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Serie A, il racconto della 38^Giornata

Creato il 19 maggio 2014 da Postscriptum

Juventus, festa scudetto in campo con invasione degli ultrà
by Giuseppe Causarano

Il Parma batte il Livorno 2-0 e conquista il 6° posto utile alla qualificazione in Europa League. Beffato il Torino, che pareggia 2-2 in casa della Fiorentina e spreca nel recupero un rigore con Cerci, e il Milan, che supera 2-1 il Sassuolo ma non basta. La Juventus arriva a 102 punti con la vittoria sul Cagliari per 3-0 e festeggia alla grande lo Scudetto, il Genoa batte la Roma 1-0, il Napoli travolge 5-1 il Verona, il Chievo supera l’Inter 2-1, vincono pure Lazio e Catania, pareggio per 3-3 tra Udinese e Sampdoria nell’anticipo del sabato.
Le partite della Domenica sera

Parma-Livorno 2-0 - Nel primo tempo la squadra di Donadoni cerca di giocare ma non riesce a esprimere molto, anche per merito di un Livorno già retrocesso ma orgoglioso. Nella ripresa dopo 8′ dentro Amauri, ma soprattutto cominciano ad alzare il ritmo i vari Cassano e Biabiany e la velocità così aumenta, e al 62′ Cassano batte dall’angolo e proprio Amauri in mezzo svetta in rete. Il Parma adesso controlla e fa la sua gara, che va a chiudere all’80′ ancora con Amauri, doppietta importante che vale un posto in Europa dopo 9 anni e si partirà nel terzo turno preliminare di Europa League tra fine luglio e inizio agosto. Un premio e un traguardo per un campionato davvero straordinario, e giocato benissimo, dai ragazzi di Donadoni.

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Fiorentina-Torino 2-2 - Tifoserie amiche, grande festa al Franchi, ma il Torino deve vincere: il primo tempo però scorre via in equilibrio, la gara si apre nella ripresa e, dopo un’occasione per Aquilani, al 56′ Vives mette giù in area Cuadrado: rigore e Giuseppe Rossi realizza. L’attaccante poco dopo lascia spazio a Joaquin, ma appare recuperato in vista del Mondiale. Cuadrado sfiora il raddoppio, Ventura manda in campo Barreto e Larrondo e al 67′ quest’ultimo, servito da Cerci, pareggia. Il Torino si getta in avanti alla ricerca del successo, ma lascia spazio agli uomini di Montella che all’80′ con Rebic vanno in gol. Kurtic su punizione, all’85′, rimette le cose a posto, arrembaggio finale e nel recupero Barreto viene messo giù da Roncaglia: rigore decisivo, Cerci batte ma Rosati para e sigilla il pari. Disperazione per Cerci, che scoppia in lacrime. Il sogno europeo dei granata si ferma purtroppo qua.

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Milan-Sassuolo 2-0 - Dopo 2′ Muntari con un gran tiro da fuori porta in vantaggio la squadra di Seedorf, che disputa un buon primo tempo e raddoppia con De Jong al 26′, su una punizione deviata. Quanto basta per avere ragione di un Sassuolo salvo, che nella ripresa alza un pò la velocità, provoca l’espulsione di Mexes per doppia ammonizione ma resta in 10 a sua volta per il rosso a Cannavaro. E al 90′ con Zaza accorcia su rigore, ma clamoroso l’errore dell’arbitro Valeri che espelle De Sciglio che era entrato sulla palla in area e non sull’avversario. Vince comunque il Milan ma dopo 16 anni è fuori dall’Europa. Seedorf esce acclamato dai tifosi, i numeri e i risultati, da quando è arrivato, sono con lui. Basterà per restare? Vedremo molto presto.

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Napoli-Hellas Verona 5-1 - In un San Paolo squalificato e a porte chiuse, ma riempito da oltre 10.000 ragazzi delle scuole campane, la squadra di Benitez regala spettacolo e chiude al meglio, travolgendo il Verona di Mandorlini, ormai appagato dalla stagione. Sblocca al 5′ Callejon, raddoppia al 13′ Zapata dal limite, e al 26′ il colombiano trova la doppietta e il 3-0. Nella ripresa sale in cattedra Mertens che al 62′ e al 77′ chiude la gara, con in mezzo la punizione deviata di Iturbe che accorcia il punteggio.

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Lazio-Bologna 1-0 - Nel primo tempo crea di più la squadra di Reja, con Candreva in due occasioni e poi con Keita, mentre nella ripresa il Bologna, ormai retrocesso, replica e crea i migliori presupposti per il vantaggio. Ma nel finale, al 93′ Felipe Anderson entra in area e Morleo lo mette giù: dal dischetto va Biglia che trasforma e regala l’ultimo sorriso della stagione ai tifosi biancocelesti, sempre in lotta contro il presidente Lotito come da tutto il campionato.

