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Serie A, la battaglia sul contratto, mette a rischio il Campionato

Creato il 07 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate
serie A, la battaglia dei calciatori, mette a serie rischio il Campionato

serie A, la battaglia dei calciatori, mette a serie rischio il Campionato

E il mondo del calcio sceglie la lotta.Lo avevano annunciato nei giorni scorsi,  oggi i calciatori di serie A mettono da parte gli scarpini e affidano a un comunicato congiunto il loro aut aut: il campionato non partira’ senza il contratto collettivo. “In occasione dell’inizio della stagione agonistica, con la partita della Supercoppa giocata ieri tra Milan ed Inter, i calciatori di Serie A, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente Aic Tommasi, vogliono portare a conoscenza dell’opinione pubblica la sconcertante situazione attualmente in atto per il rinnovo del contratto collettivo”. Non era mai capitato in Italia, ma ora sembra proprio che i calciatori della serie A abbiamo deciso di attuare la lotta con modalità sindacali. Sembra che la partenza del campionato più atteso dagli italiani sia a riscio, infatti se la stagione calcistica è partita con la Supercoppa vinta dal Milan, possiamo pur dire che sia iniziata con una lettera di fuoco. Una lettera aperta dell”Assocalciatori, firmata da capitani, vicecapitani e leader di tutte le 20 squadre di serie A, che annunciano di non voler giocare se la Lega non firma l’accordo sul contratto.Non meno dura è stata la risposta della Lega data dal presidente Maurizio Beretta. A sole 3 settimane dallo start tutto sembra essere compromesso. Il presidete dell’Aic, Damiano Tommasi dichiara: “Vogliamo firmare l’accordo per il contratto nazionale dei calciatori. E’ il caso di farlo per iniziare la stagione. Non è una minaccia di sciopero”. Nella lettera, secondo quel che si legge sulla Gazzetta dello sport viene scritto molto chiaro ” o la Lega firma l’accordo, compreso l’articolo 7 per la gestione degli allenamenti dei “fuori rosa” oppure non si parte.” Tommasi  dichiara “Sui fuori rosa sono disorientato, avevamo raggiunto l’accordo. Sembra che il nodo sia quello ma è anche vero che non è un tema caldo per molti presidenti, la questione era già stata superata grazie all’intervento del presidente della Figc Abete. Che la Lega faccia quello che deve fare e firmi l’accordo già raggiunto e firmato da Campana”. Dalla Lega la risposta di Beretta: “Sono sorpreso. A queste condizioni non firmeremo mai, e d’altra parte non si vede perché dobbiamo sottostare con Tommasi a una minaccia, che non abbiamo accettato con Campana. Lo sciopero minacciato dai calciatori è un atto grave e insensibile, a maggior ragione alla luce di quello che sta vivendo il Paese reale. Non dimentichiamo che si tratta di 800 giocatori il cui stipendio medio è di oltre un milione di euro all’anno”. “I margini per un accordo però ci sono, basta venirsi incontro”. Qualche ora dopo però  Tommasi risponde “In Lega di A sono incapaci di tirar le fila di 20 persone e metterle d’accordo. Parla di sorpresa tornando da Pechino? Sembra sia stato fuori dall’Italia un anno. Spieghi perché ha fatto un accordo che la sua assemblea ha bocciato”. Cosa succederà? Il messaggio contenuto nella missiva ha sicuramente un grosso impatto anche perchè le firme sono tutte da Gattuso a Javier Zanetti, da Del Piero a Totti che sottoscrivono il testo: “In occasione dell’inizio della stagione agonistica con la partita della Supercoppa giocata ieri tra Milan ed Inter, i calciatori di serie A, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente Aic Tommasi, vogliono portare a conoscenza dell’opinione pubblica la sconcertante situazione attualmente in atto per il rinnovo del contratto collettivo. Gli accordi conclusi tra la delegazione dell’Assocalciatori e la delegazione della Lega serie A e certificati dalla Figc nel mese di dicembre 2010 sono stati disattesi dall’Assemblea delle società con una scelta sorprendente ed inaccettabile. L’Italia è oggi l’unico paese calcisticamente evoluto nel quale non esistono precise norme contrattuali in vigore per tutti i tesserati. Riteniamo, quindi, che senza la firma dell’accordo collettivo non sia possibile cominciare un nuovo campionato”. Intanto sembra essere partita una guerriglia mediatica. Un attacco ai calciatori, ed una difesa dei calciatori che non si chiuderà di certo in queste ore.

 

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