Vidal e Pirlo ci provano. Il regista bresciano, autore di un’altra partita super, al 15’ batte una punizione che Vucinic con un tocco astuto mette in gol. Poi ci prova anche Giaccherini, che al 40’ mette in mezzo per Borriello che di testa fa 2-0. Juventus in avanti anche all’inizio della ripresa, che fa tre con Vidal, il centrocampista pilastro della squadra, che raccoglie una respinta del portiere avversario; chiude il conto ancora Vucinic al 65’. Juventus sempre più vicina al grande traguardo finale.
Palermo-Catania 1-1: derby siciliano in anticipo che nel primo tempo viene giocato bene dal Catania, che va in vantaggio con Legrottaglie al 25’ dopo uno scambio di Gomez verso Barrientos. Palermo che all’inizio ripresa pareggia con Miccoli, al 48’, e ci prova fino al termine ma il pareggio è giusto in realtà.
Roma-Napoli 2-2: nell’anticipo dell’Olimpico grande partenza del Napoli, ma intorno alla mezz’ora la Roma cresce e va vicina al gol con Totti, Gago e Marquinho. Ed è proprio il brasiliano che va in gol al 40’, azione da Totti a Rosi che mette in mezzo per Marquinho. Ma la ripresa è marcata azzurro: Zuniga al 48’ pareggia con una botta da fuori, poi al 68’ in contropiede Cavani entra in area e batte con un destro a giro il portiere giallorosso. Ma il Napoli sbaglia ad accontentarsi, e favorisce la reazione della Roma che con Simplicio, entrato da poco, pareggia all’84’ con una deviazione sottoporta.
Siena-Milan 1-4: vittoria in scioltezza dei rossoneri, che restano dietro la Juventus. Dopo una partenza equilibrata, al 25’ Ibrahimovic tira, Brkic non trattiene e Cassano mette dentro: il fantasista torna al gol dopo il suo ritorno. Tre minuti dopo ancora Fantantonio che serve Ibrahimovic che batte di forza il portiere senese. Milan che nel secondo tempo controlla, il Siena reagisce tardi e trova il gol con Bogdani, entrato da poco, dopo una respinta. Il Milan però chiude con un’azione solitaria di Nocerino e ancora Ibrahimovic verso la fine.
Udinese-Lazio 2-0: partita ad alta tensione al Friuli, con la Lazio, che con tante assenze tiene bene il campo e va vicina al gol con Konko che mette al centro per Rocchi ma Handanovic para al 44’. L’Udinese risponde nella ripresa, e spinge e trova il gol con Di Natale al volo da un lancio lungo al 70’. La Lazio risponde ma senza pericolo per i friulani, che raddoppiano al 94’ con Pereyra a porta vuota con Marchetti in avanti per un calcio d’angolo. Rissa finale per un fischio partito da fuori campo che i giocatori laziali confondono come quello finale, ma non è così e l’Udinese fa gol. I giocatori e lo staff laziale perdono la ragione e danno il via a spinte e improperi, che verranno puniti dal giudice sportivo nei prossimi giorni.
Classifica Serie A 35° Giornata
Juventus 77 Bologna 45
Milan 74 Chievo V. 44
Napoli 55 Siena 43
Inter 55 Palermo 42
Udinese 55 Cagliari 42
Lazio 55 Fiorentina 41
Roma 51 Genoa 36
Catania 47 Lecce 35
Parma 47 Novara 28
Atalanta 46 Cesena 22
Atalanta Penalizzazione 6 punti
Cesena Retrocede in Serie B