Serie tv, stagione 2010/2011: la classifica, seconda parte. Le serie "drammatiche".

Da Sonofmarketing @SonOfMarketing

Ed eccoci alla seconda parte della nostra classifica. Dopo aver analizzato le comedy (la classifica la trovate qui) di questa stagione, passiamo alle serie drammatiche. E' stata una stagione di alto livello. Le prime 7 serie sono tutte di ottima fattura. Ci sono stati dei debutti eccellenti (Boardwalk empire, Shameless, Rubicon, the Killing) e altri fallimentari (The event, the cape, No ordinary family); inoltre abbiamo avuto alcune conferme maestose (In treatment, Mad Men e soprattutto Fringe) e piccole delusioni (Dexter e Chuck)  e qualcuna più grande (Lie to Me e V). Ecco a voi la classifica:






1) In Treatment - Stagione 3. Voto 9,5. Il dottor Paul Weston, a mio parere è il re diq uesta stagione televisiva. Lo psicoterapeuta affronta la sua stagione più scura e ha avuto a che afre con pazienti più problematici rispetto alle altre stagioni. Un livello di introspezione raggiunto da pochissime serie. E chi pensava che l'uscita di scena di Gina potesse far perdere molto alla serie, ci ha dovuto ripensare perchè Adele si è dimostrata un ottimo diversivo.



2) Mad Men - Stagione 4. Voto 9+. Non è stata forse la mia stagione preferita ma il livello di questa rimane altissimo. Don Draper è alle prese con la sua più profonda crisi personale e nel frattempo deve sopportare anche il peso del divorzio. Nient'altro da aggiungere. Imperdibile.


3) Fringe - Stagione 3. Voto 9. Se c'è una serie che è cresciuta di stagione in stagione in modo esponenziale, questa è fringe. La terza serie ha visto inanellarsi una serie di episodi un più bello dell'altro e con un finale abbastanza scioccante. A livello di pathos e qualità, lost è eguagliato.


4) Boardwalk Empire -Stagione 1. Voto 9. Il marchio HBO già dovrebbe bastare per invogliarvi a guardarla. E se aggiungessi i nomi Steve Buscemi e Michael Pitt? Non basta? E se dicessi che in questa serie vi è un certo personaggio di nome Al Capone? Se non bastasse vi dico anche che il produttore e regista del pilot è Martin Scorsese. La serie, ambientata ad Atlantic City durante il proibizionismo, trae ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale del tempo.


5) Rubicon - Stagione 1. Voto 8,5.  L'AMC dopo aver sfornato due capolavori come Mad Men e Breaking Bad, porta  agalla un altro gioiellino: il conspirancy-thriller Rubicon. Anche in questo caso, l'approccio è molto cinematografico per regia, dialoghi, colonna sonora, cast  (i personaggi di Will e Kale su tutti) e recitazione. Trama: L'analista in un think tank governativo Will Travers, sconvolto anni prima dalla morte della moglie e della figlia negli attentati dell'11 settembre, scopre, a partire da strane coincidenze contenute in alcuni cruciverba, l'esistenza di una cospirazione ordita da una società segreta, che ha l'obiettivo di manipolare eventi mondiali su larga scala. La serie non avrà una seconda stagione, anche perchè il finale svela quasi tutto.


6) Treme - Stagione 2. Voto 8,5. La prima stagione di questa serie 8che racconta in modo originale la vita post-katrina) mi aveva completamente rapito e si era conclusa con l'uscita di scena di John Goodman. La seconda stagione vede i soliti personaggi più un paio di novità. come sempre la musica è sempre al centro della serie con un'inclinazione maggior everso il folk e l'hip hop, rispetto alla prima stagione che vedeva il jazz dominare. La coralità è il punto forte della serie, oltre che la bravura infinita del cast



7) Mildred Pierce - miniserie. Voto 8+. Kate Winslett, regia Todd Haynes. Che dire di più? Girata e recitata magistralmente e trasposizione televisiva del romanzo di Caine. Se non l'avete vista, fatelo!


8) Sons of Anarchy - Stagione 3. Voto 8 -. Un'altra stagione di buonissimo livello e che ha visto l'approdo dei nostri Sons in Irlanda, in cerca del piccoletto. Molti colpi di scena in questa stagione.


9) Justified - Stagione 2. Voto 7,5. Continuano le avventure di Raylan Givens (interpretato ottimamente da Timothy Olyphant) e la sua sfida al crimine. Atmosfere molto coheniane e gran prova recitativa corale, oltre alla sceneggiatura che non risulta mai banale.


