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Serie Tod Vladimir di Heather Brewer

Creato il 29 giugno 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Serie Tod Vladimir di Heather BrewerHeather Brewer;

Heather Brewer è nata a Lapeer, nel Michigan, ma è cresciuta nella cittadina di Columbiaville. Le creature della notte l’hanno affascinata sin da quando era una ragazzina: al liceo si vestiva sempre di nero ed era una gran divoratrice di libri sui vampiri. Ed è stata questa passione, insieme all’amore per la narrativa, a spingerla a scrivere i romanzi dedicati a Vladimir Tod, che, dopo aver venduto milioni di copie negli Stati Uniti, hanno dato origine a un vero e proprio fenomeno di culto, come dimostra anche il grande successo del merchandising legato alla serie.

Sito dell’autrice: http://www.heatherbrewer.com/

Sito ufficiale Di Vladimir Tod: www.vladtod.com

Esiste anche una pagina fb in italiano Qui

Serie Vladimir Tod;

1. Il figlio del vampiro (isbn:9788842918387)

2. Ninth grade slays

3. Tenth grade bleeds

4. Eleventh grade burns

5. Twelfth grade kills

6. + altri a seguire

Serie Tod Vladimir di Heather Brewer

Dati particolari di Vladimir Tod.

NOME: Vladimir Tod, ma gli amici mi chiamano Vlad
ANNI: tredici
COLORE PREFERITO: nero
PIATTO PREFERITO: spaghetti conditi con sangue 0 rh+
EROE: Tomas Tod, mio padre, perché ha abbandonato il mondo dei vampiri per restare accanto a mia madre.
MIGLIORE AMICO: Henry. Quand’ero piccolo l’ho morso, ma poi la mamma mi ha spiegato che non si devono mangiare gli altri bambini.
SOGNO NEL CASSETTO: invitare Meredith al ballo di fine anno.
PAURA PIU’ GRANDE: che Meredith non accetti! Ed essere ucciso da qualche ammazzavampiri di
passaggio.

Serie Tod Vladimir di Heather Brewer

Serie Tod Vladimir di Heather Brewer
Titolo: Il Figlio del Vampiro
Autore: Heather Brewer
Serie: Serie Vladimir Tod, vol.1
Edito da: Nord
Prezzo: 13,90€
Genere: Young, Urban Fantasy, Vampiri
Pagine: 185 p.
Voto:
Serie Tod Vladimir di Heather Brewer

Serie Tod Vladimir di Heather Brewer
Serie Tod Vladimir di Heather Brewer

Trama: A Vladimir Tod non gliene va bene una: Meredith, la ragazza dei suoi sogni, non lo degna mai di uno sguardo e sembra anzi molto attratta da Henry, il suo migliore amico. Ovvio: Henry è spigliato, spiritoso e molto popolare, mentre Vlad viene continuamente preso di mira dai compagni perché ha la carnagione bianchissima, perché indossa sempre gli occhiali scuri, perché si porta il pranzo da casa come uno sfigato… Certo, se sapessero la verità, i bulli starebbero alla larga da lui. Ma Vladimir non può rivelare di essere un mezzosangue, cioè il figlio di un’umana e di un vampiro. Ed è proprio per questo che ha così paura del nuovo supplente: il professor Otis, infatti, sembra davvero troppo interessato a lui e ai suoi genitori, morti in un incendio tre anni prima. Inoltre quell’uomo è «casualmente» arrivato in città subito dopo la misteriosa scomparsa di John Craig, l’insegnante di letteratura, offrendosi di prenderne il posto. E, nel giro di pochi giorni, una ragazza è stata trovata morta. Dissanguata. Ormai Vlad teme che sia solo questione di tempo prima che Otis elimini anche lui…

Non sono un mostro. Sono solo io.

Recensione:

Primo capitolo della nuovissima saga urban fantasy per giovanissimi (10/14 anni) dedicata all’affiscinante figura del “vampiro”, elemento fantasy ormai decisamente inflazionato e che sembra non aver più nulla da “raccontare” ai lettori. Heather Brewer, invece, riesce a fornirci un romanzo (-etto, visto che conta meno di 200 pagine) in grado di affascinare i giovani lettori grazie alla sua fresca ironia. Qualcosa di divertente e innovativo che potremmo affiancare, quasi, al lavoro di James Patterson con il suo “Daniel X”. Differenza essenziale fra i due romanzi? Vladimir Tod si regge perfettamente, come trama, e non traballa come un trepiedi zoppo. Non ci sono fastidiosi deus ex machina, punti morti o incongruenze; un romanzo senza troppe pretese ma che regala ai lettori tutto ciò che promette.

Il linguaggio è molto elementare, diretto e immediato, così come lo sono anche le scene d’azioni e le parti descrittive. Le vicende sono narrate in prima persona, il punto di vista di Vlad è decisamente ben reso e l’autrice è riuscita a riproporre un gergo giovanile che non risulta forzato (merito anche dei traduttori, possiamo supporre?) riuscendo a suscitare spesso il sorriso.

In quanto primo di una serie, come sempre, vengono lasciati in sospeso molti punti e i caratteri dei personaggi vengono approfonditi il minimo indispensabile, giusto quelle poche pennellate necessarie affinchè non diventino semplici marionette in mano all’autore.

Vladimir Tod è un vampiro, un vampiro orfano che sembra vivere con una donna, sua zia, che benchè umana risulta perfettamente a suo agio con le necessità del giovane adolescente dai canini accuminati. Leggiamo di bicchieri di sangue, dolcetti con le gocce di sangue, bistecche al sangue, barattolini di ketcup che in realtà contengono ben altro… Insomma la vita di un normalissimo ragazzino americano dalla dieta un po’ particolare.

Vlad crede di essere l’ultimo, se non l’unico, della sua specie e questo lo turba anche se, alla fine, il suo cruccio più grande sembra essere in realtà la ragazza che ama ma con la quale non riesce a parlare, i bulli della scuola, il suo migliore amico e la sconparsa dei suoi genitori; anche in questo molto “normale”.

Un giorno, però, il suo professore sparisce, il sostituto sembra essere inquietante e pericoloso e suo padre, dall’aldilà, sembra volergli far arrivare alcune informazioni sottoforma di diario, diario in cui passo dopo passo Vlad scoprirà del suo passato.

Ovviamente la figura del vampiro, soprattutto quella del giovane Vladimir, è ben lontana dall’invincibile macho senza macchia e senza paura che ormai imperversa le nostre librerie. Vlad è una ragazzino giovane, fragile ma forte e ben deciso a non arrendersi, grazie anche al suo cervello.

Un nuovo eroe, quindi, per i giovanissimi che non potranno non amarlo, per un lettore più adulto potrebbe risulta invece troppo semplice e un po’ scontato ma non dobbiamo mai dimenticare a “chi” è diretto il romanzo. Non sarà il nuovo “Harry Potter” ma sicuramente potremmo avvicinarlo alla figura di “Daniel X” (J. Patterson) e “Percy Jeckson” (R. Riordan).


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