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Serie A, il racconto della 23^Giornata

Creato il 10 febbraio 2014 da Postscriptum

Verona-Juventus, il film della partita
Una rete a inizio ripresa di Samuel basta all’Inter per superare il Sassuolo 1-0, e tornare così alla vittoria dopo parecchio tempo. Il Verona raggiunge sul finale la Juventus, avanti di due gol con la doppietta di Tevez, ma poco concentrata dietro nel secondo tempo. Resta però intatto il vantaggio sulla Roma, che nel derby non riesce a sfondare il muro della Lazio e non va oltre lo 0-0. Negli anticipi il Napoli supera 3-1 il Milan con uno scatenato Higuain, mentre la Fiorentina con qualche difficoltà piega 2-0 l’Atalanta. Vincono anche Genoa, Udinese, Bologna e Sampdoria, pari tra Parma e Catania.
Il Posticipo della Domenica

Inter-Sassuolo 1-0, si rialzano i nerazzurri – Mazzarri e Malesani schierano il 3-5-2 ma il tecnico nerazzurro può finalmente ritrovare Guarin e piazzare titolare Hernanes. L’Inter appare in generale più compatta, ordinata, ma la manovra resta lenta e soprattutto senza idee. A parte un tentativo di Hernanes e un paio di accelerazioni di Guarin, è Berardi a trovare la porta su punizione per gli ospiti, ma Handanovic è sicuro sulla parata. Sul finale di tempo, l’Inter accelera, anche grazie a Palacio che si muove di più e apre varchi per i compagni, e Milito riceve così anche due bei palloni, ma in entrambe le occasioni spara a botta sicura su Pegolo, che chiude sul primo tiro e esce col tempo giusto sul secondo.
Nella ripresa al 49′ angolo di Hernanes e Samuel stacca benissimo in gol al centro: 1-0 Inter.

Inter-Sassuolo 1-0: I nerazzuri tornano a vincere, decide Samuel

I nerazzurri attaccano e cercano di chiudere la gara, ma Pegolo chiude in altre due occasioni e al 64′ Jonathan mira alto da buona posizione. Tra qualche fallo di troppo e cambi conservativi di Mazzarri(vedi Botta per Milito), la partita scorre con un discreto possesso dell’Inter e alcune incursioni del Sassuolo, che per la verità non arriva dalle parti della difesa nerazzurra. L’Inter resta attenta e porta a casa un successo che la rimette in corsa per l’Europa League.
2014, Serie A, Inter-Sassuolo, Samuel

Le partite della Domenica pomeriggio

Lazio-Roma 0-0, giallorossi all’attacco, ma non passano – In partenza La Lazio di Reja si fa preferire, attaccando con continuità sulle fasce e accentrando velocemente l’azione. Ma la Roma di Garcia difende e attende con calma di poter reagire. Un derby equilibrato che però attorno al 20′ prende una direzione ben precisa. La Roma esce e prima suona la sveglia con Maicon che pesca Florenzi il quale al volo spara alto; poi ancora Maicon da fuori che stavolta tira, Berisha respinge e Gervinho insacca in rete, ma l’arbitro annulla sulla segnalazione di fuorigioco dell’assistente, corretta.

Lazio-Roma, il film della partita

La Lazio si affaccia di nuovo in avanti con Gonzalez che conclude fuori, ma i giallorossi riescono a scambiare velocemente e portare molti uomini in area. Totti da fuori due volte vicino al gol, Gervinho chiude troppo alto il tiro al 42′ e Pjanic controlla male in’altra occasione di fronte al portiere.
Nella ripresa la Lazio inserisce il rientrante Mauri e si abbassa ancora di più, a difesa del punteggio per tentare, se capita, di ripartire. Al 53′ Gervinho va via in area, ma viene chiuso; 2′ dopo Pjanic conclude a lato dopo essere andato al tiro al termine di una manovra elaborata. Garcia inserisce col passare dei minuti Bastos e Ljajic, ma anche la Roma paga la fatica e i giallorossi non riescono più a entrare in area: Nel finale in campo pure Destro, e prima Onazi spreca l’unica azione in contropiede della Lazio, poi Bastos due volte e Ljajic creano delle opportunità da gol, ma la Roma non passa. Finisce 0-0.
Lazio-Roma, il film della partita

Hellas Verona-Juventus 2-2, rimonta scaligera – Al 4′ Asamoah va via a sinistra, tira verso la porta, respinta di Rafael non perfetta e in mezzo così Tevez può ribattere in gol, per il primo centro nel 2014. La Juve fa la partita e attacca con continuità, portando come sempre gli esterni alti, Pogba e Vidal al limite, Tevez a dialogare con Llorente(oggi non bene però) e Pirlo a lanciare. E al 21′ Pogba serve in profondità ancora Tevez che scatta leggermente oltre l’ultimo difensore in linea e in area piazza in gol per la doppietta e il 2-0. Il Verona? Non pervenuto, la squadra di Mandorlini attende e non riesce a costruire un’azione pericolosa in tutto il primo tempo.

