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Serie A, il racconto della 26^Giornata

Creato il 03 marzo 2014 da Postscriptum

 by Giuseppe Causarano

2014, Pogba, Tevez, AP/LaPresse

La Juventus soffre, viene dominata dal Milan nel primo tempo ma colpisce a freddo con Llorente al 44′ e poi chiude il conto con super Tevez nella ripresa, e così i bianconeri sbancano nel posticipo 2-0 SanSiro e allungano sulla Roma, che nell’anticipo non va oltre uno 0-0 contro una buona Inter. Il Napoli però non ne approfitta e a Livorno pareggia 1-1, ma fa peggio la Fiorentina, battuta in casa 1-0 dalla Lazio nell’altro posticipo, e così risale ancora il Parma, che vince 1-0 sul Sassuolo e aggancia il Verona al sesto posto, lanciando la sfida europea definitivamente. Il Torino cede 2-0 alla Sampdoria in casa, vincono poi Genoa, Cagliari e Atalanta.
I Posticipi della Domenica

Milan-Juventus 0-2, la legge del più forte – I tifosi del Milan devono essere soddisfatti: Seedorf ha finalmente trovato le idee giuste per equilibrare la squadra e il risultato è che i rossoneri crescono a livello di gioco e mettono sotto la Juventus per lunghi tratti della gara, ma i bianconeri di Conte con abilità, fortuna e esperienza resistono e segnano sul finale di primo tempo e chiudono la partita nella ripresa con la giocata del loro trascinatore, Carlos Tevez, al 15° centro in Serie A. Cinica e spietata, la Juve: i più forti sono loro, e anche per questo tipo di vittorie. In avvio si vede Lichtsteiner, dall’altra parte Taarabt, che gioca con Kakà e Poli dietro Pazzini, con Balotelli ancora indisponibile. Il franco-marocchino è indemoniato, va per tutto il fronte offensivo e si trova bene coi compagni. La Juventus sta abbastanza bassa(Vidal squalificato, Chiellini recuperato ma per la panchina), e riparte con Tevez un paio di volte, e l’Apache impegna anche Abbiati in una circostanza, l’occasioni migliore è per Lichsteiner però, ma liberatosi in area lo svizzero spara ancora su Abbiati. Ma i rossoneri crescono ed è spettacolo: Pazzini batte in porta, ma Buffon c’è; sale in cattedra Taarabt, che libera gli spazi a Abate che mette in mezzo palloni interessanti, e lo stesso fa Emanuelson dall’altra parte. Al 26′ Kakà si libera in area, tìro che Buffon respinge, poi ancora Kakà, ma Bonucci salva sulla linea; al 32′ Poli tira a lato.

Milan-Juventus, il film della partita

La manovra del Milan è avvolgente, la Juve si difende e tiene. Montolivo chiama alla parata Buffon da fuori, poi Pazzini ancora al tiro, e Buffon c’è, quindi il portiere salva su Kakà al 43′. Ma accade quello che non ti aspetti: al 44′ Pirlo in avanti, pallone che in area arriva poi a Marchisio, assist a Tevez ancora in mezzo che serve Lichtsteiner in piena area e cross basso per Llorente che da due passi realizza: 0-1 Juventus. Il gol che spacca la gara.
Serie A, il racconto della 26^Giornata

A inizio ripresa Tevez va via e impegna Abbiati al 48′, il Milan però si riprende e torna ad attaccare: bene Kakà, che pesca in mezzo Poli, colpo di testa a lato ma Caceres travolge con una testata a sua volta il rossonero, che deve lasciare il campo a Saponara; il Milan non si arrende e ci prova Montolivo su punizione, sui duetti tra Kakà e Taarabt e con palloni messi in mezzo per Pazzini. La Juventus si difende con più ordine e al 68′ riparte, liberando al centro Tevez che da 25 metri lascia partire un destro che al 68′ si infila sotto la traversa: giocata da fenomeno e 0-2 che chiude la pratica. Anche se Seedorf inserisce l’abulico Honda e Robinho, più attivo del solito, l’inerzia è ormai tutta per i bianconeri che sfiorano il bersaglio con Tevez in contropiede e soprattutto con Pogba, che prende dal limite il palo. Nel finale anche una traversa per Robinho da due passi, ma la Juventus controlla e vince per 2-0. E allunga in vetta.
Milan-Juventus, il film della partita

