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Serie A, il racconto della 9^Giornata

Creato il 28 ottobre 2013 da Postscriptum

Roma's Michael Bradley v Udinese (Reuters)
La Roma sbanca anche il Friuli e batte l’Udinese 1-0 con una rete di Bradley all’82′, e conserva cinque punti di vantaggio sulla Juventus, che supera 2-0 il Genoa, e sul Napoli, anch’esso vittorioso per 2-0 ma ai danni del Torino, che reclama anche con l’arbitro per i due rigori concessi agli azzurri. La Fiorentina vince 2-1 in casa del Chievo e continua la rincorsa per la Champions assieme all’Inter, che nell’anticipo del sabato batte l’Hellas Verona 4-2. Il Parma supera il Milan 3-2 al 94′ e manda in crisi i rossoneri, la Lazio nel posticipo supera 2-0 il Cagliari, arrivano vittorie anche per Sampdoria e Bologna, pari tra Catania e Sassuolo.
 
Il Posticipo della Domenica

Lazio-Cagliari 2-0, entra Klose e risolve i problemi – Non avrà molte partite nelle gambe, tra infortuni vari, ma il centravanti tedesco sa ancora essere decisivo. Un primo tempo in difficoltà per i ragazzi di Petkovic, coi rossoblù di Lopez a giocare in velocità con Ibarbo e Sau e a costringere più volte la difesa biancoceleste a chiudere. Nel 4-3-3 della Lazio invece la confusione regna sovrana: solo un tiro di Felipe Anderson, il migliore dei suoi, per il resto passaggi sbagliati e fischi dei tifosi. Nella ripresa dentro Ciani ma soprattutto Klose, e torna il Petkovic che conosciamo, quello che sa cambiare le gare. Fuori Ederson, Candreva e Felipe Anderson larghi e Perea con Klose. E subito velocità, precisione e molti cross, e al 52′ traversone deviato di Candreva, arriva Klose e gol. Al 55′, Klose entra in area, Pisano in scivolata tocca col braccio: rigore e Candreva realizza. Lazio ora in controllo, il Cagliari cambia ma si rende pericoloso solo con Astori e Nainggolan, Perea invece trova il palo su assist di Anderson. Finisce 2-0, la Lazio risale.

Serie A, il racconto della 9^Giornata

Le partite della Domenica pomeriggio

La Roma suona la nona sinfonia – Una rete di Bradley all’82′ permette alla Roma di siglare il nono successo di fila e restare a punteggio pieno in vetta alla classifica. A Udine piove, il campo però regge e l’Udinese di Guidolin parte molto forte, cogliendo un palo con Muriel dopo 3′, sfiorando ancora la rete con Di Natale al 18′ e utilizzando meglio la velocità sugli esterni, trovando però una Roma solida in mezzo. Garcia deve fare a meno di Totti e Gervinho e il problema è evidente. Borriello cerca di tenere alta la squadra ma si muove poco, Ljajic ama più la giocata che puntare l’area e la Roma fa fatica a salire. Uniche conclusioni da fuori con Pjanic al 33′ e in mezzo con Borriello poco dopo. L’Udinese gioca più lungo e Gabriel Silva supera al 38′ De Sanctis in uscita, ma salvano tutto Castan e Benatia. Intanto l’arbitro Bergonzi assegna cartellini in modo confuso per entrambe le formazioni.
La Roma oppone però una mostruosa solidità che in parte compensa la mancanza di imprevedibilità che Totti regala a tutta la squadra. Inizia meglio la ripresa, con Pjanic da fuori vicino al gol e altri due tentativi di Maicon. Dentro Marquinho al 60′. Ma proprio il brasiliano Maicon, durante una fase equilibrata, rimedia al 67′ il secondo giallo ingenuo che vale il rosso. Roma in 10, dentro Torosidis(per Pjanic) e poi Bradley(per Borriello). Di Natale sfiora ancora il gol al 70′, la Roma resiste e riparte a testa alta, e all’ 82′ De Rossi lancia Strootman, Ljajic si porta a destra alcuni difensori, Marquinho al centro ne porta con sè altri due, si libera lo spazio al limite per Bradley che, assistito dall’olandese, scarica in porta il gol partita. L’Udinese non riesce a replicare e cade in casa dopo 22 gare. Roma in vetta.

Michael Bradley Udinese Roma 2013 AP/LaPresse

Juventus, ci pensa Tevez – Trascinatore, leader dei bianconeri, Carlos Tevez sigla un gol da campione e guida la Juventus alla settima vittoria in campionato, fondamentale per ripartire dopo Firenze e Madrid. Conte nel 3-5-2 deve ancora rinunciare a Lichtsteiner e Vucinic ma schiera la miglior formazione, per il resto. Bianconeri cattivi e aggressivi, movimenti continui e pochi punti di riferimento al Genoa di Gasperini che nel 5-4-1 abbandona Gilardino avanti e raddoppia le fasce con Antonini-Vrsaljiko e Marchese-Antonelli. Ma i rossoblù possono poco. Al 19′ Vidal trova la traversa, poco dopo Chiellini sfiora il gol. Tevez detta i tempi ai compagni e i passaggi, ma il vantaggio arriva su rigore al 23′: sgambetto di Biondini a Asamoah, per la verità appena fuori area, ma l’arbitro Doveri assegna e Vidal trasforma. Poco dopo Pirlo con un’azione fenomenale impegna Perin, quindi Pogba calcia fuori alla mezz’ora, e al 36′ Tevez riceve in area, controllo col doppio passo a saltare l’avversario e tiro preciso in gol: 2-0 e super Juve. Che nella ripresa potrebbe aumentare il vantaggio, ma in realtà controlla in scioltezza la gara.

