La Juventus mette un altro mattoncino sulla costruzione dello Scudetto, vincendo 1-0 in casa del Genoa con una punizione di Andrea Pirlo all’89′ e dopo aver rischiato più volte la sconfitta quando la partita era in equilibrio sul punteggio. I bianconeri mantengono così il loro enorme vantaggio su Roma e Napoli, che nei posticipi del lunedì superano rispettivamente l’Udinese per 3-2 e il Torino per 1-0. Si anima parecchio invece la lotta per i posti che portano in Europa: vincono Fiorentina (3-1 sul Chievo), Inter (2-0 sull’Hellas Verona) e Parma, che sbanca 4-2 SanSiro contro il Milan e getta i rossoneri in una crisi senza fine. Vittorie anche per Lazio, Atalanta, Livorno e Sassuolo.
I Posticipi del lunedì
Roma-Udinese 3-2, che fatica per i giallorossi - Tra assenze per infortuni, a partire da Strootman naturalmente, e squalifiche, Garcia ritrova almeno Francesco Totti e i risultati si vedono: col Capitano in campo la Roma è compatta, trova più velocità davanti grazie ai passaggi in profondità e più conclusioni per la manovra in generale. Al 2′ già pericoloso Mattia Destro, che impegna Scuffet dal limite; dopo una fase di equilibrio, la Roma si fa preferire e sebbene a ritmi più lenti di inizio stagione, con una manovra avvolgente attacca l’Udinese e al 21′ azione in area, conclusione di Destro ribattuta, in mezzo c’è Totti che colpisce di precisione all’angolo basso in gol: rete numero 233 in Serie A e Roma avanti.
Ma i friulani di Guidolin reagiscono e poco dopo Badu si inserisce in area ma De Sanctis si oppone; e dall’altra parte da Totti palla a Gervinho, in area per Destro che supera il portiere e a porta libera realizza. Ma l’Udinese non demorde: Di Natale fa volare De Sanctis poco dopo, parata fenomenale, poi Basta manca la replica.
Nella ripresa la Roma sembra controllare meglio, ma una palla persa in mezzo da Totti e Pjanic in fase di uscita libera Pinzi che va via e dal limite scocca un bel tiro in rete. E al 55′ De Sanctis compie il miracolo chiudendo Di Natale in uscita. La Roma riesce con più possesso e attenzione ad alzare di nuovo il baricentro, anche perché in zona centrale le assenze di De Rossi e Strootman pesano e il solo Nainggolan in interdizione non basta. E al 68′ Torosodis si accentra e scarica un sinistro dai 20 metri in porta: 3-1, dentro Florenzi, ma l’Udinese non si ferma e riapre ancora la gara al 79′ con Basta sugli sviluppi di un corner. Nel finale sarà comunque più la Roma a sfiorare il 4-2 con Florenzi che l’Udinese il pareggio.
Torino-Napoli 0-1, Higuain e polemica - Primo tempo soporifero all’Olimpico di Torino, e l’unica emozione è un palo di Bovo con un tiro da fuori. Meggiorini e Barreto sono la scelta offensiva di Ventura, mentre Benitez schiera i pezzi migliori ma c’è poca lucidità. E nella ripresa il Torino aggiunge più spinta alla compattezza difensiva: Meggiorini prende ancora il palo al 54′, quindi entrano Immobile al 56′ e Cerci al 70′, e sul piede del centravanti altra clamorosa possibilità da gol.
Troppi sprechi che tengono in vita il Napoli, che si affaccia in avanti negli ultimi 10′: prima Padelli respinge su Mertens, poi al 90′ palla in avanti, Higuain spinge e forse sgambetta Glik che comunque va giù, l’argentino si invola in area e trafigge Padelli in uscita: il gol partita, tre punti immeritati ma fondamentali per gli azzurri.
I Posticipi della Domenica
Genoa-Juventus 0-1, vittoria sofferta – I pilastri della Juventus, Buffon e Pirlo, consegnano tre punti alla squadra di Conte che soffre al Ferraris ma esce vittoriosa, compiendo un altro passo importante verso lo Scudetto. Barzagli si fa male nel riscaldamento e Chiellini non può fare turnover, scendendo in campo, e la Juve deve già fare a meno di Tevez, Marchisio e Vucinic. Le difficoltà dunque aumentano se si considera che di fronte c’è un Genoa aggressivo, che pressa sempre il portatore di palla avversario e fa molta densità in mezzo e sugli esterni, raddoppiando di continuo. La Juventus è lenta, sbaglia parecchi appoggi e i movimenti di Osvaldo e Llorente non favoriscono gli inserimenti: se lo spagnolo ci mette tanto impegno, l’italoargentino appare non troppo in partita anche se al 21′ e al 39′ va in gol due volte, ma il fuorigioco lo ferma, e nel secondo caso, da replay, la posizione appare regolare.
