Dopo la fine di una serie leggendaria (il finale un po’ meno) e nell’attesa che Game of Thrones torni con la sua quarta stagione, vediamo cosa è successo questa settimana con i nostri amati telefilm. Come sempre, ATTENZIONE SPOILER!
The best: Arrow 2x18 – Deathstrokes
Non so voi, ma quando le situazioni si fanno disperate, io mi diverto da matti. In questo episodio è successo di tutto: prima Slade rapisce Thea e tutti pensiamo sia ormai spacciata. E invece no. Intanto Oliver, impegnato a scovare Slade, decide di affidare tutti i suoi poteri da CEO a Isabel, convinto di potersi fidare. E invece no. Nel quartiere generale di Arrow c’è poi un ammutinamento: Roy incolpa Oliver per il rapimento di Thea e lascia il team. Quando Thea si salva, tutti crediamo che lui faccia ritorno in squadra. E invece no. Allora speriamo che i segreti di Oliver e famiglia siano al sicuro? E invece no. Ormai a non sapere chi è davvero Arrow è rimasto solo quel poveraccio dell’ex ispettore Lance, che ne paga le conseguenze. Una puntata ricca di azione e colpi di scena, qualche lacrimuccia e un pizzico di isola che non guasta mai. Mancavano solo i pettorali di Oliver e all’episodio avrei dato 10. E ora si aprono le domande: come reagirà gattamorta-Laurel alla rivelazione delle rivelazioni? Deathstrokes che cos’atro avrà in mente? Oliver molerà Sara, che mi sta tanto antipatica – oh non posso farci nulla – e capirà che Felicity è l’unica che lo capisce davvero? E Roy dove è andato? E io mi faccio troppe domande? #neanchegiacobbo
The worst: Grey’s Anatomy 10x18 – You Be Illin’
Dopo l’episodio in stile “sliding doors” della scorsa settimana e a poco più di un mese dalla fine della stagione, speravo Shonda (Rhymes, l’autrice dello show) si risvegliasse dal coma e cominciava a sparare tutte le sue migliori cartucce. Lo so, lo so, quando muoiono tutti ci lamentiamo, quando non muore nessuno ci lamentiamo… siamo incontentabili noi fan di GA. Ma non è ammissibile che la serie passi da catastrofi di immane natura a episodi scialbi come il colore dei capelli di Meredith. In questo episodio tutti sono messi in grave crisi da un’epidemia… di influenza. Non peste bubbonica o tifo petecchiale o che ne so io. Solo febbre, vomito e qualche svenimento. Unico momento vagamente tenero è stato qunado April cerca di accudire il suo bel marito Jackson e mi ha divertito quando Shepherd, finalmente, smette di essere un supereroe e sviene sotto gli occhi di Meredith. Per il resto… Che tristezza. C’è da rimpiangere quei bei momenti in cui i matti entravano in ospedale armati di bazooka. Sono sadica, I know it. Ma ormai GA non ha più nulla da dire, una serie caduta nella routine, e lo testimoniano questa stagione e questi episodi. Spero solo che l’uscita di Cristina faccia il botto, io aspetto solo quella ormai… go Cristina go!
The most… useless character: Once Upon a Time 3x15 – Quiet Minds
Tra i personaggi utilizzati nel modo peggiore da OUAT, e per questo motivo pressoché inutili, c’è sicuramente Neal, che in questo episodio dice addio alla serie con una morte mesta e che non rende alcuna giustizia al suo ruolo. Diciamocelo, la presenza di Neal era sempre di poco peso e quasi sempre di scarso aiuto. Eppure all’inizio sembrava la chiave per il cuore di Emma e per scoprire la verità dietro la grande maledizione. Poi, pian piano, Neal è diventato un personaggio complicato, sempre al posto sbagliato: è figlio di Rumple, ma lo odia fino a quando Rumple non muore (più o meno) sacrificandosi – guarda un po’ – per lui; ha vissuto anni sull’Isola che non c’è, ma una volta arrivati lì per salvare quella palla al piedi di Henry, è il primo a farsi catturare da suo nonno Peter Pan; Emma lo mette in guardia dalla fidanzata e lui, invece di dare ascolto alla donna della sua vita, continua a fidarsi della nemica della magia; infine, per tornare dalla sua famiglia finisce per consegnare l’Oscuro/Runple/Suo Padre alla new entry, la Strega dell’Ovest, e infine muore. Davanti a Emma e suo padre, vanificando ogni loro azione. Tanta amarezza e la colpa è tutta degli autori, che sono riusciti a banalizzare un personaggio altrimenti interessante e fondamentale per l’intreccio, fino a renderlo assolutamente superfluo e sacrificabile. L’unica nota positiva? Adesso un love affair tra Emma e Hook non ce lo toglie nessuno, oh yeah!
