Il titolo, ovviamente, è una provocazione, ma a due gare dal giro di boa del campionato di Serie A la Juventus sembra veramente lanciata al secondo successo consecutivo. Sì, perchè con sette punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, la squadra bianconera adesso è artefice del proprio destino: con l’Atalanta si è visto un undici a tratti perfetto, capace di archiviare la pratica dopo appena venti minuti e con la giusta cattiveria per trionfare di nuovo. Se in più le rivali si eliminano a vicenda, ecco che il gioco è pressoché deciso e solo un impensabile cataclisma potrebbe variare le sorti della stagione.
Juventus, dicevamo, spettacolare nel match della diciassettesima giornata: Atalanta annichilita 3-0 con un’assoluta prova di forza: Mirko Vucinic, in forma come non mai, è un fuoriclasse, ma il vero top-player (anzi, i veri top-players) sono a centrocampo. Andrea Pirlo, all’ennesima gemma su punizione in pochi mesi, sembra avere la freschezza di quindici anni fa e l’esperienza attuale e Claudio Marchisio è ormai una certezza: le partite no stanno diminuendo a dismisura e questo non può che essere un bene anche per la Nazionale.
Per una squadra che vola, invece, ce ne sono dietro due che arrancano: l’Inter, dopo il successo con il Napoli, crolla a Roma contro una convincente Lazio nonostante aver colpito due pali e torna prepotentemente sulla terra. Senza un vice Milito e con il genio di Wesley Sneijder in tribuna, i nerazzurri pagano eccessivamente la propria scarsa vena realizzativa con la rete dell’eterno Miroslav Klose, mentre i partenopei affondano in casa al 90′ contro il Bologna. Gli emiliani, anche piuttosto fortunati, hanno il merito di non arrendersi sul punteggio di 2-1 nella bolgia del San Paolo che già sognava il secondo posto e impazziscono nel finale, grazie alla gemma di Konè e all’inzuccata decisiva di Daniele Portanova. Per Cavani e compagni si tratta di una batosta incredibile che potrebbe significare l’addio dei sogni di gloria.
Con il ko delle due inseguitrici, impazza la lotta per la zona Champions League: sorridono Fiorentina e Milan, piange la Roma. I viola passeggiano nel derby toscano per 4-1 contro il Siena e ritrovano i tre punti dopo quattro turni (ottima la prova di Luca Toni, a sorpresa già a quota sei gol stagionali), mentre i rossoneri ringraziano i due attaccanti goleador, ma nella porta sbagliata, del Pescara e passano nel freddo di San Siro per 4-1. I giallorossi, invece, cedono nella nebbia di Verona per 1-0 all’89′ al Chievo: decisivo Sergio Pellissier, ma Zdenek Zeman ha da recriminare per gli errori arbitrali che privano la Roma di un limpido calcio di rigore e di altre importanti situazioni.
Infine, la chiusura è dedicata agli esoneri di Serse Cosmi (Siena) e Ciro Ferrara (Sampdoria). I bianconeri, penalizzati di sei punti, pagano un’eccessiva discontinuità di risultati con l’ultimo posto ma risalire senza la grinta di un grande motivatore qual è il 54enne di Ponte San Giovanni sarà un’impresa quasi impossibile. D’altro canto, a Genova (sponda rossoblù) resiste Luigi Del Neri ma salta l’ex c.t. dell’Under 21: confermato dopo i 7 ko di fila, il benservito arriva a quota 17 punti e con in tasca il quattordicesimo posto in graduatoria: siamo sicuri che sia stata la scelta più corretta? Citando il consueto Manzoni, ai posteri l’ardua sentenza.
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OA | Francesco Caligaris