Il primo tempo scivola via con qualche conclusione da fuori e parecchi cartellini dell’arbitro Mazzoleni. Nella ripresa il Genoa però parte meglio, e crea le occasioni migliori. Bertolacci chiama alla parata Buffon dopo uno scambio con Gilardino, che poi lascia a Calaiò al 64′; quindi dopo una serie di ribattute Motta sfiora il palo. Al 71′ l’episodio che potrebbe cambiare la gara, quando Vidal tocca con la mano nella propria area un pallone vagante: per Mazzoleni c’è la volontarietà del fallo, va dal dischetto Calaiò, che però calcia debole e centrale e Buffon para!
Il Genoa spinge ancora, ma come cala esce la Juve. Pogba svetta su traversone di Pirlo e conclude alto, e all’89′ ancora Pirlo che calcia una punizione perfetta dai 20 metri da posizione centrale all’incrocio: gol d’artista e colpo da tre punti.
Fiorentina-Chievo Verona 3-1, toscani in ripresa - Dopo le due partite con la Juventus tra campionato e Europa League, segnale di condizione in crescita per la Fiorentina che vince sul Chievo e riprende la corsa verso un piazzamento europeo. In vantaggio con Cuadrado all11′, che colpisce al volo su assist di Pizarro, i viola controllano comunque con qualche difficoltà e concedendo parecchio in difesa, anche perché Paloschi è un pericolo costante e in due occasioni spreca le occasioni giuste. Montella ha ovviato per molto turnover in vista Europa League ma comunque arriva il raddoppio al 39′ con Matri, che insacca da due passi sul servizio di Cuadrado. Nella ripresa il Chievo torna in campo convinto e trova anche il gol al 62′, sull’asse centrale che libera al tiro decisivo Paloschi. Il Chievo potrebbe ancora andare al pareggio ma continua a sbagliare, sbaglia pure Pizarro che si fa parare un rigore da Agazzi, ma all’89′ ci pensano i subentrati Ilicic e Gomez, col tedesco che sul passaggio del compagno entra in area e chiude la gara.
Le gare della Domenica pomeriggio
Milan-Parma 2-4, tracollo rossonero – Pronti via e Schelotto va da solo in area: Abbiati lo travolge, rosso e rigore, dentro Amelia per Essien e Cassano dal dischetto realizza al 9′ lo 0-1. Il Milan è lungo, molle, poco reattivo, a parte un palo di Balotelli e qualche iniziativa di Kakà è il Parma di Donadoni a fare il gioco, seppur a ritmi molto contenuti, ma quanto basta. Le accelerazioni di Biabiany, le giocate di Cassano, le continue manovre soprattutto sull’esterno mandano in crisi il Milan di Seedorf e tra il 40′ e il 43′ salvano Amelia e poi Bonera. Ma la squadra va sotto con una facilità incredibile e al 51′ Cassano si libera in piena area e raddoppia. Seedorf inserisce Rami(?) che però ha addirittura il merito di segnare sull’angolo di Kakà al 56′; Donadoni risponde con Amauri e Obi ma i rossoneri quantomeno ci credono, e si procurano un rigore (fallo di Obi su Montolivo) che al 76′ Balotelli trasforma. Ma il Parma si riporta subito in avanti e al 78′ cross perfetto per Amauri che di tacco realizza un gol fantastico, e il Milan si squaglia come neve al sole, subendo le ripartenze e su una delle quali Biabiany al 94′ chiude il punteggio.
A fine gara la contestazione già in atto pima e durante il match dei tifosi organizzati prosegue e porta a rapporto Balotelli, Kakà e alla assunzione di responsabilità di Seedorf, che d’altra parte sembra aver preparato male la gara, per la dissennata disposizione in campo e la sequenza di errori che hanno spianato la strada agli avversari. Ma le colpe stanno in alto, in una società e dirigenza in confusione su quello che devono essere il presente e il futuro, di una squadra importante come il Milan, da almeno due anni.
Cagliari-Lazio 0-2 - Partita ben condotta dalla squadra di Reja che passa al 19′ con Lulic, servito in area da Gonzalez. Il Cagliari ci prova ma con pochi risultati, la Lazio sfiora il raddoppio ma deve subire nella ripresa le iniziative dei sardi, anche dopo l’ingresso di Pinilla, che al 68′ spreca un calcio di rigore, calciando a lato; e un minuto dopo Klose pesca in area Keita che raddoppia e chiude l’incontro.
Atalanta-Sampdoria 3-0 - Una irriconoscibile Sampdoria viene travolta nettamente dall’Atalanta, che dopo una prima parte in discreta supremazia di gioco passa al 36′ con Carmona, che da fuori sfrutta la sponda di Denis per realizzare il vantaggio. Al 42′ raddoppio di Bonaventura sugli sviluppi di un angolo, anche pesa il pugno in area di Benalouane su un avversario, non visto dall’arbitro; ma la gara è tutta dalla parte dei ragazzi di Colantuono e al 55′ Moralez serve in area Denis su contropiede e per il Tanque è facile controllare e segnare.
