Serie di attacchi terroristici in Turchia. Ieri il magistrato sequestrato dagli estremisti di sinistra, poi rimasto ucciso assieme ai rapitori nel blitz delle forze dell’ordine. Oggi attacchi al partito del Presidente Erdogan e spari di fronte ad una stazione di polizia. Si temono attentati durante i voli di linea:
Il Post. Martedì 31 marzo in Turchia alcuni uomini armati del gruppo marxista-leninista DHKP/C sono entrati in un tribunale di Istanbul prendendo in ostaggio il procuratore Mehmet Selim Kiraz. L’attacco è terminato diverse ore dopo, con un blitz delle forze speciali turche. Kiraz, che stava indagando sulla morte di Berkin Elvan, un giovane turco ucciso durante le proteste anti-governative al parco Gezi di Istanbul nel 2013, è morto in serata in ospedale. Oggi invece un uomo armato è entrato nell’ufficio di Istanbul dell’AKP, il partito conservatore al governo, e ha appeso una bandiera rossa a una finestra (la bandiera non è ancora stata identificata). L’uomo è stato arrestato poco dopo dalla polizia. Nel pomeriggio sono stati sentiti dei colpi di arma da fuoco di fronte a una stazione di polizia di Istanbul: BBC scrive che la polizia ha sparato a due uomini armati. Ayla Albayrak del Wall Street Journal ha scritto che il governatore di Istanbul ha detto che uno dei due assalitori era una donna: ha tentato di farsi esplodere ma è stata uccisa dalla polizia. Il secondo assalitore è scappato.
Ieri molte province della Turchia sono state interessate da cali di corrente elettrica e blackout, i peggiori nel paese dal 1999: il primo ministro turco Ahmet Davutoğlu ha detto che stanno proseguendo le indagini per capire che è successo, ma il governo non esclude un attacco terroristico. Tra i vari episodi non è stato per ora confermato alcun legame.