by Giuseppe Causarano
La Roma vince 3-1 a Cagliari con una tripletta di Mattia Destro e, in attesa della gara della Juventus nei posticipi del lunedì, si porta a cinque punti dai bianconeri. I giallorossi allungano anche sul Napoli mettendo intanto in cassaforte il secondo posto, dato che gli azzurri cadono per 1-0 a Parma. La Fiorentina vince 2-1 contro l’Udinese e consolida il quarto posto, mentre l’Inter non va oltre il 2-2 con il Bologna nell’anticipo e il momento di difficoltà dei nerazzurri prosegue. Vincono Lazio, Hellas Verona, Torino e Sassuolo, chiuderanno il turno lunedì la Juventus, come detto, contro il Livorno e Genoa-Milan.
Il Posticipo della Domenica
Parma-Napoli 1-0 - Senza l’infortunato Cassano e gli squalificati Lucarelli e Amauri, Donadoni non rinuncia al 4-3-3 e lancia Schelotto, Palladino e Biabiany di punta. Solito 4-2-3-1 per Benitez con Higuain in avanti. Equilibrio in avvio, il Napoli si fa vedere un pò di più, annullato anche un gol per fuorigioco (giustamente) al 10′, ma non ci sono grosse occasioni, anche perché i gialloblù cercano molto il lavoro sulle ali e i raddoppi sull’esterno, ma trovano opposizione dagli azzurri, i quali però non trovano profondità e mancano di ritmo.
Nella ripresa il Parma cerca di variare il proprio gioco e alle incursioni laterali alterna qualche bel lancio in area, a sfruttare la velocità di Palladino. Reina anticipa Biabiany al 52′, dall’altro lato tentativo di Insigne, ma al 55′ da Paletta in avanti per Cassani, che mette al limite per Parolo che di destro trova un tiro bello e preciso: 1-0 Parma. Il Napoli replica, subisce ancora le incursioni degli emiliani, ma Benitez rompe gli indugi e richiama Higuain e Callejon per Mertens e Zapata. Intanto i minuti passano, il Parma controlla e riparte, il Napoli si fa vedere poco e anzi protesta al 76′ con Zapata, per un contatto col portiere gialloblù Mirante in area. Altra buona occasione per Insigne, che allarga troppo il tiro, nel finale ci provano ancora Mertens e Zapata, ma non cambia il punteggio. Vince il Parma che aggancia l’Inter, Napoli lontano dal secondo posto.
Le gare della Domenica pomeriggio
Cagliari-Roma 1-3 - Una vittoria molto importante e ottenuta con grande maturità dalla squadra di Garcia, che ha saputo trovare i varchi giusti e ha colpito il Cagliari quando ne ha avuto la possibilità. In avvio i sardi aggrediscono, si rendono pericolosi soprattutto dai calci piazzati, ma si intravvede un certo nervosismo che alla lunga non sarà molto utile. Stupisce la scelta di non puntare su Ibarbo per Lopez, che cerca di sfruttare la fisicità di Pinilla e Nenè. Ma la Roma ne viene fuori col palleggio e, pur con Totti(non al meglio) in panchina, attende e al 32′ il Cagliari perde palla su un angolo a favore, Destro e Gervinho partono in contropiede, in area avversaria servito non benissimo l’ivoriano che recupera il pallone, lo mette di nuovo in mezzo per Destro che da due passi realizza. Il Cagliari non gradisce lo svantaggio ma a parte qualche mischia crea poco, anzi si assiste a più battibecchi e qualche cartellino distribuito dall’arbitro Massa, che in un’occasione sanziona Astori per una reazione su Destro, ma al direttore di gara sfugge la manata che Destro aveva appena rifilato all’avversario, che sarebbe stata certo da punire con il rosso.
E il match resta molto combattuto anche nella ripresa, anche se i sardi si scoprono troppo facilmente e Nainggolan al 58′ serve in contropiede Destro che va via e in area raddoppia. E al 74′ fa pure tris, servito con un perfetto traversone da Florenzi. Il Cagliari viene quindi contestato dai tifosi, Garcia inserisce Bastos e Taddei e la Roma controlla, senza strafare. Partita conquistata con un gioco essenziale da parte dei giallorossi. All’89′ fallo in area di Benatia su Pinilla, che trasforma il rigore, ma non basta ai rossoblù: la Roma non vinceva a Cagliari dal 1995, tabù sfatato e la corsa verso il difficile sogno scudetto ma soprattutto verso il consolidamento del secondo posto prosegue, anche dopo la vittoria sul Parma per 4-2 nel recupero di mercoledì scorso.