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Chievo Verona-Inter 2-1 - L’ultima partita di Javier Zanetti prima di passare a un ruolo dirigenziale, l’ultima gara in nerazzurro per Milito, Cambiasso e Samuel: l’arrivederci di quattro eroi del Triplete 2010 che porta un senso di vuoto in tutti i tifosi nerazzurri. Verso un futuro da costruire, l’Inter deve pensare subito a migliorare la squadra.
Il match col Chievo è equilibrato, i ritmi sono da fine stagione, ma nel finale di primo tempo Andreolli sfrutta un rimpallo al limite e porta in vantaggio i suoi con un tiro preciso dopo un’azione da piazzato. Nella ripresa accade nulla per oltre 20′, poi Corini inserisce forze dalla panchina tra cui Obinna che al 73′ e all’89′ con due conclusioni precise trova le reti che valgono la festa di fine stagione al Chievo Verona. Per Mazzarri invece ci sarà molto lavoro da fare: intanto si riparte a luglio con i playoff di Europa League da preparare benissimo.

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Le gare della Domenica pomeriggio

Juventus-Cagliari 3-0 - Festa per il 30° Scudetto a Torino per i bianconeri di Conte, che in settimana deciderà insieme alla società il proprio futuro. Dopo la gara, cerimonia in campo, con la consegna delle medaglie e del Trofeo della Serie A, e per l’occasione la Juventus sfonda quota cento chiudendo a 102 punti, record per il nostro calcio (anche se resiste il record europeo del Celtic Glasgow di 103 nel 2002). Una stagione incredibile, difficilmente ripetibile, ma chissà, visto anche il livello davvero mediocre della massima serie in questo momento e dunque una squadra quasi perfetta, almeno in Serie A, come la Juve, ha letteralmente dominato realizzando un tale punteggio senza troppa fatica, in apparenza. Il grande campionato degli uomini di Conte entra nella storia.

Juventus, festa scudetto in campo con invasione degli ultrà

La partita è andata presto in archivio: Conte sceglie la squadra migliore e già nel primo tempo i bianconeri chiudono la sfida. All’8′ Pirlo pennella su punizione da 25 metri, palla sotto la traversa e col tocco del portiere Silvestri in gol; al 15′ angolo di Pirlo, mischia in mezzo, Llorente prende per sè il pallone e da due passi raddoppia. I bianconeri tengono il possesso, attaccano di continuo, lasciano però spazio alla ripartenza del Cagliari che con Ibarbo prima e con Dessena poi sfiora il gol, ma Buffon salva. La Juve torna ad accelerare, Tevez spreca alcune occasioni, al 40′ dopo una azione in sfondamento arriva Marchisio che in area fa 3-0. Nella ripresa passerella per Rubinho, Osvaldo e Pepe, non accade altro, festa Juventus.
Serie A, il racconto della 38^Giornata

Genoa-Roma 1-0 - La squadra di Garcia si presenta a “Marassi” con una formazione più che rimaneggiata e viene punita all’83′ da Fetfatzidis, che sfrutta un errore in disimpegno di Nainggolan, prende palla e si invola verso la porta per superare in uscita Skorupski. Dopo un primo tempo equilibrato e una solo pericolo da una parte e dall’altra, nella ripresa Gasperini cambia qualcosa e regala più velocità alla sua squadra, con Garcia che invece schiera Totti. Il Capitano giallorosso accende i suoi con tre iniziative, ma l’errore decisivo apre la gara in favore dei rossoblù che possono festeggiare il finale del campionato. Stupisce invece un pò l’atteggiamento dei giallorossi, che dopo una stagione di rilancio, in termini di gioco e risultati, chiudono con tre sconfitte consecutive e un pò a testa bassa. Occorre ripartire con la voglia, la determinazione e la qualità vista durante quasi tutto il campionato, già dal prossimo ritiro estivo, per confermarsi.

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Catania-Atalanta 2-1 - In un “Massimino” triste per la retrocessione del Catania, i rossoazzurri invece chiudono bene, con la quarta vittoria nelle ultime cinque gare, merito del lavoro del tecnico Pellegrino, riconfermato per il prossimo campionato, e si devono a questo punto soltanto rammaricare per gli errori commessi, a partire dalla società, in una stagione davvero sciagurata. Un primo tempo equilibrato con un paio di occasioni per parte, nella ripresa l’Atalanta di Colantuono scende bene in campo e va vicina al gol in più circostanze, ma il Catania resiste e si riporta in avanti anche grazie all’ingresso di Lodi, che regala più tecnica in mezzo e al 65′ proprio lui, dopo uno scambio con Bergessio, porta in vantaggio i suoi con un diagonale in area. Arrivano altre opportunità per il Catania, con Fedato, che prende il palo, con Bergessio, che allarga troppo il tiro e poi ancora col centravanti che su perfetto cross da sinistra trova la parata di Sportiello sul colpo di testa. Ma all’80′ riparte l’Atalanta, da fuori Denis impegna Frison, che devia sulla traversa e poi Konè segna sulla respinta. Ma il Catania si riporta in avanti e al 90′ su un fallo di mano in area l’arbitro assegna il rigore, Bergessio trasforma, 10° gol stagionale, e i rossoazzurri chiudono con un sorriso.

