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Serie A: Pochi gol, bene Milan e Lazio. Inter in crisi

Creato il 18 ottobre 2011 da Andl @scenaripolitici
Serie A: Pochi gol, bene Milan e Lazio. Inter in crisi0-0 Atalanta-Udinese
0-0 Cagliari-Siena
2-1 Catania-Inter
0-0 Cesena-Fiorentina
0-0 Chievo-Juventus
0-0 Genoa-Lecce
2-1 Lazio-Roma
3-0 Milan-Palermo
1-2 Napoli-Parma
0-2 Novara-Bologna

 
Giornata avara di emozioni la settima di Serie A, che infrange il record degli 0-0 (5, la metà delle partite), e che si fa segnalare più per i cartellini rossi (4) che per le reti (14) . Frenano tutte le big tranne il Milan che si porta a 8 punti, -4 dalla vetta occupata da Juventus e Napoli. L’Inter in caduta libera.
È proprio dalla partita dei nerazzurri che parte la nostra analisi di giornata.
Catania-Inter 2-1. Alle 18 di sabato i nerazzurri, sotto il diluvio di Catania, affrontano i padroni di casa con una formazione rimaneggiata, orfana di Forlan e Sneijder, partendo forte con la seconda rete stagionale di Cambiasso, con un sinistro al volo su ottima imbeccata dalla destra di Maicon. I nerazzurri giocano una prima frazione col cuore, ma il Catania più volte viene avanti con velocità mettendo in difficoltà una lenta difesa degli ospiti. Nel secondo tempo, in avvio, il tracollo. Azione di contropiede dei catanesi che pareggiano al 47’ con un eurogoal di Almiron, che riesce a battere di prima a rete in corsa nonostante fosse marcato da un giocatore ospite, e passano in vantaggio tre minuti dopo con un rigore dubbio trasformato dallo specialista Lodi. L’Inter non riesce a reagire e a creare molto successivamente. Male l’oggetto misterioso Alvarez, malissimo Lucio, si fa male Samuel. Per gli etnei invece una prestazione di squadra complessivamente positiva entro la quale spicca Almiron.
Napoli-Parma 1-2. Fallisce l’esame di maturità per gli azzurri contro un Parma che riesce a ben imbrigliare la manovra napoletana e sfrutta molto bene le sponde di Floccari e le incursioni di Giovinco. Il Napoli ha in mano il pallino del gioco, ma non riesca a sfruttare la mole di palloni gestiti. Primo tempo chiuso sullo 0-0 con Cavani pericoloso su calcio di punizione da lontano. Nella ripresa il Napoli viene avanti con coraggio sfruttando l’ottima intesa fra Cavani e Lavezzi, ma non sfonda. Invece segnano gli scudocrociati al 58’ sfruttando un’ottima combinazione Gobbi-Floccari-Gobbi con rete dell’ex-viola. Pareggia il subentrato Mascara dopo una magia di Lavezzi al 76’, ma Modesto regola i partenopei poco dopo. Pericolosissimo il Napoli nel finale, sullo 0-0 episodio da moviola con rigore dubbio non assegnato a Lavezzi.
Milan-Palermo 3-0. Si riscattano dopo un periodo buio i rossoneri a San Siro in quella che era una prova senza appello. Male il Palermo, che in 90’ non fa neanche un tiro in porta. Sembra che i mal di pancia ispirino Ibrahimovic, autore di una splendida prestazione. Il Milan gioca bene, ma non sfonda fino al 40’, azioni da rete di Cassano e due volte di Robinho, prima della rete in tap-in di Nocerino servito di testa da Aquilani dopo un’ottima giocata del solito Ibrahimovic.
Cesena-Fiorentina 0-0. Due traverse e un “gomito” del rimpianto ex Mutu aiutano la Fiorentina e Mihajlovic a lasciare senza le ossa rotte il Manuzzi. Sul sintetico gioca meglio la squadra di Giampaolo, fino adesso povera di punti, ma non va oltre il pareggio complice un Mutu svogliato e due traverse (una di Guana). Ottima prova di Ceccarelli nei bianconeri, passo indietro per Cerci e Jovetic fra i gigliati.