In serata, intanto, il Presidente Cellino annuncia l’esonero di Lopez e l’incarico nuovamente a Pulga. Già una volta era tornato sui propri passi, e stavolta? Lo vedremo.
Fiorentina-Udinese 2-1 - Montella deve fare a meno di Gomez, Savic e Rossi, Guidolin di Di Natale, e se i viola all’inizio faticano a trovare ritmo, i friulani recuperano in velocità con le incursioni di Muriel e Bruno Fernandes. Ma appena la Fiorentina riesce a riprendere possesso del centrocampo con Pizarro, Aquilani e Ambrosini, la partita gira, perché Cuadrado e Ilicic vengono lanciati con più continuità e favoriscono le sovrapposizioni di Tomovic e Pasqual. Il giovane Matos in mezzo si dà da fare e si rende pericoloso al 14′, poi ci prova Aquilani, e al 25′ Cuadrado dai 20 metri si porta al centro e scarica un destro, che, deviato, beffa Scuffet.
I toscani adesso controllano, l’Udinese non riesce a proporsi, e la partita viaggia sui queste velocità medie pure nella ripresa e, dopo qualche azione degna di nota da entrambe le parti, i viola capitalizzano al 72′, quando l’arbitro Celi concede un rigore molto discutibile per un contatto in area tra Danilo e Cuadrado: dal dischetto va Gonzalo Rodriguez che realizza. L’Udinese reagisce e trova il gol all’82′ con un traversone di Fernandes deviato in porta da Pasqual, ma in avanti chiude ancora la Fiorentina con una grande occasione per Cuadrado che coglie la traversa. La squadra toscana consolida il 4° posto.
Lazio-Sampdoria 2-0 - Buona prova dei biancocelesti, che proseguono la corsa all’Europa. Parte meglio la Sampdoria, ma i blucerchiati si esibiscono in vari schemi da piazzato e al 23′ la migliore occasione è per Gabbiadini, che in girata di sinistro spara a lato. La Lazio nel 4-3-3 resta compatta, deve rinunciare all’acciaccato Klose ma Candreva e Keita sono scatenati sugli esterni e Postiga fa a sportellate con tutta la difesa. E al 42′ Keita va via, mette in mezzo per Candreva che tocca in gol con l’esterno. Nella ripresa Samp aggressiva in avvio, e al 56′ Biglia costretto al fallo al limite su un avversario: doppia ammonizione e rosso, dentro Mauri e Lazio corta e compatta, che di fatto non concede spazi agli avversari e riparte ancora con Candreva e Keita; al 68′ Mustafi rischia l’autorete con un cross del giovane spagnolo, al 73′ Candreva avvia l’azione al limite per Mauri, che dal fondo pesca in mezzo Lulic che con un tiro preciso raddoppia. Arrembaggio finale dei doriani, ma non serve.
Atalanta-Sassuolo 0-2 - Avvio tutto dei ragazzi di Colantuono, nel giro di 20′ quattro occasioni evidenti: con De Luca, ma Pegolo c’è; poi Bonaventura e De Luca ancora, ma la difesa salva, infine Pegolo si supera ancora sul tiro a girare di De Luca. L’Atalanta cerca l’ennesima vittoria consecutiva per inseguire il sogno europeo, ma il Sassuolo tiene duro, cerca di pressare alto con le tre punte e passa al 33′, quando Nicola Sansone si libera in area tra la difesa molto statica dei nerazzurri e in diagonale fa gol. I neroverdi adesso contengono e ripartono, il gol affloscia l’Atalanta e il match scivola su questo andazzo, fino al 70′ quando su punizione laterale Sansone raddoppia. Delusione nerazzurra, nel momento più bello, serve ritrovare subito Moralez e entusiasmo, speranza Sassuolo.