Fiorentina-Lazio 0-1, occasione sprecata – La Fiorentina frena ancora e manca la possibilità di avvicinare il Napoli, e cominciano a essere troppe le volte nelle quali è accaduto. Senza Pizarro e Borja Valero (e Rossi), con Montella squalificato, i viola partono male e senza Curva Fiesole che per protesta contro la classe arbitrale e vertici federali entrerà 10′ dopo l’inizio. Giusto il tempo che basta alla Lazio di Reja per andare in vantaggio al 5′ con Cana, che sfrutta un pallone vagante da un angolo e con una sforbiciata proverbiale realizza.

Football, Serie A 2013-2014, Fiorentina-Lazio

Gran gol, la Fiorentina fa fatica a ripartire e abbozza la reazione. Ma la partita per tutta la sua durata vive di equilibrio, tanto gioco in mezzo ma poche occasioni. La migliore del primo tempo è per Gonzalo Rodriguez, dall’altra parte traversa di Konko su assist di Candreva. Nella ripresa dentro Onazi per Ledesma, poi Gomez e Anderson per Joaquin e Ambrosini, ma la gara resta poco spettacolare: Neto salva sue volte su Onazi, la Fiorentina manovra ma Gomez arriva poco e male sui palloni e sono Cuadrado prima dopo una bella progressione, ma soprattutto Anderson e poi Aquilani, con Marchetti che para, a sfiorare il pareggio che però non arriva.
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Le partite della Domenica pomeriggio

Livorno-Napoli 1-1, gli azzurri rallentano ancora – Secondo pareggio di fila per il Napoli di Benitez che, pur privo dello squalificato Higuain, non va oltre l’1-1 in casa degli amaranto di Di Carlo. Partenza migliore degli azzurri, Mertens e Callejon danno buona velocità. All’11′ Mbaye nel tentativo di rinviare manda il pallone contro la sua traversa; occasioni eccezionali non ne arrivano, ma la gara la fanno gli azzurri e al 32′ Ceccherini spinge in maniera ingenua Pandev in area: rigore e Mertens trasforma. Ma il Livorno reagisce e al 39′ azione sulla sinistra, poi cross in mezzo, Mbaye si trovava in fase offensiva e colpisce di tacco in area, palla che rimbalza da un difensore e su Reina che mette nella propria porta: 1-1. Nella ripresa cambia poco, perché c’è un Livorno che produce quanto basta per tenere impegnata la difesa del Napoli che d’altra parte non riesce a contrattaccare, e i cambi portano a nulla. Occasione sprecata.

Serie A, il racconto della 26^Giornata

Sassuolo-Parma 0-1 – Passa 1′, e Biabiany serve in mezzo l’accorrente Parolo che al volo mette in rete. E’ la firma sulla gara: di qui il Parma di Donadoni controlla, resta solido nel suo 4-3-3, perfetto in difesa, concreto in mezzo, forse troppo leggero in avanti, con Amauri e Cassano che vanno a stento ad attaccare la porta. Nella ripresa ancora Biabiany. Gargano e Cassano vicini al raddoppio ma Pegolo e un pò di imprecisione tengono in gara il Sassuolo di Malesani che sta troppo coperto nel 5-3-2 iniziale e quando entrano in campo Floro Flores e Berardi cambia poco, anche perché quest’ultimo appena inserito al 71′ e dopo 50″ rifila una gomitata a Molinaro che gli vale il rosso di Tagliavento: espulsione che lascia in 10 i neroverdi, e permette al Parma di controllare bene. Ed è della tarda serata la notizia dell’esonero di Alberto Malesani, con il Sassuolo che richiama Di Francesco. Ma perché mandarlo via allora, dato che la scossa non è comunque mai arrivata? Mistero.

