La crisi economica generale e un calo di investimenti in fiction hanno invece probabilmente ridotto le ambizioni della serialità del Biscione. Che, dal 2010 in avanti, ha avuto come sbocchi distributivi oltreconfine principalmente i paesi dell'Est europeo. Mediaset distribution, divisione dedicata allo sviluppo del business estero con oltre 500 titoli in catalogo, rimane comunque una attività che produce margini: vale poco, "con ricavi per qualche milione di euro", come spiegano dal Biscione, ma è un business ad alta marginalità. In effetti i costi fissi sono bassi: alcuni addetti, e qualche spesa per stand, brochure e trasferte in occasione dei tre principali mercati, ovvero il Mipcom e il Miptv, che si tengono a Cannes, e il Natpe di Miami.
Delle ultime produzioni seriali Mediaset tanto per fare qualche esempio, Le tre rose di Eva (2011) è stata venduta nei territori della Ex Unione Sovietica, in Bulgaria, Romania, Slovacchia, Polonia, Turchia, Ungheria e Vietnam. L'onore e il rispetto (terza serie del 2011) è sbarcato in Albania, Bulgaria, Serbia e nella ex Urss. Invece Il delitto di via Poma (2011) è piaciuto molto nei paesi musulmani: Arabia, Emirati Arabi Uniti, Malaysia, mentre Il clan dei camorristi (2011) è rimasto confinato all'Europa e poco più (Finlandia, Norvegia, Benelux e Georgia).
Pure le serie del 2010 hanno una distribuzione estera simile: Un amore e una vendetta, ad esempio, copre benissimo tutto l'Est Europa; così come Il peccato e la vergogna e Il Tredicesimo apostolo-Il prescelto. Sangue caldo riesce a piacere pure in Iran e Vietnam. Ma, insomma, verrebbe da dire, con Manuela Arcuri e Gabriel Garko, che sono tra gli attori prescelti della fiction del Biscione, si spende probabilmente poco, si ha un buon successo in Italia, ma, varcati i confini, non si va molto lontani.
Claudio Plazzottaper "Italia Oggi"