by Giuseppe Causarano
Una grandissima giocata di Tevez basta alla Juventus per aggiudicarsi il derby per 1-0 contro il Torino, ma sono forti le proteste dei granata per le decisioni dell’arbitro Rizzoli, che non ha fischiato un rigore che appariva esserci nella ripresa a favore del Toro. I bianconeri mantengono dunque il vantaggio sulla Roma, che nell’anticipo del sabato si era imposta 1-0 a Bologna. Il Milan vince 2-0 in casa della Sampdoria, mentre l’Inter rallenta ancora e pareggia 1-1 con il Cagliari. Nel posticipo la Lazio supera 3-2 il Sassuolo, con lo stesso punteggio il Verona vince a Livorno. La sfida salvezza della giornata premia il Chievo che batte 2-0 il Catania, pari per 1-1 tra Udinese e Atalanta. Chiudono i posticipi del lunedì, Parma-Fiorentina e Napoli-Genoa.
Il Posticipo della Domenica
Lazio-Sassuolo 3-2, tra gol e contestazione generale – Una gara combattuta, soprattutto nella ripresa, ma fa notizia la contestazione della tifoseria laziale contro il Presidente Lotito. I capi ultrà da anni hanno ingaggiato la durissima polemica, e per motivi forse politici (!), forse di rivendicazione del proprio ruolo (?) contro una dirigenza più attenta, rispetto alla precedente, a certe cose (…), forse, e sarebbe il caso, solo sportivi auspicando dei migliori risultati ma certo occorrerebbe ricordare che Lotito ha salvato una società sull’orlo del baratro e indebitata per centinaia di milioni di Euro. Ad ogni modo, fa specie vede un Olimpico con oltre 40.000 persone con in mano cartelli contro il Presidente laziale e con la Curva Nord scatenata con cori, petardi e striscioni contro il malcapitato Lotito. In uno stadio così la squadra di Reja nel 4-3-3 fa il suo e con una gara attenta e propositiva quanto basta passa al 37′ con Radu, che con una botta da 25 metri pesca la rete del vantaggio.
Nella ripresa il tecnico Malesani risponde con Ziegler e un Sassuolo un pò più propositivo anche dopo l’ingresso di Berardi, ma la Lazio controlla. Ma su un errore in disimpegno fa ripartire i neroverdi, proprio da Berardi in area per Magnanelli che dà in mezzo a Floccari, gol del pari. Poco dopo però Ziegler perde palla in mezzo e si fa anche male, Gonzalez in verticale subito per Klose che in area fa 2-1. Dentro Floro Flores nel Sassuolo, e l’attaccante su punizione pareggia al 79′.
Ma la Lazio non si arrende e all’83′ Radu mette in mezzo, Candreva sfiora ma il tocco decisivo è di Cannavaro che spiazza il proprio portiere, in ritardo sul pallone, e consegna involontariamente così i tre punti ai biancocelesti.
Il derby di Torino
Juventus-Torino 1-0, Tevez e proteste granata – Un derby non eccezionale dal punto di vista del gioco, ma che la Juventus grazie soprattutto a una giocata del campione, naturalmente Carlos Tevez, è riuscita a vincere replicando alla Roma e conservando il vantaggio. Avvio equilibrato, Conte schiera il 3-5-2 classico, contro un Torino inizialmente molto propositivo grazie a Cerci e El Kaddouri ma c’è una Juve già aggressiva e che fa pressing molto alto, impedendo ai granata una libera impostazione. Col passare dei minuti però la squadra di Ventura si abbassa e allo stesso tempo i bianconeri aumentano d’intensità. Merito quasi esclusivo di Tevez, che apre gli spazi, dialoga con i compagni e va due volte alla conclusione, impegnando Padelli. Il Torino va in contropiede ma non conclude con precisione, molto più preciso è Tevez che al 30′ riceve al limite in posizione centrale, si gira e e con una stoccata di destro fulmina Padelli: rete strepitosa per tecnica e rapidità, e 1-0 Juve.
Il Torino risponde, la Juve non appare brillante tra la mediana e la difesa, infatti si lascia attaccare e Vidal, ammonito dopo pochi minuti di gara, va vicino al rosso con un fallo di mano al limite della propria area che l’arbitro Rizzoli non ritiene da ammonizione; poi El Kaddouri spara alto la punizione seguente. Il Torino chiude in avanti, ma nella ripresa la partita si adagia: i granata non si scoprono in attesa di un episodio che cambi tutto o dei minuti finali, i bianconeri rifiatano e sono errori di appoggio ad aprire varchi agli avversari in certi frangenti. Tanto, fa tutto Tevez, che in mischia sfiora il raddoppio ed è fonte inesauribile di spunti. Il Torino finalmente negli ultimi 15′ si propone: all’80′ El Kaddouri in area, Pirlo lo sgambetta ma Rizzoli e gli assistenti non si avvedono, non vedendo o non giudicando il tocco da rigore(e sarebbe grave la seconda ipotesi). Proteste dei granata, che con rabbia aumentano la pressione in area ma non trovano il varco giusto. Tanto Tevez e un pò di fortuna: la Juventus vince.