Marco Parolo Sassuolo Parma 2014 AP/LaPresse

Hellas Verona-Bologna 0-0 – Non il miglior Hellas, che senza Toni perde le misure in avanti e crea poco per tutta la gara, soffrendo la superiorità numerica dei rossoblù in mezzo e la squadra di Ballardini va anzi vicina al successo. Nel primo tempo Bianchi impegna Rafael in avvio, poi sale il Verona, ma con poca lucidità, intanto si fa male Konè, dentro Cristaldo. Nella ripresa dopo 2′ fallo in area di Cacciatore che trattiene Christodopoulos in area: va Bianchi dal dischetto ma Rafael vola alla sua destra e respinge. Il Verona però crea poco, e allora è il Bologna ad attaccare, dentro pure Moscardelli, ma dopo diversi palloni in mezzo e alcune conclusioni di poco a lato, Cristaldo pianta una gomitata contro Moras e lascia i suoi in 10. Nel finale allora il Verona ci prova ma a parte un tentativo di Romulo sul quale salva Curci, cambia nulla.

Verona-Bologna, il film della partita

Torino-Sampdoria 0-2 - Assente El Kaddouri da una parte, Palombo e Maxi Lopez dall’altra, parte meglio la Samp di Mihajlovic e al 7′ punizione, al limite Mustafi allunga per Okaka che scatta in leggero offside ma piazza in gol. I blucerchiati però legittimano il vantaggio con aggressività, pressing e attenzione, e al 17′ Okaka da due passi colpisce pure la traversa: tutto questo di fronte ai ragazzi di Ventura che appaiono stanchi e poco brillanti nei loro migliori calciatori, a partire da Immobile, che in un’occasione impegna Da Costa, e Cerci, che in chiusura di tempo non controlla bene in area. Nella ripresa dentro Barreto e tre punte in campo per i granata dopo pochi minuti, arrivano delle occasioni per Kurtic e Cerci, ma vanno a lato. Al 68′ occasione per Immobile, la Samp controlla e al 79′ Gabbiadini con una punizione fantastica da oltre 30 metri pesca il gol che chiude l’incontro.

Serie A, il racconto della 26^Giornata

Genoa-Catania 2-0 – Una vittoria con il minimo sforzo per i rossoblù di Gasperini. Che parte molto meglio e dopo diverse azioni in velocità al 14′ da sinistra cross in mezzo, Spolli rinvia male, Gilardino non controlla, rimpallo e palla ad Antonelli che da due passi insacca dopo la respinta dei Andujar. Di qui il Catania di Maran ci prova, ma le assenze di tutti gli attaccanti titolari condannano a una inoffensività clamorosa i rossoazzurri e poi al 39′ ci pensa Bellusci a guadagnarsi la doppia ammonizione dopo falli a ripetizione che gli erano valsi il primo cartellino e quindi una trattenuta su Motta. Il Genoa può così controllare, Gasperini nella ripresa manda in campo Fetfatzidis e sono numerose le occasioni per raddoppiare, per Gilardino, proprio per Fetfatzidis su punizione e Konatè, e all’85′ il giovane Sturaro con un diagonale trova finalmente il 2-0 conclusivo.

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Atalanta-Chievo Verona 2-1 - Primo tempo equilibrato, ma l’Atalanta quando attacca è più pericolosa, soprattutto con Moralez e Bonaventura, e al 21′ palla che vaga al limite, Carmona colpisce e una traiettoria strana supera il sorpreso Agazzi: 1-0 Atalanta. La partita fila via fino a inizio ripresa, quando Corini inserisce anche Pellissier, e quando i gialloblù potrebbero spingere con più regolarità, al 68′ Cesar rifila una manata a Denis che vale l’espulsione. Ma il Chievo pareggia lo stesso, e al 73′ Dainelli svetta sulla punizione di Guarente per il gol, e Colantuono getta nella mischia Brienza e Cigarini, e viene premiato all’85′ quando Denis appoggia al limite proprio a Cigarini che realizza il gol vittoria.