Verona-Juventus 2-2: Tevez illude Conte, Toni e Gomez firmano la rimonta

Ma se per la squadra di Conte appare tutto già concluso, negli spogliatoi la squadra gialloblù si carica e scende in campo diversamente. E al 52′ punizione di Romulo e Toni stacca in area(in leggero fuorigioco) e insacca. L’Hellas attacca, la Juve respinge con qualche problema, e potrebbe però chiudere la partita, quando Conte inserisce Osvaldo per Llorente al 66′ e l’attaccante poco dopo coglie il palo su un tiro diagonale. Il Verona non molla: Buffon salva su Toni, poi ci starebbero un paio di rigori per un fallo di mano di Vidal e un’altro di Lichtsteiner in piena area. E al 93′ altra mischia in area, cross perfetto e il nuovo entrato Gomez anticipa tutti per il gol del pareggio. La Juventus non allunga in classifica, e Conte si arrabbia. «Continuo a dire che le gare durano 95′. Non basta stare sul 2-0 al 45′, non serve essere padroni del campo per un tempo per poi vincere. È sufficiente una disattenzione per venire puniti e oggi è successo due volte e sempre su calci da fermo» sottolinea il tecnico, e per la Juve aumentano i gol subiti da calcio piazzato. «Alle disattenzioni diventa difficile porre rimedio, dovremo essere molto più attenti altrimenti rischiamo di vanificare tutto. Ormai ogni punizione degli avversari diventa motivo di ansia per tutti. Farò le mie valutazioni dopo la partita di oggi, in modo sereno, ma è inevitabile che il posto bisogna tenerselo sempre ben stretto comunque. Questo pareggio deve farci fare un bagno di umiltà, magari ne avevamo bisogno».
Verona-Juventus, il film della partita

Genoa e Sampdoria protagoniste, Il Bologna fa il colpaccio a Torino, il Catania ci crede - Avvio equilibrato al Picchi di Livorno, ma al 10′ dopo un lungo batti e ribatti tra Gilardino, poi Bardi, poi ancora Gilardino e infine Antonelli, che di giustezza mette in gol, passa il vantaggio il Genoa. Il Livorno però è a caccia di punti e va all’attacco, ma sono troppi gli errori di misura degli amaranto che manovrano bene e si perdono davanti Perin: Paulinho manca il pareggio, poi Luci tenta la conclusione da lontano, infine Emeghara che spara alto. Nella ripresa è solo Livorno, ma Perin replica su Emeghara e Benassi, salva sul nuovo entrato Belfodil e ancora in mischia e sul finale è Portanova a evitare un gol praticamente realizzato.

Gilardino Antonelli 2014 Livorno Genoa AP/LaPresse

Un gol di Gastaldello all’11′, bravo a anticipare da un cross dalla sinistra di Regini, basta alla Samp per risalire ancora la classifica e dare continuità al successo nel derby col Genoa. La squadra di Mihajlovic vince la partita sul piano tattico, è fortunata a evitare il pareggio quando Sau al 20′ realizza ma si vede annullata la rete per fuorigioco inesistente, ma legittima il successo sfiorando il gol decisivo nella ripresa e poi resistendo all’assalto, non troppo efficace, del Cagliari nel finale.

Daniele Gastaldello Sampdoria Cagliari 2014 AP/LaPresse

Dopo 5′ Immobile sfrutta un cross e porta in vantaggio il Torino sul Bologna, ma i rossoblù, con Diamanti ceduto in Cina, due squalificati e diversi indisponibili, ci mette coraggio e grinta e reagisce, e all’11′ un disimpegno sbagliato della difesa granata mette in azione Bianchi che serve in qualche maniera, sull’uscita di Padelli, il compagno Cristaldo che appoggia in gol. Al 24′ Khrin spara da fuori, respinge Padelli, male, e Cristaldo è lì per insaccare il 2-1. Il Torino replica, fatica a trovare spazi ma prende il palo con Glik dopo una mischia. Sul finale Padelli salva invece ancora su un tiro da lontano. Nella ripresa al 50′ traversa di Cerci da pochi passi, poi Curci respinge dopo 3′. La gara adesso la fa solo il Torino, che dopo una serie di azioni manovrate ma inefficaci va vicino al pari ancora con Cerci e Immobile ma Curci salva per tre punti davvero fondamentali.