Le gare della Domenica pomeriggio
Inter-Cagliari 1-1, altra brutta prestazione dei nerazzurri – Mazzarri senza Hernanes ma col solito 3-5-2 e Milito e Palacio di punta, il quasi licenziato Lopez(ma salvo) propone il 4-3-1-2 e soprattutto Ibarbo e Pinilla che seminano il panico nella retroguardia nerazzurra. Dall’altra parte pochi spunti, fasce bloccate, Alvarez e Milito in un’occasione. Insomma, la solita Inter degli ultimi tempi, fatta eccezione per il miracolo a Firenze. E al 40′ Juan Jesus dopo aver sofferto a lungo la velocità degli avversari tocca di mano in area: rigore e Pinilla realizza.
Sul finale di prima frazione spunto di Milito, poi Alvarez, ma Avramov salva, nella ripresa dentro anche Icardi e l’Inter accelera, trovando il pari al 52′ con Rolando, che si trova in proiezione offensiva e si fionda sulla respinta di Avramov dopo un tiro di Icardi. Mazzarri inserisce anche Kovacic e Botta, Avramov salva su Palacio, poi Guarin e ancora l’argentino sprecano buone opportunità. Sul finale l’Inter va a sprazzi, non con un gioco fluido ma buttando palloni in mezzo e sperando: la traversa di Icardi e una botta di Guarin scrivono i titoli di coda sulla gara.
Sampdoria-Milan 0-2, prosegue la rincorsa – Due squadre schierate a specchio, e il 4-2-3-1 di Seedorf appare subito più efficace. Pur con Kakà in panchina, senza Balotelli, Abbiati, De Sciglio e altri, i rossoneri partono bene e Taarabt al 12′ si fionda in area dopo uno spiovente, Da Costa respinge male ancora su Taarabt che insacca. Proprio il centrocampista arrivato a gennaio insieme a Honda dà un grande aiuto in mezzo, rendendo meno arduo il compito a Montolivo e Muntari, e coprendo meglio la difesa. Trova così difficoltà la Samp, che si rende pericolosa solo con Gabbiadini e appare abbastanza spenta in generale. Mihajlovic non riesce a scuotere i suoi, neppure con l’ingresso di Maxi Lopez nella ripresa, anche perché al 58′ mischia in area, Pazzini allarga il braccio e manda a vuoto Da Costa(che era uscito comunque fuori tempo) e Rami da due passi raddoppia. Proteste blucerchiate, che al 66′ aumentano dopo un’uscita di Amelia su Eder, col portiere che prende il pallone e travolge l’avversario: l’arbitro Doveri lascia correre, ma soprattutto Maxi si scaglia contro l’arbitro, e dopo qualche minuto eccede guadagnandosi il rosso. Eder tenta di riaprire la gara all’80′ ma Amelia c’è, il nervosismo tradisce la Sampdoria e permette al Milan di controllare fino al termine.
Livorno-Hellas Verona 2-3 - In una città blindata dalle forze dell’ordine per paura di possibili scontri tra tifoserie organizzate, divise dalla politica – poiché di sinistra storicamente quella del Livorno, di colore opposto e dunque di destra, anche estrema, quella dell’Hellas – si confrontano due squadre con obiettivi del tutto differenti. La spunta il Verona di Mandorlini, che domina il primo tempo e dopo aver sfiorato il gol in più occasioni in 10′ tramortisce l’avversario: al 33′ Jankovic con un tiro da fuori sorprende il portiere Bardi; al 43′ splendida azione in ripartenza, perfetto triangolo di passaggi che libera Romulo in area che appoggia per il 2-0; e al 46′ Iturbe se ne va a destra, mette in mezzo per Toni che sigla il 3-0. Il Livorno nella ripresa scende in campo più convinto e dopo aver costruito qualche occasione riapre il match con Paulinho al 72′ e Greco al 73′, entrambi con splendide finalizzazioni dal limite, ma non basta neppure l’assedio finale.
Udinese-Atalanta 1-1 – La gara la fa l’Atalanta di Colantuono, che gioca compatta e convinta, sfrutta bene le fasce e accentra il gioco anche grazie ai movimenti di Moralez e al sostegno dei centrocampisti. Scuffet si oppone a Moralez al 20′, ma poi appare incerto al 25′ sul traversone di Raimondi dall’altro lato per Brivio che con un tiro a scendere fa 0-1. Risponde subito Guidolin con Bruno Fernandes in campo al 32′, nella ripresa con Nico Lopez ma sono di Yepes e Moralez le migliori occasioni. Ma al 71′ Lopez calcia da fuori, il portiere Consigli respinge ma intanto Stendardo mette giù in area Di Natale: rigore che il capitano bianconero realizza. L’Atalanta non si scompone, si riporta in avanti e Cigarini nel finale trova anche la traversa con un gran tiro da lontano.