Atalanta Chievo 2014

Cagliari-Udinese 3-0 – La partita la fa l’Udinese per lunghi tratti, ma in una partita caratterizzata da buoni spunti e dal forte vento al 17′ Di Natale spreca, e al 18′ Astori trova in area Ibarbo che controlla e con grande classe appoggia in rete. Gol sbagliato, gol subìto: un pò il tema della gara coi friulani che prendono una traversa ancora con Di Natale, e nella ripresa altre due opportunità per i friulani che nel finale calano e all’81′ prendono il 2-0 da Vecino, veloce sugli sviluppi di un piazzato, e la terza rete da Ibraimi all’89′. Vince il Cagliari e raggiunge i bianconeri anche in classifica.

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L’anticipo del sabato

Roma-Inter 0-0, pareggio che serve a poco - In un Olimpico con le curve chiuse per squalifica, un altro settore limitato al pubblico (dopo i numerosi cori di ‘discriminazione territoriale’ delle gare precedenti) Roma e Inter si confrontano, lottano ma ne viene fuori un pareggio scialbo e con poche emozioni. I giallorossi di Garcia, privi di Totti e Maicon, con Gervinho non al meglio e gli acciaccati Florenzi e Pjanic in panchina, partono comunque meglio e vanno al tiro con Ljajic su punizione e con Gervinho in area ma sono semplici gli interventi per Handanovic. Destro si fa vedere in un’altra occasione, ma l’Inter di Mazzarri si alza e comincia a replicare. Icardi si fa largo in area al 18′, al 20′ Palacio svetta bene ma manda alto. L’Inter riparte con efficacia centralmente, non riesce ad allargare il gioco anche perché Nagatomo e Jonathan non saltano mai Torosidis e Romagnoli(che spingono poco, ma in difesa sono eccellenti) ma comunque in questa fase si fa preferire ai giallorossi. Dopo un’occasione per Nagatomo, la Roma si riaffaccia in avanti e al 32′ cross in mezzo, Nainggolan prolunga in tuffo ma tocca con un braccio per Destro, che tira poi su Handanovic che si fa rimpallare la sfera in rete, ma il gioco era già fermo, poiché l’arbitro Bergonzi aveva segnalato l’infrazione di Nainggolan. Bergonzi che fischia a ripetizione qualunque tipo di contatto ma sorvola su una trattenuta di Benatia a Icardi in area. La Roma chiude meglio il primo tempo e comincia altrettanto bene la ripresa, anche se De Rossi, non visto, rifila su un calcio piazzato una manata a Icardi, e altrettanto farà Juan Jesus su Romagnoli poco dopo: rischiano entrambi sanzioni. Ad ogni modo la Roma cresce, entra Pjanic che si pone dietro Gervinho e Destro, e il bosniaco crea e dialoga con il resto della squadra.

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L’Inter cala e Mazzarri cerca di congelare il risultato inserendo Hernanes e Botta, ma i giallorossi spingono: al 66′ Gervinho viene fermato a conclusione sicura in porta, Nainggolan prova da fuori e Pjanic, liberato in area, viene fermato da Handanovic. Proprio Nainggolan si distingue per forza e corsa al centro del gioco, si farà ancora vedere dalle parti di Handanovic così come Destro, che viene anche trattenuto da Samuel in un’occasione. Ma la Roma cala nel finale e il pareggio resta definitivo.
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Top & Flop di Post Scriptum Blog

Top 26^Giornata

Carlos Tevez (Juventus): lui c’è sempre e con un grande gol chiude una gara di sofferenza per i bianconeri. L’Apache corre, dialoga, gioca di classe, sbuffa e poi scarica tutta la potenza quando serve. Fenomenale Tevez.