10) Shameless - Stagione 1. Voto 7,5. Remake della serie britannica, partita questo gennaio, con protagonista William H. Macy. La serie segue le vicende della disastrata famiglia Gallagher, composta dal padre alcolizzato Frank e dai figli Fiona, la più grande costretta a prendersi cura degli altri fratelli: Ian, Debbie, Carl e Lip.
Stessa atmosfera che si respira per la serie The Big C, ovvero quello di raccontare una storia triste con un tocco di ironia e umorismo.



11) Games of Thrones - Stagione 1. Voto 7,5. La serie più attesa fra quelle prodotte da HBO e i risultati sono più che egregi. La serie è la trasposizione televisiva del ciclo di romanzi fantasy Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin.


12)The Killing - Stagione 1. Voto 7,5. L'omicidio di Rosie LArssen e le indagini del detective Linden. Unsorprendente thriller molto ben curato. Finale con un colpo di scena inaspettato.


13) Dexter - Stagione 5. Voto 7 - . E' la prima volta che Dexter è cosi in basso nella mia classifica. La morte di Rita ha destato schock e molta curiosità. Michael C Hall è sempre grandioso e ci sono state due/tre puntate fenomenali. Ma c'è da dire anche che ci sono molti passaggi scontati, dialoghi impoveriti, la trama tirata come una molla e che ripercorre gli schemi delle scorse stagioni. Questa stagione se avesse preso un'altra direzione, sarebbe stato un perfetto series finale.


14) The Walking Dead - Stagione 1. Voto 7 - . Altra serie targata AMC Tratta dall'omonimo fumetto e composta da 6 episodi, è stata già rinnovata per una seconda serie. The Walking Dead racconta la storia di un mondo post apocalittico dove gli zombie hanno invaso il pianeta, e si concentra in particolare sulle vicende di un gruppo variegato di sopravvissuti che cerca disperatamente un luogo sicuro dove stabilirsi. I superstiti sono guidati dall'agente di polizia Rick Grimes, risvegliatosi dal coma proprio qualche settimana dopo gli eventi che hanno causato la catastrofe mondiale. La serie parte benissimo e si spegne un po' negli ultimi due episodi, mantenendo comunque un buon livello.


14) Lights Out - Stagione 1 . Voto 6,5.  Serie molto ben fatta (prodotta da Fx) che propone la storia di un ex pugile che per amore della moglie aveva abbandonato la boxe come combattente. Ma dopo 5 anni qualcosa cambierà in seguito ad una serie di eventi.


15) True Blood - Stagione 3. Voto 6+. La serie di Alan Ball comincia a perdere colpi, sfiorando in alcuni  casi i limiti del trash e proponendoci scene a volte (inutilmente) smielate alternate a momenti in pieno stile splatter. Non che nelle precedeti stagioni fossero assenti, ma in questa il tutto è stato accentauto.


15) The Good Wife - Stagione 2. Voto 6+. Ottimo legal drama che ha nella recitazione il suo forte. Forse la trama a volte si rivela un po' scontata, ma nonostante ciò continua ad essere gradevole.


16) The Mentalist - Stagione 3. Voto 6. Sempre un piacere seguirlo e finalmente (forse) abbiamo visto il volto di Red John. A mio parere, però, la stanno tirando un po' troppo per le lunghe.



17) Chuck - Stagione 4. Voto 5,5. Sta diventando ridicolo e ripetitivo. E non capisco il rinnovo per una quinta stagione, considerando che siamo davanti ad una trama forzata e stanca.


18) V - Stagione 2. Voto 5,5. Troppe scene che creano ilarità. A parte i eprsonaggi di Erica e Anna, gli altri si sono distinti per incongruenza e impalpabilità, a partire da Tyler e finendo con Ryan.


19) The Borgias - Stagione 1. Voto 5. Dico solo che The Tudors aveva un qualcos ain più. La serie convince poco e la recitazione non è certo un pregio. Rimandata.



20) Lie to me - Stagione 3. Voto 5. Le prime due stagioni avevano impressionato perchè mettevano in primo piano il linguaggio del corpo. In questa stagione questo aspetto  è stato quasi messo in secondo piano ed è stato accentuato un po' troppo il personaggio di Tim Roth, con i personaggi secondari più invisibili che nelle precedenti due stagioni.


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