Cristaldo Torino Bologna 2014 AP/LaPresse

Tra Parma e Catania è 0-0. La partita è sostanzialmente equilibrata nel primo tempo, ma il Catania quando attacca appare più pericoloso. Protagonista Barrientos, che colpisce la traversa su un tiro-cross, poi in altre due circostanze sfiora la rete. Il Parma non gioca bene come di solito, anche se Cassano sul finale di frazione impegna Andujar su punizione. Nella ripresa il Catania alza ancora il baricentro e crea le migliori occasioni, ancora Barrientos, poi traversa di Bergessio e Izco al termine di una buona azione viene murato sul tiro decisivo. Buoni segnali per un Catania al terzo pareggio di fila ma in fase di ottima crescita.

Rolin Biabiany Parma Catania 2014 AP/LaPresse

Gli anticipi del sabato

Napoli-Milan 3-1 – Una vittoria che non ammette repliche quella degli azzurri di Benitez. Che vanno oltre le contestazione di una parte dei tifosi verso il Presidente De Laurentiis, un periodo di risultati non troppo entusiasmanti e riprendono la corsa alla Champions. Seedorf schiera un 4-2-3-1 con uomini diversi dalle ultime gare e il gol dell’esordiente Taarabt all’8′ sembra far sperare: il trequartista parte da metà campo, va via in velocità agli avversari e dal limite supera con un tiro preciso Reina. Dopo 3′ però Inler si libera al limite e scarica in porta un tiro che, complice la deviazione di De Jong, porta al pareggio. Il Napoli avvolte concede la ripartenza, ma sostanzialmente la squadra di Benitez è concentrata e meglio compatta rispetto altre occasioni. Verticalizza di più il gioco, spinge molto sugli esterni e accentra quindi con estrema precisione l’azione. Higuain calcia a lato da buona posizione, Hansik al volo pericolosissimo, punizione di Mertens respinta da Abbiati, mentre è il palo che salva sull’incursione di Maggio poco dopo, quindi Insigne di testa mette a lato. E il Milan? Si schiaccia sul 4-4-1-1 e l’unica occasione è per Balotelli, con un tiro da fuori.
Nella ripresa Seedorf non può rinunciare a mandare in campo Kakà, che dopo tre giorni di influenza non è al meglio ma resta fondamentale. Peccato che nonostante la sostituzione del misterioso Robinho il tecnico olandese piazzi il brasiliano a sinistra, metta in mezzo Taarabt alzando Emanuelson a destra. Tutti fuori posizione, o quasi, e infatti non si riesce a vedere un’azione degna di nota, e in mezzo De Jong e Essien naufragano, lasciando scoperta la difesa condotta dallo scricchiolante Mexes. E al 56′ infatti Inler pesca in area Higuain che lascia sul posto il francese e infila di testa in porta: 2-1.

Gonzalo HIguain Napoli Milan 2014 AP/LaPresse

Seedorf replica riportando al centro Kakà e poi inserendo Montolivo e Pazzini, che sostituisce un Balotelli che si siede, in lacrime, in panchina: tra nervosismo per l’andamento della gara e problemi personali, Mario piange.
Ma a parte uno spunto di Taarabt e un’azione di Kakà che libera al tiro Essien, respinta di Reina centrale ma la difesa libera, la gara continua a farla il Napoli, che chiude il conto all’82′, quando Callejon, da poco in campo, riceve e mette in mezzo per Higuain che appoggia in gol, per il 3-1 conclusivo.
Serie A, il racconto della 23^Giornata

Fiorentina-Atalanta 2-0 - E i viola tornano al successo ma giusto quando anche il Napoli lo ha fatto. Pesano le occasioni gettate via nelle ultime gare ma importante la vittoria della Fiorentina di Montella sulla bella Atalanta di Colantuono. Dopo un avvio ben giocato dai viola, con tanto possesso e occasioni per Ilicic e Borja Valero, i toscani hanno il merito di sbloccare al 16′, con la perfetta punizione di Ilicic che insacca da posizione centrale. Dopo un altro paio di spunti però, la Fiorentina cala e allo stesso tempo cresce l’Atalanta: prova Cigarini, quindi deliziosi gli scambi tra Bonaventura e Moralez, con l’argentino che libera il compagno al tiro ma Neto ci arriva. E’ proprio Moralez a venir travolto da Neto in uscita alla mezz’ora, ma l’arbitro lascia correre. L’Atalanta chiude meglio il primo tempo e fa decisamente la partita nella ripresa, ma i viola cambiano inserendo Mati Fernandez, Matos e Wolski e restano compatti a difesa del vantaggio, e l’espulsione di Cigarini all’80′ arriva in loro aiuto, ripartendo così all’86′ con Wolski che va via in velocità, entra in area e sigla il raddoppio.