Chievo Verona-Catania 2-0 – La squadra di Maran parte meglio: occasioni in fila per Keko, Lodi, Bergessio, con gran parata di Agazzi, poi con un paio di angoli battuti molto bene. Ma il 4-3-3 dei rossoazzurri non traduce il gioco in gol e il Chievo di Corini, col 4-3-1-2, sfrutta molto la zona centrale del campo e i lanci in area per i suoi attaccanti per creare occasioni, e al 36′ fallo di mano, discutibile, di Alvarez e per l’arbitro Orsato è rigore: Thereau realizza. Il Catania potrebbe pareggiare con Lodi, a inizio ripresa parte bene, ma col passare dei minuti le energie finiscono e torna a respirare il Chievo, che va pure a chiudere la gara e al 68′ Rigoni sfrutta una punizione per deviare in porta e sorprendere l’impreciso Andujar.
L’anticipo del sabato
Bologna-Roma 0-1, basta un gol - Perfetta l’azione del 36′, quando da Gervinho la sfera passa a Pjanic, che vede in area il movimento di Nainggolan che appoggia in gol. Una manovra che vale bene un successo importante per la Roma, pur con molte assenze e dopo aver sprecato anche in diverse occasioni il raddoppio. Il 4-3-3 di Garcia molto mobile, con Destro che al 19′ prendeva il palo prima delle occasioni per Florenzi e Gervinho e dell’azione del vantaggio. Il Bologna di Ballardini davvero in poche occasioni è riuscito a creare dei pericoli, anzi i giiallorossi hanno sfiorato, sprecando, il raddoppio più volte nella ripresa ma comunque mettendo con molto possesso e intelligenza al sicuro la vittoria, anche grazie agli ingressi di Strootman e Ljajic.
Chiudono la 25^Giornata i posticipi tra Parma e Fiorentina e tra Napoli e Genoa. Molto importanti per la lotta nella zona alta della classifica e gare comunque di sicuro spettacolo, posticipate al lunedì per permettere un recupero migliore a Fiorentina e Napoli impegnate ovviamente in Europa League.
Top & Flop di Post Scriptum
Top 25^Giornata
Carlos Tevez (Juventus): prova di qualità e sostanza, il più pericoloso dei suoi, fondamentale a livello tattico e sigla un gol perfetto in quanto a cifra tecnica, controllo, girata su sè stesso e conclusione potente. Esulta come se fosse il Pifferaio Magico o magari anche un trombettista!
Radja Nainggolan (Roma): gol decisivo e giocatore di grande intelligenza che si è inserito alla perfezione nel quadro tattico di Rudi Garcia. A Bologna prestazione davvero completa.
Stephan Radu (Lazio): sblocca la gara contro il Sassuolo e propizia l’autogol di Cannavaro. In difesa prova certamente non eccelsa ma evidentemente era più ispirato in attacco…
Adel Taarabt (Milan): il franco-marocchino del Milan è già decisivo. Secondo gol in poche gare in Serie A, migliore tra i suoi in Champions e giocatore disposto ad attaccare e difendere con la stessa voglia. Rivelazione.
Flop 25^Giornata
Juan Jesus (Inter): in continua rincorsa degli attaccanti del Cagliari, concede pure un rigore ai rossoblù per un ingenuo fallo di mano e in generale appare poco sicuro. Brutta prestazione. Non che quella dell’Inter in generale poi sia stata migliore…
Andujar (Catania), Bardi (Livorno), Da Costa (Sampdoria): tre portieri allo sbaraglio, errori decisivi e gravissimi. Ingannati dalle deviazioni che non arrivano, da traiettorie strane dei palloni, incerti sulle parate e sulle uscite e comunque davvero poco attenti nei momenti decisivi.
Maxi Lopez (Sampdoria): entra nella ripresa, sembra poter dare un ottimo contributo ala squadra blucerchiata, ma dopo il presunto mancato rigore su Eder per l’uscita di Amelia perde la calma e protesta per lungo tempo con l’arbitro, fino a guadagnarsi l’espulsione nel giro di 5′. Abbastanza sconsiderato.
Serie A 2013/2014, 25^Giornata, Risultati e Classifica
22/02
Bologna-Roma 0-1
23/02
Livorno-Hellas Verona 2-3
Chievo Verona-Catania 2-0
Inter-Cagliari 1-1
Sampdoria-Milan 0-2
Udinese-Cagliari 1-1
Juventus-Torino 1-0
Lazio-Sassuolo 3-2
24/02
Parma-Fiorentina ore 19.00
Napoli-Genoa ore 21.00
Juventus 66
Roma 57*
Napoli 50**
Fiorentina 44**
Inter 40
Hellas Verona 39
Parma 36***
Torino 36
Milan 35
Lazio 35
Genoa 31**
Udinese 28
Sampdoria 28
Atalanta 28
Cagliari 25
Chievo Verona 21
Bologna 21
Livorno 20
Catania 19
Sassuolo 17
*Roma una gara da recuperare
**Napoli, Fiorentina, Genoa una gara in meno
***Parma una gara in meno e una da recuperare