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L’anticipo del sabato

Udinese-Sampdoria 3-3 - Di Natale show, tripletta, 17 gol in campionato e 193 in Serie A, e il futuro, forse, ancora in campo. Lo deciderà presto insieme alla società, così come farà pure il tecnico Guidolin. Partita molto bella, con la Sampdoria di Mihajlovic – anch’egli dovrà decidere se restare o meno a Genova – che parte meglio, Gabbiadini subito vicino al gol da fuori, poi al 10′ serve in mezzo Okaka che di testa fa gol; al 26′ Di Natale pareggia da punizione, con una parabola che si infila sotto la traversa dai 25 metri circa; al 32′ percussione centrale di Pereyra, Mustafi scivola e apre il varco in area all’argentino, serve Di Natale, che al volo realizza il 2-1. Altre tre iniziative dell’attaccante friulano, che colpisce anche un palo esterno e sfiora la traversa da punizione. Nella ripresa la Samp parte di nuovo bene e in due minuti pareggia e va avanti: al 53′ Okaka va via in contropiede, serve in area Eder che supera Brkic in uscita, poi al 55′ scambia con Soriano che si libera e supera il portiere da posizione defilata. L’Udinese ci mette un pò a riprendere ritmo ma si riporta in avanti, Fiorillo sbroglia dei pericoli, la difesa soffre ma all’88′, quando sembra quasi finita, Wzsolek passa all’indietro all’estremo difensore blucerchiato ma sulla sciagurata traiettoria si infila Di Natale che controlla e in area fa 3-3 battendo il portiere.

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Top & Flop di Post Scriptum Blog

Top 38^Giornata

Antonio Di Natale (Udinese): tripletta da attaccante completo, trascina ancora una volta l’Udinese e chiude con numeri molto importanti anche questa stagione. Se saprà gestirsi dal punto di vista atletico, può andare avanti ancora a lungo. Lui deve essere convinto della scelta: ma il ritiro adesso sarebbe un peccato.

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Amauri (Parma): entra e mette in rete la doppietta che vale il ritorno in Europa League del Parma. Stagione di rilancio per lui, che ha accettato da grande professionista le scelte di Donadoni, pure quando lo ha escluso dai titolari. Ma il suo contributo è stato molto importante, e lui lo sa.

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Napoli: chiude alla grande la stagione, con una media gol incredibile. Anche contro il Verona arrivano cinque gol dai vari Zapata, Mertens e Callejon. La fase offensiva è a posto, c’è da lavorare sulla squadra in generale e sulla parte tattica. La strada è lunga, ma la Coppa Italia e il terzo posto possono bastare, adesso.

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Gonzalo Bergessio (Catania): forza di volontà e determinazione. Trascina la squadra rossoazzurra alla vittoria con una grande partita e chiude a dieci reti in campionato una stagione difficile per lui e per il Catania, che retrocede in Serie B dopo otto anni: auguriamo alla squadra siciliana un veloce ritorno.

Victor Obinna (Chievo Verona): entra e con due gol batte l’Inter. Poteva chiudere meglio la stagione? Direi proprio di no.

Flop 38^Giornata

Alessio Cerci (Torino): i rigori li può sbagliare solo chi li calcia, e lui l’ha tirato, infatti, ma purtroppo Rosati gliel’ha respinto, anche perché la battuta era piuttosto prevedibile. Era l’episodio decisivo che avrebbe consegnato l’Europa al Torino. Cerci esce in lacrime, l’errore pesa, ma resta una grande stagione quella dei granata.

Mustafi e Wzsolek (Sampdoria): errori clamorosi che regalano due gol all’Udinese.

Roma: tre sconfitte in questo finale di campionato. Peccato, ma resta la grande stagione.

Si chiude così la Serie A 2013/2014 anche qui su Post Scriptum Blog. E’ stato davvero un piacere e un onore avere avuto la possibilità di commentare per Voi, gentili lettori, questa lunga stagione.

Serie A 2013/2014, Risultati e Classifica, 38^Giornata – 17, 18 Maggio 2014

Sabato 17 Maggio
Udinese-Sampdoria 3-3

Domenica 18 Maggio
Catania-Atalanta 2-1
Genoa-Roma 1-0
Juventus-Cagliari 3-0

Chievo Verona-Inter 2-1
Fiorentina-Torino 2-2
Lazio-Bologna 1-0
Milan-Sassuolo 2-1
Napoli-Hellas Verona 5-1
Parma-Livorno 2-0

Juventus 102
Roma 85
Napoli 78
Fiorentina 65
Inter 60
Parma 59
Torino 57
Milan 57
Lazio 56
Hellas Verona 54
Atalanta 50
Sampdoria 45
Udinese 44
Genoa 44
Cagliari 39
Chievo Verona 35
Sassuolo 34
Catania 32
Bologna 29
Livorno 25

Juventus Campione D’Italia
Champions League 2014/2015: Juventus e Roma qualificate alla fase a gironi, Napoli qualificato ai playoff
Europa League 2014/2015: Fiorentina qualificata alla fase a gironi, Inter qualificata ai playoff, Parma qualificato ai preliminari
Catania, Bologna, Livorno retrocedono in Serie B

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla


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