Nuovo appuntamento con la rubrica seriale, il meglio e il peggio di quello che la vostra Fragola ha visto. Come sempre, ATTENZIONE SPOILER!
The best: Brooklyn Nine Nine 2x03 – The Jimmy Jab Games
Questa settimana ho deciso di premiare una comedy il cui ritorno è stato una grande piacere. Il distretto più pazzo di New York è tornato più carico che mai e le risate non si sono fatte aspettare. In questo episodio si è raggiunto forse uno dei momenti migliori dello show con i Jimmy Jab Games. Complice l’assenza del capitano Holt e del sergente Terry, Peralta e soci organizzano una sfida con prove una più idiota dell’altra, dove il divertimento è assicurato. Forse l’unico motivo di preoccupazione per questa stagione potrebbe essere la tentata love story tra Jack e Santiago, che potrebbe ritorcersi contro. Per il resto, Brooklyn Nine Nine si conferma una delle serie comedy migliori in circolazione.
The worst: Revenge 4x03 – Ashes
La terza stagione di Revege si chiudeva “con il botto”: Vicky punita, Conrad eliminato, i cattivi perdono, i buoni vincono e i presunti morti tornano, con il redivivo David Clarke apparentemente deciso a fare giustizia. Ecco appunto, David. Il suo ritorno prometteva fuoco e fiamme; finora, però, David è apparso un uomo debole e molto confuso, completamente nelle grinfie della manipolatrice Victoria che architetta la sua rivincita nei confronti dell’ignara Emily. Al momento si è visto ancora poco e quel poco era di scarso interesse. Persino la storyline dedicata alla “sempre-più-fuori-come-una-pigna” Charlotte, che finalmente ha scoperto la verità su Ems, intriga poco e mi lascia perplessa, con il timore che Charlotte non riesca ad emanciparsi dal suo ruolo di pedina neppure dopo questo scossone. E, infine, stendiamo un velo pietoso sull’hairstyle di quest’anno: tra il caschetto “che-neanche-la-carrà” di Margot e il capelli improponibili di Nolan, la sensazione di una stagione meno glamour è spaventosamente dietro l’angolo.
The most…unpleasant doctor: Grey’s Anatomy 11x04 – Only Mama Knows
Grey’s Anatomy è giunto alla sua undicesima edizione e anche quest’anno possiamo dirlo a gran voce: Meredith non si regge più. Derek decide di andare a lavorare per Obama, lei inevitabilmente si lamenta. Derek decide di rinunciare all’occasione della vita per stare con lei e la loro famiglia, lei si lamenta. Cristina va via, lei non ha più la sua “persona” e decide in autonomia di intrufolarsi nel letto e nel bagno di Alex per triturargli gli zebedei con i sui problemi esistenziali, mentre il povero Karev si vede soffiare il posto nel Consiglio dell’ospedale ed è costretto a tornare a fare il capitano in seconda per Arizona. Arriva il nuovo primario di cardiochirurgia, l’ennesima sorellastra di Meredith e lei che fa? Si lamenta, si offende, si deprime, tratta male Maggie con il suo solito fare snob “sono-la-star-di-questo-ospedale-voi-siete-delle-merde” e affligge con le sue paturnie persino Webber, il quale vuole come sempre essere d’aiuto nel suo tentativo costante di padre putativo. Tutti sono sempre a sua completa disposizione e lei non fa altro che lamentarsi sulla sua vita ingiusta e grama #madeche. Quella che era la protagonista della serie è diventata ormai una piaga mal tollerabile, che indispettisce noi poveri spettatori, sempre più in preda a pensieri ben poco innocenti nei suoi confronti. Shonda cara, maestra di tutti i drammi televisivi, se ci stai ascoltando, non è che in una delle tue puntate pseudo-apocalittiche riusciamo a liberarci, anche solo per qualche episodio, di quella frignona di Meredith Grey, please?
Alla prossima e buona visione!