Atalanta-Udinese 0-0. Partita povera di emozioni dove sono le difese a prevalere. Di Natale e Denis non sono in vena e la luce si spegne. Buona prova per il terzetto difensivo bianconero Benatia-Danilo-Domizzi, prova super per Handanovic che fa un paio di belle parate.
Cagliari-Siena 0-0. Sannino si conferma un ottimo tattico difensivo, ma troppo spesso la luce si spegne in via di costruzione di gioco anche a causa del fatto che D’agostino non spicca come ci si sarebbe aspettato fornendo una prova sufficiente, ma senza particolari acuti. Fra le fila Cagliaritane c’è da essere contenti. Ficcadenti e i suoi si portano a casa l’11esimo punto, imprtante in ottica tranquillità, ma che fa occupare agli isolani un posto in alto in questa cortissima classifica.
Chievo-Juventus 0-0. Si ferma Pirlo, si ferma anche la Juve che va a sbattere contro un Chievo ordinato che lascia pochi spazi sfruttati per lo più da un pimpante Del Piero, che più di una volta va vicino alla rete. Poche emozioni nel primo tempo, la Juve si sveglia un po’ nel secondo appunto col suo capitano, e soprattutto nel finale. Male Krasic, bene il collettivo felsineo.
Genoa-Lecce 0-0. Altro match con poche emozioni quello a Marassi dove il Lecce di Di Francesco raccoglie il quarto punto stagionale e si trova, fra le altre, appaiato all’Inter. Della partita si ricorda l’espulsione per plateali proteste e la conseguente maxi-squalifica di 4 giornate all’ex-milanista Kakhaber Kaladze
Novara-Bologna 0-2. Al Silvio Piola le uniche reti della domenica pomeriggio. La prima rete delle partite post-pranzo arriva dal piede fatato di Gaston Ramirez nel recupero del primo tempo. L’uruguagio, accantonato nelle prime partite per eccessive bizze e per volontà di andarsene dalle Torri, subentra nel primo tempo all’acciaccato Diamanti ed entra subito in partita. Pregevole la sua rete. Del redivivo Acquafresca la seconda rete. Buona la prima per Pioli, esonerato prima della prima giornata a Palermo e subentrato a sua volta a Pierpaolo Bisoli, ex di Prato, Cesena e Cagliari. Paura per l’infortunio al portiere piemontese Ujkani, operato al naso e alla mascella, tornerà ad allenarsi fra un mese/40 giorni.
Lazio-Roma 2-1. Derby infuocato deciso nei minuti di recupero dal solito, esperto, Miroslav Klose, abile a sfruttare un preciso passaggio di Francelino Matuzalem.
Partendo dall’inizio parte bene la Roma: Pjanic al 5’ manda a rete Osvaldo con un passaggio al bacio. Il giovane trio giallorosso Bojan-Pjanic-Osvaldo macina gioco fino al quarto d’ora regalando qualche pregevole giocata come il tacco smarcante del piccolo spagnolo (che in settimana ha scoperto di essere cugino di quarto grado del grandissimo ex compagno di squadra a Barcellona Lionel Messi) per un compagno che poi spreca. Poi sale in cattedra la Lazio, forte di una maggiore esperienza nei suoi uomini. Piano piano Hernanes strappa il chiavistello dei centrocampo al dirimpettaio bosniaco e inizia a tessere la sua tela con ottimi passaggi e tiri, ma il primo tempo resta bloccato sull’1-0 per i giallorossi. Al 6’ della ripresa la svolta. Hernanes lancia Brocchi in area steso da Kjaer: rigore (dubbio) e tesserino rosso per il danese. Lo stesso “profeta” sul dischetto che non sbaglia. La Roma non si vede più, lotta su ogni pallone il solo De Rossi, ma non basta. Prima la traversa di Klose, poi il palo su bolide al volo di Cissè (unico acuto in una partita grigia), infine la rete per l’apoteosi di giocatori e tifosi aquilotti.
Giocatori più della settimana: Hernanes e Zlatan Ibrahimovic

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