The most… (2) beautiful and toughest KGB Spy: The Americans 2x06 – Behind the Red Door
Un “The most” che volevo concedermi da tempo e ne approfitto questa settimana. Perché io non posso non citare mai in questa rubrica una delle serie migliori del momento, The Americans. Nonché una delle migliori attrici in circolazione in tv, Keri Russell, un tempo nota come Felicity e ora come la spia russa più bad ass della televisione. Lei è bellissima, e in questo episodio è difficile non notarlo, ma soprattutto si è dimostrata uno dei personaggi più belli e complessi di The Americans. Una donna dalle mille sfumature, enigmatica, dai molti segreti e le tante identità, forte, tosta, capace di apparire gelida e con un solo sguardo farti rabbrividire, ma allo stesso tempo capace di abbandonarsi alla passione più grande e di apparire così fragile come se fosse al punto di spezzarsi da un momento all’altro. Credo che The Americans sia una delle serie meglio realizzate del momento, capace di scendere nelle profondità umane e di tratteggiare i chiaroscuri che ogni interazione umana cela in maniera egregia, con quella giusta dose di intrigo e sentimenti che non ti lascia mai indifferente. E il personaggio di Elizabeth è forse quello che meglio esprime tale peculiarità.Questa è televisione di qualità e questi sono i personaggi che ci fanno innamorare.
Speciale Finale Season: Brooklyn Nine Nine 1x22 – Charges and Specs
Per mancanza di tempo non sono riuscita a parlarvene prima, ma lo scorso meno è giunta a termine la prima stagione di Brooklyn Nine Nine. Ora, per chi non sapesse nulla di questa serie, cosa a leggersi il mio post a essa dedicato. Brooklyn Nine Nine è stata una gran bella sorpresa quest’anno, nel mare di sit-com che ormai arrancano in tv, salvo alcuni casi in cui la qualità non sembra diminuire nonostante il tempo che passa come 2 Broke Girls. Per il resto, in questi mesi le comedy che mi deludono sono tante: New Girl non è più tanto “new” ma è la solita minestra riscaldata, The Big Bang Theory è alla settimana stagione e la stanchezza la sente già da un po’, How I Met Your Mother è finito e meno male, senza contare le nuove tra le quali una è stata cancellata a metà stagione e l’altra (The Crazy Ones) è sì carina e in alcuni episodi partorisce idee geniali, ma non è un appuntamento fisso. Hello Ladies a questo punto pare piacesse solo a me, dato che la HBO non ha rinnovato lo show per una seconda stagione. E così arriviamo a Brooklyn Nine Nine, vera rivelazione dell’anno, con due Golden Globe portati a casa che mettono la serie al sicuro per almeno un’altra stagione. D’altronde i personaggi del distretto sono irresistibili e meritano tutto il nostro affetto. In questo finale Jack Peralta & co. danno vita a un episodio davvero buono, dalla struttura persino leggermente sofisticata per essere una comedy. Nella prima scena vediamo Peralta sbronzo in un bar raccontare di essere stato licenziato dalla Polizia di New York. Il tempo di scuotersi da questa notizia che l’episodio torna indietro nel tempo di una settimana e ci spiega come stanno realmente i fatti. Da lì partono una serie di gag molto divertenti, tra cui spiccano le scene con il povero Charles incapace di separare la rottura con la sua fidanzata foodie. E poi c’è Rosa, con il suo fare da bad girl dal cuore tenero che è straordinaria, ormai la mia preferita. Ho riso per venti minuti e non è cosa semplice. Alla fine dell’episodio, capiamo che Peralta è sotto copertura, in missione pericolosa e segreta per conto del FBI e in questo modo la serie ci lascia un po’ con il fiato sospeso dato che non sapremo fino a settembre se l’operazione sarà andata a buon fine. E per i romantici intramontabili come me, Peralta si dichiara finalmente a Santiago e non resta che sperare in un happy ending. Con contorno di gran risate. Brooklyn Nine Nine è sicuramente promossa a settembre.
Alla prossima e buona visione!