Catania-Torino 1-2 - Dopo 2′ Plasil recupera palla a centrocampo, dà a Barrientos che serve in area Bergessio che taglia, controlla e, anche grazie allo scivolone di Moretti, trova lo spazio per battere a rete con un tiro sotto: 1-0 Catania. La squadra di Maran tiene bene il campo, controlla il pallone e attacca quando può, e arrivano altre opportunità per Bergessio e dai calci piazzati. Il Torino non si vede: la squadra di Ventura non attacca con pericolosità e attende. Nella ripresa però cambia marcia, e contemporaneamente il Catania commette l’errore fatale, ovvero abbassare il baricentro e cercare le ripartenze, che non trova perché intanto il Toro avanza e pressa, visto l’atteggiamento rossoazzurro. Arrivano le occasioni per Immobile prima, Glik poi, ma Andujar c’è, quindi Cerci ci prova su un’azione personale, e all’80′ da El Kaddouri a Farnerud che si inserisce e con un tiro preciso infila il portiere. E all’83′ ancora da El Kaddouri a Meggiorini, che allunga in area per Immobile che realizza. Raddoppio che spegne il Catania, pericoloso solo da un angolo, e diminuisce ancora di più le speranze salvezza dei rossoazzurri. E in serata arriva la notizia del secondo esonero per Maran, rilevato dal tecnico Maurizio Pellegrino, coordinatore degli allenatori del settore giovanile etneo e già tecnico nell’anno della promozione dalla C1 alla B una decina d’anni fa. Ma per dare una scossa non lo si poteva fare prima? Adesso sembra soltanto un modo per traghettare la squadra e iniziare già a pensare alla prossima stagione. Ennesima decisione discutibile della società rossoazzurra di questa stagione.
Gli anticipi del sabato
Inter-Bologna 2-2 - Altro pareggio, ennesima delusione per l’Inter che spreca e rischia anche di cadere contro un buon Bologna. Illude al 6′ il vantaggio di Icardi, bravo a sfruttare un cross di Nagatomo, perché i nerazzurri, dopo un altro paio di occasioni, si adagiano e non tengono più il pallone, permettendo le ripartenze al Bologna. Dunque le solite difficoltà nell’imporre il proprio gioco e portarlo avanti durante la gara, poca intensità per la squadra di Mazzarri e il Bologna cresce e ci provano Christodoupoulos e Mantovani, quindi Natali dopo un piazzato ma Handanovic e l’imprecisione rossoblù salvano l’Inter, che dopo aver perso per infortunio Juan Jesus(dentro Samuel) subisce il pari: Garics va via alla grande a Nagatomo, palla in mezzo per Christodoupoulos, tiro respinto da Handanovic, dal limite arriva Pazienza, tiro sporcato da Cristaldo che si infila in porta: pareggio e incredibile la libertà concessa dalla difesa nerazzurra. Nella ripresa Khrin chiama subito alla parata Handanovic, dall’altro lato D’Ambrosio manca la deviazione su un traversone prima di lasciare spazio a Kovacic. E al 64′ il croato accelera per Hernanes, che serve al limite Icardi che con un tiro a giro trova l’incrocio dei pali, 2-1 Inter. Neppure il tempo di esultare che al 73′ un traversone da sinistra si trasforma nel pasticcio di Rolando e Cambiasso, che in area regalano palla a Konè che in caduta fa 2-2. Mazzarri mette dentro anche Milito, arrembaggio nerazzurro, Curci si disimpegna tra uscite e respinte, e all’84′ Palacio viene trattenuto in area da Mantovani: dopo 11 mesi rigore per l’Inter, Mazzoleni fischia, Curci para il tiro di Milito. Beffa per l’Inter, che ci prova fino al termine, e al 91′ deve ringraziare Handanovic che salva prima da fuori su Acquafresca poi ancora sulla ribattuta e tiro dell’attaccante, al termine di un contropiede.
Chievo-Hellas Verona 0-1 - Tra polemiche diverse, soprattutto per il caro biglietti, ne fa le spese l’affluenza del pubblico che resta abbastanza contenuta. E anche in campo nel primo tempo sembrano vedersi gli effetti: il derby di Verona parte lento e Corini col 4-3-1-2 blocca il 4-3-3 di Mandorlini, con le squadre che non si superano a centrocampo e non trovano varchi in avanti, né centralmente i clivensi, né sugli esterni l’Hellas. Uniche occasioni in chiusura di tempo, quando Toni viene murato da Agazzi su un colpo di testa, e un paio di tiri da fuori, soprattutto quello di Hallfredsson, spaventano il portiere. Nella ripresa l’Hellas però aumenta la velocità di manovra e con gli scambi rapidi si crea spazi e opportunità. Agazzi salva in varie occasioni e anche su Iturbe e Romulo, al 65′ però l’ennesimo pallone in area viene respinto male, si avventa Toni che da due passi in scivolata trova il 16° centro in campionato. Corini, che aveva già inserito Thereau, mette dentro altri giocatori, ma a parte qualche tiro innocuo non impensierisce l’Hellas che controlla e con grande organizzazione dietro porta a casa la vittoria che riscatta così la sconfitta dell’andata.