Fiorentina-Atalanta, il film della partita

Udinese-Chievo Verona 3-0 - In avvio un paio di tentativi per i friulani, ma la partita resta equilibrata ed è anzi il Chievo a farsi preferire col passare del tempo, tentando al 5′ con Stoian e poi due volte con Thereau: palo al 30′,  parata del giovane Scuffet al 32′. La squadra di Guidolin non vince in casa, in campionato, da molto tempo e le paure e difficoltà si vedono tutte nella prima parte. Ma nella ripresa ci vuole la giocata e la conclusione del campione, ovvero Di Natale, per cambiare tutto, e al 56′ un perfetto diagonale si insacca in porta. Il Chievo replica, ma l’Udinese può usare l’arma della velocità e trovando più spazi chiudere la gara: al 74′ da Di Natale a Pereyra che trova in mezzo a concludere Bruno Fernandes, che fa 2-0; e quindi all’86′ altra azione ma dalla parte opposta, passaggio per Badu che a rimorchio conclude in porta e chiude bene il match.

2013/14 Udinese-Chievo Di Natale (Foto AP/LaPresse)

Top & Flop di Post Scriptum

Top 23^Giornata

Gonzalo Higuain (Napoli): doppietta e partita di grande qualità,. Pericoloso in ogni occasione, dialoga con la squadra e al momento giusto va a colpire il Milan.

Jonathan Cristaldo (Bologna): due gol da vero attaccante d’area che consegnano tre punti decisivi al Bologna. Con Bianchi potrebbe formare lo coppia salvezza che ai rossoblù, dopo la partenza di Diamanti, serve.

Carlos Tevez (Juventus): torna al gol dopo diverso tempo e con due reti da attaccante opportunista. Lui il suo l’ha fatto, punta deciso alla classifica cannonieri assieme a Higuain. Poi se la Juve si fa rimontare….

Antonio Di Natale (Udinese): gol che sblocca la partita col Chievo e sempre al centro delle azioni della squadra bianconera. Ritrovato.

Sampdoria: squadra tra le migliori del momento, tatticamente attenta e sa colpire anche contro il Cagliari al momento giusto. E la salvezza si avvicina ancora.

Flop 23^Giornata

Milan: inutile girarci intorno, non è la stagione giusta, finora. Seedorf cambia uomini, per scelta o per forza di cose, ma l’equilibrio non si riesce a trovare e la squadra unisce una poca qualità tra centrocampo e difesa a errori individuali, vedi Mexes in occasione del 2-1 di Higuain.

Torino: va in vantaggio, ma la squadra granata commette errori gravi in occasione delle azioni dei due gol del Bologna. Poi certo attacca e potrebbe pareggiare in più occasioni, ma quegli svarioni restano, purtroppo.

Chievo Verona: brutta sconfitta, tiene il primo tempo, ma poi nella ripresa viene travolto dall’Udinese in uno scontro salvezza molto importante. E la vittoria manca adesso da molto tempo.

Serie A 2013/2014, 23^Giornata, Risultati e Classifica

Sabato 08/02

Fiorentina-Atalanta 2-0
Udinese-Chievo Verona 3-0
Napoli-Milan 3-1

Domenica 09/02

Torino-Bologna 1-2
Hellas Verona-Juventus 2-2
Lazio-Roma 0-0
Livorno-Genoa 0-1
Parma-Catania 0-0
Sampdoria-Cagliari 1-0
Inter-Sassuolo 1-0

Juventus 60
Roma 51*
Napoli 47
Fiorentina 44
Inter 36
Hellas Verona 36
Parma 33*
Torino 33
Lazio 32
Genoa 30
Milan 29
Sampdoria 28
Atalanta 27
Udinese 26
Cagliari 24
Bologna 21
Chievo Verona 18
Livorno 17
Sassuolo 17
Catania 16

Roma e Parma una gara da recuperare

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla


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