Livorno-Bologna 2-1 - Il Livorno si fa preferire per lunghi tratti del primo tempo, ma riesce a sbloccare solo a inizio ripresa con Benassi al 46′, al termine di un’azione ben costruita, e raddoppia al 52′ con Paulinho, dopo un contropiede condotto da Greco e ancora Benassi. La squadra di Di Carlo però si complica da sola la vita: espulsi nel giro di pochi minuti Mbaye e Emeghara, che commette anche fallo da rigore su Morleo. Realizza Christodoupoulos all’85′, ma l’assalto finale non paga.
Sassuolo-Catania 3-1 - Primo tempo discreto per i rossoazzurri, che approfittano di un Sassuolo timido e al 30′ Bergessio riceve in area e con un tiro preciso sblocca il match. Peccato che la sterile supremazia della squadra di Maran svanisca nella ripresa, quando Di Francesco manda in campo pure Zaza e passa a uno schema spregiudicato, e la scelta ripaga. Zaza al 56′ pareggia su invito da sinistra di Floro Flores, che poi al 61′ pesca in area Missiroli per il raddoppio. Il Catania sparisce dal campo, cade sulle prime difficoltà e all’89′ può chiudere l’incontro Nicola Sansone per il terzo sigillo.
L’anticipo del sabato
Hellas Verona-Inter 0-2 - L’Inter scene in campo compatta e aggressiva e al 13′ Jonathan sfonda a destra e serve in mezzo Palacio che deve solo appoggiare in gol. La squadra di Mazzarri non concede troppo allo spettacolo e punta alla sostanza, lasciando il possesso al Verona ma col rischio di esporsi troppo. Ad ogni modo, i nerazzurri non corrono mai grossi pericoli e al 63′ Jonathan, dopo un ottimo inserimento in area, trova il raddoppio. Handanovic si vede superare al termine su due conclusioni, ma l’Inter vince continua la risalita.
Top & Flop di Post Scriptum Blog
Top 28^Giornata
Antonio Cassano (Parma): doppietta a SanSiro e altra prestazione di qualità e quantità, in una crescita continua di condizione che lo avvicina alla maglia Azzurra e alla Nazionale. E intanto il Parma allunga la serie positiva di risultati e la marcia verso l’Europa continua, dopo aver pure travolto il Milan.
Gigi Buffon e Andrea Pirlo: i Campioni e i fuoriclasse sono sempre eccezionali, soprattutto se sono due pilastri come loro. Buffon para il rigore di Calaiò e ritrova sicurezza dopo un paio di errori nell’ultimo periodo, mentre Pirlo inventa un’altra stoccata perfetta su punizione, da tre punti. Decisivi in una gara di sofferenza per la Juventus.
Jonathan (Inter): assist e gol e partita davvero importante sulla fascia di competenza del campo. Ha ritrovato la condizione di inizio stagione.
German Denis (Atalanta): anche per lui gol e assist, pure altre occasioni per andare in rete. Trascinatore dell’Atalanta, ormai quasi salva.
Morgan De Sanctis (Roma): tre parate sensazionali su Di Natale(due volte) e Badu, che tengono la Roma avanti col risultato nei momenti importanti. Non perfetto nell’azione del 3-2, ma insomma, conta più quanto fatto prima.
Flop 28^Giornata
Milan: purtroppo la squadra rossonera è per l’ennesima volta quest’anno tra i nostri Flop. Seedorf lancia strali in conferenza stampa prima della gara contro la precedente gestione, accusata di aver abbattuto la squadra a livello fisico e tattico. Sarà, ma se il Parma va via in ripartenza tre volte nei primi 10′ a SanSiro e infine costringe Abbiati al fallo da rigore che lascia uno in meno il Milan, il nuovo allenatore su cosa lavora durante la settimana? Poi molti dei calciatori sono sempre di più al di sotto di un livello accettabile di rendimento, e i tifosi rossoneri non meritano atleti che non onorano una maglia come quella del Milan. E poi la società: assente, incerta e sempre più in confusione. La lunga fase di ridimensionamento cominciata nel 2012 va sempre peggio, e soprattutto non si vede un progetto interessante di ripartenza.
Sampdoria: mai in gara a Bergamo, e Mihajlovic va giustamente su tutte le furie. Una giornata di riposo non giustificata.
Cagliari: giornata storta. Troppo fragile dietro e spreca molto davanti, compreso un rigore con Pinilla, e la Lazio vince.
Serie A 2013/2014, 28^Giornata, Risultati e Classifica
Sabato 15/03
Hellas Verona-Inter 0-2
Domenica 16/03
Atalanta-Sampdoria 3-0
Cagliari-Lazio 0-2
Livorno-Bologna 2-1
Milan-Parma 2-4
Sassuolo-Catania 3-1
Fiorentina-Chievo Verona 3-1
Genoa-Juventus 0-1
Lunedì 17/03
Torino-Napoli 0-1
Roma-Udinese 3-2
Juventus 75
Roma 61*
Napoli 58
Fiorentina 48
Inter 47
Parma 46*
Lazio 41
Hellas Verona 40
Atalanta 37
Torino 36
Milan 35
Genoa 35
Sampdoria 34
Udinese 31
Cagliari 29
Chievo Verona 24
Livorno 24
Bologna 23
Sassuolo 21
Catania 20
*Roma e Parma una gara da recuperare
Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla