Beth Ciotta
Beth Ciotta è un’apprezzatissima autrice di commedie romantiche, nelle quali, come dice lei, «tutti meritano un lieto fine (tranne il cattivo, naturalmente)». Vive nel New Jersey con il marito, due cani pigri e un gatto un po’ pazzo.
Sito dell’autrice: Beth Ciotta
Pagina Facebook: Beth Ciotta
Saga di Neuseeland
- La ricetta segreta dell’amore
- The Trouble with love (Inedito in italia)
- Anything but love (Inedito in italia)
- In the mood for love (Inedito in italia)
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Titolo: La ricetta segreta dell’amore
Autore: Beth Ciotta
Serie: A Cupcake Lover’s#1
Edito da: Sperling & Kupfer
Prezzo: 9,90 € oppure 6,99 € in formato ebook
Genere: Fiction, Romance contemporaneo
Pagine: 385 p.
Voto:
Trama: Chloe Madison ha trent’anni, un fisico da modella e un diploma di chef. Peccato che abbia anche una grossa delusione d’amore da dimenticare. E’ l’occasione perfetta per mollare tutto, lasciare New York e ripartire da zero. Con una nuova vita e un nuovo lavoro… a Sugar Creek, un paesino sperduto nel Vermont. Che cosa c’è di più dolce che cucinare per Daisy, una simpatica vecchietta che va matta per i cupcake? Che cosa c’è di più seducente della pasticceria? Solo una cosa: Devlin Monroe, l’uomo più sexy e inaccessibile del paese… Al contrario della nonna, l’eccentrica e gaudente Daisy che ha dato ospitalità a Chloe, Devlin è tutto casa e azienda: ha troppo da fare per lasciarsi tentare dai piaceri dell’esistenza. Almeno fino a quando conosce la nuova arrivata. Come può resistere di fronte a una ragazza così piena di passione, e non solo tra i fornelli? Ma vecchi segreti di famiglia rischiano di stroncare sul nascere la storia tra Chloe e Devlin, che deve decidere se i suoi sentimenti sono la ricetta di un disastro oppure un delizioso peccato che durerà per sempre…
Recensione
by RoRò
Se vivi una vita governata dalle tue paure, non vivi per davvero.
BETH CIOTTA è un’autrice piuttosto affermata in America, parecchio prolifera ed eclettica. Mi sono documentata sulla sua biografia e sono rimasta positivamente colpita dalla sua dirompente simpatia. Un’artista a tutto tondo che non si è fatta mancare nulla sul suo curriculum alla voce Attitudini artistiche e trasversali: dal canto alla recitazione e infine la scrittura a cui, per sua stessa ammissione, pare fosse destinata già dalla giovane età di 10 anni. Navigando nel suo sito ho scoperto che questo romanzo è il primo di una serie romantica contemporanea, A Cupcake Lover’s.
Quando ho deciso di acquistarlo e leggerlo mi ero sentita molto ispirata dalla sinossi e dalla componente cucina che ultimamente sta spopolando nel panorama letterario di genere. Basti pensare alla serie sul cioccolato della Florand, o alla miriade di titoli fioriti e profumati che improvvisamente appaiono su tutti gli scaffali (virtuali e non) delle principali librerie. In Italia si sa, ma temo non solo nello stivale, oramai c’è questa tendenza a cavalcare l’onda del successo di alcuni filoni particolarmente apprezzati ma quello della cucina devo ammettere mi sembra una fonte sempiterna di ispirazione. D’altro canto è sempre esistito e ci sono autrici che da sempre hanno intriso le proprie produzioni di magia e spezie, chi non conosce ad esempio Joanne Harris? Insomma, sebbene il tema sia abbastanza sfruttato non mi sembra una semplice moda passeggera come quella dei vampiri o delle sfumature e per questo mi sono approcciata alla lettura di questo romanzo con un certa aspettativa, lo ammetto.
La storia è quella di Chloe, una volubile trentenne che non ha ancora capito cosa vuole dalla vita, la quale, abbandonata da un fidanzato che potrebbe essere suo padre, decide di prendersi una pausa da tutto. In realtà, non ha le idee ben chiare su chi è e cosa le piacerebbe diventare da grande, ed ecco che si fionda anima e corpo in un progetto a breve scadenza che le da il tempo di riflettere su queste importanti questioni. Senza pensarci due volte accetta l’invito della sua migliore amica Monica a trasferirsi a Sugar Creek, un paesino sperduto del Vermont, come cuoca e dama di compagnia di una vecchia eccentrica strampalata: Daisy.