Serie A, il racconto della 9^Giornata

Napoli di rigore, pure troppo – Una partita non eccezionale ma i partenopei portano a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. Partenza sprint dei ragazzi di Benitez e dopo due-tre accelerazioni al 14′ Mertens in area cerca il contatto con Bellomo, che ritira il corpo all’indietro troppo tardi. Rigore non evidente ma ci può stare: dal dischetto Higuain realizza. Il Napoli fa la partita, ma senza strafare, basta per tenere il vantaggio. E al 31′ mischia in area, Fernandez tira addosso a Glik che si vede il pallone sbattere addosso, attaccato al corpo. Ma De Marco assegna rigore e Higuain raddoppia. Di qui partita in discesa, il Napoli spreca il 3-0 con Insigne due volte e Higuain, nella ripresa è accademia azzurra.

Higuain Napoli

Fiorentina di rimonta, il Parma beffa il Milan, si rialza il Bologna, pari tra Catania e Sassuolo – La Fiorentina va sotto dopo 13′ con Cesar, bravo a sfruttare un traversone di Dramè sugli sviluppi di una punizione. La squadra di Sannino imbavaglia i ragazzi di Montella, che non si ritrovano nel 4-3-3. Ma al 45′ un’azione veloce libera Cuadrado che pareggia con un’incursione inesorabile. E nella ripresa la Fiorentina migliora, senza spunti incredibili ma quanto basta per portare a casa i tre punti ancora con Cuadrado al 64′, al termine di un’altra incursione da sprinter.

Cuadrado Chievo Fiorentina 2013 AP/LaPresse

Il Parma raggiunge una vittoria meritata al 94′. Nel primo tempo gli emiliani col 3-5-2 mettono in crisi il Milan e Biabiany e Gobbi dominano sulle fasce, gioco che poi si accentra per Cassano e gli inserimenti dei centrali di centrocampo. All’11′ è Parolo a siglare il gol del vantaggio dopo un rimpallo tra Abate e proprio Gobbi, al 45′ Cassano trova il raddoppio con un tiro preciso in area. Allegri inizia la ripresa e assiste alla traversa di Gargano per finalmente cambiare: al 52′ in campo Matri e Kakà per le sagome di Poli e Balotelli(pure ammonito). E la musica cambia: velocità, scambi stretti e più attenzione dietro consegnano un Milan più ordinato al campo e al 61′ Matri accorcia, poi al 63′ Silvestre sfrutta al meglio un calcio piazzato. Kakà trova due volte Mirante, il Milan ha il solo demerito adesso di non realizzare, prima di calare nel finale. Pure troppo, perché Sansone impegna Gabriel al 90′ e al 94′ Parolo calcia una punizione da 30 metri che buca la disattenta barriera e pure Gabriel. Parma in festa.

Serie A, il racconto della 9^Giornata

Una rete dell’esterno Crespo consegna al Bologna il primo successo stagionale. Il Livorno parte forte ma spreca al 2′ con Paulinho, e al 3′ azione da una parte all’altra del Bologna che libera in area Crespo che realizza. Da questo momento la partita resta equilibrata, occasioni che latitano per tutto il primo tempo, poi nella ripresa il Livorno fa la partita e il Bologna sfiora il raddoppio con buone ripartenze. Ma il risultato non cambia.

Serie A, il racconto della 9^Giornata

Pareggio al Massimino tra Catania e Sassuolo. Il nuovo tecnico De Canio deve fare a meno di mezza difesa e di Barrientos, ma il 4-3-3 produce poco, se non un incursione di Plasil e un paio di tentativi di Bergessio, occasioni sventate da Pegolo. L’equilibrio non si rompe, la squadra ospite resiste senza troppi problemi e accelera nel finale, creando anche un’occasione con Zaza che salta tutti ma a porta vuota tira a lato.