Milan: ha perso 2-0 in casa, ma per oltre 60′ ha tenuto sotto la Juventus giocando come vera squadra, consapevoli delle proprie qualità e anche limiti e mollando solo dopo il raddoppio bianconero. Clarence Seedorf trova un buon equilibrio tattico con calciatori più adatti al 4-2-3-1 in campo, e il lavoro si comincia a vedere.

Sampdoria: Mihajlovic ritrova i suoi dopo due brutte prestazioni e con una gara essenziale porta a casa tre punti fondamentali.

Flop 26^Giornata

Calcio o boxe? : Roma-Inter, De Rossi molla un pugno a Icardi, Juan Jesus fa lo stesso su Romagnoli, non visti dall’arbitro; Sassuolo-Parma, Berardi rifila una gomitata a Molinaro, espulso; Atalanta-Chievo, Cesar dà una manata violenta a Denis, espulso; Verona-Bologna, Cristaldò da una gomitata a Moras, è espulso. Elenco degli orrori, la grande bruttezza, altroché. Pessimi esempi e comportamenti da censurare, e da punire. Quando la finiranno molti dei calciatori con questi gesti? Speriamo presto.

Keisuke Honda (Milan): è entrato al 70′? Davvero? Dite che si è capito solo per i fischi che i tifosi rossoneri gli hanno dedicato? Io so soltanto che finora non ha azzeccato una prestazione. Non ha l’atteggiamento giusto, forse, o la voglia di mettersi in competizione coi compagni. Sta a lui dimostrare il contrario.

Josè Maria Callejon (Napoli): spreca due occasioni fondamentali nel primo tempo e dopo il rigore realizzato da Mertens. Errori che pesano nella ripresa. Prestazione insufficiente.

Lo sciopero del tifo dei tifosi della Fiorentina: sarà un caso, ma senza la curva Fiesole la squadra toscana entra in campo senza forza, prende gol e sembra spaesata. Capisco le ragioni delle proteste sui torti subìti, ma non sarebbe meglio sostenere 90′ i propri giocatori intanto?

Sassuolo: cinque sconfitte consecutive con Malesani in panchina, una serie che prosegue già da quando c’era Di Francesco. Squadra rivoluzionata a gennaio, ma non certo con dei campioni. Confusione totale, e adesso pare ritorni il tecnico della promozione. Era necessario cambiarlo allora? Al campo la sentenza.

Serie A 2013/2014, 26^Giornata, Risultati e Classifica

Sabato 01/02
Roma-Inter 0-0

Domenica 02/03
Cagliari-Udinese 3-0
Atalanta-Chievo Verona 2-1
Genoa-Catania 2-0
Hellas Verona-Bologna 0-0
Sassuolo-Parma 0-2
Torino-Sampdoria 0-2
Livorno-Napoli 1-1
Fiorentina-Lazio 0-1
Milan-Juventus 0-2

Juventus 69
Roma 58*
Napoli 52
Fiorentina 45
Inter 41
Parma 40*
Hellas Verona 40
Lazio 38
Torino 36
Milan 35
Genoa 35
Sampdoria 31
Atalanta 31
Cagliari 28
Udinese 28
Bologna 22
Chievo Verona 21
Livorno 21
Catania 19
Sassuolo 17

*Roma e Parma una gara da recuperare

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla

Serie A, il racconto della 26^Giornata

Informazioni su Giuseppe Causarano

Sono nato a Ragusa Ibla nel 1988. Studente di Giurisprudenza, appassionato di Cinema, Musica e Sport, e in particolare calcio, ciclismo, basket, tennis e motori. Seguo il Festival di Sanremo. Blogger dal 2012 per "Post Scriptum", ho aperto anche un nuovo Blog personale di Cinema, "Ieri, Oggi e Domani". Mi trovate su Twitter @Causarano88Ibla - https://twitter.com/Causarano88Ibla "Ieri, Oggi e Domani" - http://ierioggidomaniblog.wordpress.com/Visualizza tutti gli articoli di Giuseppe Causarano 

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