Ma qui viene il bello: a Sugar Creek incontra un maschione alfa, bello da mozzare il fiato, ma dispotico e maniaco del controllo. Devlin, infatti, è il maggiore di tre fratelli ed amministra l’azienda di famiglia per conto del padre (momentaneamente assente per motivi non meglio specificati). Dunque la sua natura iperprotettiva entra in azione quando scopre che un’affascinante scapestrata di New York è stata assunta per prendersi cura della sua adorata nonnina… Mai l’espressione “il mondo è piccolo” risulta più calzante come in questo caso, sua nonna infatti è proprio Daisy. Il divertimento dovrebbe essere assicurato.
Ho scelto il condizionale non a caso perché, in effetti, complice la grande aspettativa, non mi sono particolarmente divertita durante tutta le lettura. È ovvio che non stiamo parlando di nessun capolavoro letterario, si tratta di pura e semplice letteratura di intrattenimento, ma io mi sono sentita parecchio delusa e, se devo essere totalmente sincera, non mi è mai capitato di accennare neanche ad un timido sorriso. Il fatto è che, per quanto la Ciotta sembri essere un’autrice navigata ed esperta, in questo romanzo non ha saputo mescolare bene gli ingredienti, per restare in tema. In alcuni passaggi si è lasciata andare a delle cadute di stile infelici quanto i mal riusciti alcuni tentativi di apparire divertente, come ad esempio quando le due migliori amiche parlano di sesso e si confidano senza tanti giri di parole le loro abitudini a regalarsi sollievo erotico col telefono della doccia o con la lavatrice in centrifuga. Questo, più qualche volgarità gratuita, qualcuna non tantissime per la verità, mi hanno smontato. Il personaggio della dolce nonnina in cerca di emozioni forti, stravagante e svampita poi è quello che mi ha causato più prurito di tutti. Spesso, mentre leggevo su di lei, mi è apparso troppo evidente ciò che stava tentando di fare l’autrice col lettore. Daisy non risulta antipatica, questo no, ma troppo macchiettistica, non mi ha convinta. Anche i protagonisti non mi sono piaciuti per niente. Lei non la trovo per niente coerente, se non per il fatto che più volte ce lo ripete l’autrice, e lui dovrebbe essere un prepotente simpaticone… Sì, proprio come l’orchite. Le scene calde risultano essere un po’ stile telecronaca, nessun batticuore. Tanto testosterone sprecato per niente.
E la cucina, che avrebbe dovuto avere un ruolo principe, risulta marginale: alla fine ‘sta super-cuoca prepara solo una cena e non ricordo nemmeno le portate. Naturalmente non mancano i cattivi cattivi e i buoni buoni.
L’unico personaggio che mi ha intrigato è Jayce. Un tipo davvero ombroso e affascinante che viene promosso a primaro nel secondo delle serie, The Trouble with love, negli States uscito a marzo di quest’anno. Protagonisti sono i due ex amanti Jayce e Rocky, sorella minore di Devlin. Le premesse sono già state seminate nell’episodio pilota, e nonostante tutte le polemiche che ho sollevato, sono parecchio stimolata nell’acquistarlo, perché tutto ciò che la Ciotta non è riuscita a fare coi protagonisti lo ha realizzato coi secondari. Non vi nascondo che Jayce ha tutte le carte in regola per regalarci un romanzo ricco di quegli ingredienti che mi piace trovare in questo tipo di letteratura. Ad ottobre di quest’anno è poi prevista l’uscita del terzo Anything but love, e a Marzo del 2014 l’uscita del quarto In the mood for love.
In Italia chissà quando… Un’ultima curiosità sulle produzioni della Ciotta: pare che si diletti e districhi abbastanza disinvoltamente su generi molto differenti tra loro come il fantasy, lo steampunk, il paranormale e lo storico romantico di ambientazione western… non male mi sembra. Spendo un’ultima parola per le cover americane che trovo parecchio più azzeccate al tema rispetto a quella scelta della Sperling, non trovate?
Non mi resta che augurarvi buone letture.
Autore articolo: RoRò
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