Gigi De Canio si sbraccia in panchina. Ansa

Gli anticipi del sabato

Inter forza quattro, la Sampdoria trova la ‘prima’ in casa – I nerazzurri superano l’Hellas Verona 4-2 a SanSiro e scavalcano gli scaligeri in classifica, rimettendosi in corsa Champions. Mazzarri schiera assieme Kovacic e Alvarez e l’Inter parte forte: su due azioni d’angolo segnano al 9′ con un autogol di Moras su tiro di Jonathan e al 12′ con Palacio, rimpallo fortunoso dopo respinta sulla linea. L’Inter controlla, Hellas lungo e disordinato che trova però il gol con un’incursione di Martinho al 32′, sponda di Toni e ‘buco’ di Juan Jesus, che si perde l’avversario. L’Inter accelera di nuovo e al 38′ palo di Nagatomo, Palacio controlla male a Cambiasso aggiusta in gol. Inter che va a folate, dà pochi punti di riferimento e ha buona velocità, ma è troppo indecisa dietro, facilmente attaccabile e senza raddoppi adeguati. I rientri di Samuel e Campagnaro aiuteranno. Nella ripresa Rolando al 56′ ancora da azione d’angolo trova il gol, l’Hellas dietro crolla, però con Romulo al 71′ riapre ancora il match; l’Inter stavolta gestisce a lungo palla e solo i tentativi da fuori di Iturbe impegnano Carrizo(in campo per lo squalificato Handanovic). Inter veloce ma imprecisa dietro, Hellas veramente disastroso in fase difensiva.

Serie A, il racconto della 9^Giornata

La Sampdoria viene aggredita da un’Atalanta veloce e scattante nel primo tempo, che crea varie occasioni con Raimondi, Moralez e Denis. Il 4-4-1-1 di Colantuono è perfetto ma i bergamaschi non concretizzano. Delio Rossi resiste però, e nella ripresa con Gentsoglou in campo per Palombo disegna un 4-4-2(dall’incerto 3-4-1-2) che regala equilibrio e velocità ai blucerchiati e coglie di sorpresa l’Atalanta. Eder e Gabbiadini duettano, il giovane centravanti spreca due occasioni, poi al 56′ da azione d’angolo trova la deviazione decisiva Mustafi. Poco dopo espulso Nica(entrato per Bellini) per un fallo da dietro su Eder. Comunque dentro Livaja negli ospiti, ma la Samp tiene bene il campo e in contropiede sfiora il raddoppio più volte. Prima vittoria stagionale in casa.

Serie A, 2013, Sampdoria-Atalanta

Il Campionato di Serie A ritorna il 29, 30 e 31 ottobre con la 10^ Giornata, un turno infrasettimanale, aperto da Atalanta-Inter.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 9^Giornata

Kevin Strootman(Roma): una partita mostruosa. Corre per tre nonostante il fisico imponente, dispensa passaggi precisi e dà solidità. Ed è intelligente nell’azione del gol, quando attende i movimenti di Ljajic e Marquinho che portano via tutti i difensori e aprono così lo spazio per Bradley, che l’olandese serve al millimetro.

Carlos Tevez(Juventus): gol di gran classe col doppio passo a seguire che gli permette di aprirsi lo spazio per tirare in porta. Per il resto, prestazione da leader assoluto.

Tevez Juventus

Marco Parolo(Parma): doppietta e assist a Cassano, momento magico per lui. Corsa, movimenti e gol che gli fanno sognare la Maglia Azzurra.

Juan Guillermo Cuadrado(Fiorentina): doppietta tutta velocità e tecnica. In una partita non eccezionale, è lui la freccia che regala i tre punti alla squadra di Montella. Decisivo.

Miroslav Klose(Lazio): entra nella ripresa e, nonostante gli acciacchi e una condizione non perfetta, porta in vantaggio la Lazio e si procura il rigore della tranquillità.

Flop 9^Giornata

La fase difensiva dell’Hellas Verona: prendere quattro gol da carambola dei quali molti da calcio piazzato lascia parecchi interrogativi sulla concentrazione dei difensori gialloblù. Ma per il resto tutta la squadra non riesce a pressare e subisce a ogni azione dell’Inter.

Serie A, 2013, Inter-Verona

Kevin Constant, Ignazio Abate e Mario Balotelli(Milan): il primo ricorda a tutti che non è un terzino e oltretutto non avendone i movimenti subisce a maggior ragione uno come Biabiany, velocissimo. Il secondo invece è un terzino ma sembra averlo dimenticato, soprattutto sulla fase difensiva. Super Mario cambia look ma non il rendimento degli ultimi tempi, cioè davvero pessimo.

Rivogliamo il Catania: si, restituiteci la squadra rossazzurra che fa divertire i propri tifosi e tutta la Sicilia. Gigi De Canio sa come far giocare bene le sue squadre e siamo certi che potrà farlo anche a Catania. Perché vedere la squadra etnea giocare così male è davvero un grosso peccato.

Serie A 2013/2014, 9^Giornata, Risultati e Classifica

Sabato 26/10
Sampdoria-Atalanta 1-0
Inter-Hellas Verona 4-2

Domenica 27/10
Napoli-Torino 2-0
Bologna-Livorno 1-0
Catania-Sassuolo 0-0
Chievo Verona-Fiorentina 1-2
Juventus-Genoa 2-0
Parma-Milan 3-2
Udinese-Roma 0-1
Lazio-Cagliari 2-0

Roma 27
Napoli 22
Juventus 22
Inter 18
Fiorentina 18
Hellas Verona 16
Lazio 14
Parma 12
Atalanta 12
Milan 11
Udinese 10
Torino 10
Cagliari 10
Sampdoria 9
Livorno 8
Genoa 8
Catania 6
Bologna 6
Sassuolo 6
Chievo Verona 4

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla

 


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