Chiudono la giornata i posticipi del lunedì: Juventus-Livorno, coi bianconeri che devono vincere per mantenere il vantaggio in vetta, e Genoa-Milan, occasione per i rossoneri per avvicinare la zona Europa League.
Top & Flop di Post Scriptum Blog
Top 32^Giornata
Mattia Destro (Roma): tripletta da centravanti vero ma del resto gli rendono tutto molto facile Gervinho, Nainggolan e Florenzi, che gli servono tre palloni solo da spingere in rete. Ammonito, salterà la prossima: ma gli va pure bene perché quella manata nel primo tempo su Astori, inutile e pericolosa, era da espulsione. L’arbitro non se ne ravvede, lui però doveva evitare.
Marco Parolo (Parma): gol bellissimo al termine di un’azione eccezionale del Parma e prestazione a tutto campo che lo consacra ancora una volta in questa stagione. Giocatore ancora giovane, ma ormai completo. Il Mondiale è più che un sogno, adesso.
Nicola Sansone (Sassuolo): doppietta di classe e prestazione molto interessante nel complesso. Merita più fiducia, ha buona qualità e la giovane età gli dà ampi margini per migliorare.
Mauro Icardi (Inter): lui il suo l’ha fatto. Due gol da attaccante completo, il primo da centravanti, veloce e rapido, il secondo di tecnica e precisione, da fuori area. Ritrovato.
Lazio: partita molto attenta e concreta, con Keita e Candreva a trascinare la squadra biancoceleste che resiste, sblocca la gara, resta in 10 ma si organizza di conseguenza e chiude poi il discorso.
Luca Toni (Hellas Verona): gol decisivo, 16° in Serie A ed è record per un giocatore del Verona nel massimo campionato. Se sta bene come adesso, un pensiero per il Mondiale il c.t. Prandelli lo dovrebbe proprio fare….
Flop 32^Giornata
Mazzarri, Milito e il rigore maledetto: no, non è il titolo di un film d’avventura ma la curiosa situazione attuale dell’Inter che non riesce più a vincere, commette gravi errori in difesa e spreca tantissimo davanti. Il calcio di rigore a favore arriva dopo 11 mesi (ultimo alla 36^Giornata dello scorso campionato) ma se lì aveva sbagliato Alvarez, stavolta è di Milito l’incredibile errore decisivo. Tanto tempo a protestare per rigori non concessi…..e va a finire in questo modo. Del resto, vanno anche realizzati, vero Mazzarri? Inter, totale confusione.
Cagliari: squadra molto nervosa, che propone poco e concede spazio alla Roma, ben conoscendo le qualità in ripartenza e velocità dei giallorossi. E adesso Lopez viene silurato da Cellino, pare. Basterà?
Napoli: squadra lentissima, con poche idee e i migliori giocatori sottotono. Da una gara all’altra una differenza incredibile, in peggio, ovviamente.
Serie A 2013/2014, Risultati e Classifica, 32^Giornata – 5, 6, 7 Aprile 2014
Sabato 5 Aprile
Chievo-Hellas Verona 0-1
Inter-Bologna 2-2
Domenica 6 Aprile
Lazio-Sampdoria 2-0
Atalanta-Sassuolo 0-2
Cagliari-Roma 1-3
Catania-Torino 1-2
Fiorentina-Udinese 2-1
Parma-Napoli 1-0
Lunedì 7 Aprile
Juventus-Livorno ore 19
Genoa-Milan ore 21
Juventus 81*
Roma 76
Napoli 64
Fiorentina 55
Inter 50
Parma 50
Lazio 48
Atalanta 46
Hellas Verona 46
Torino 45
Milan 42*
Sampdoria 41
Genoa 39*
Udinese 38
Cagliari 32
Chievo Verona 27
Bologna 27
Livorno 25*
Sassuolo 24
Catania 20
*Juventus, Livorno, Genoa, Milan una gara in meno
Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla