Appuntamento con la rubrica settimanale del meglio e peggio delle serie tv più amate. Settimana fiacca, molte serie erano in pausa per il Thanksgiving e altre sono andate in vacanza dopo il classico episodio di metà stagione. A tal proposito, ma non vi sembra che i midseason di quest’anno stiano arrivando troppo presto? A ogni modo, come sempre ATTENZIONE SPOILER!
The Best: Gotham 1x10 – LoveCraft
Finalmente anche Gotham appare tra i best di questa rubrica. Devo ammettere che quasi non ci speravo più: dopo il primo episodio esplosivo, che ci aveva parecchio entusiasmato, Gotham ha avuto subito una botta di arresto, con puntate autoconclusive in pieno stile Bruno Heller deludenti e poco sensate, dato che lo schema “un episodio - un freak” non funziona molto se a contrapporsi non c’è il supereroe Batman ma il povero ordinario Jim Gordon. Anche se, con il senno di poi, appare chiaro che l’intento fosse dimostrare la frustrazione di questo giovane detective di belle speranze di fronte a una città spietata come Gotham e caricarlo della giusta rabbia esplosa proprio negli ultimi episodi, decisamente sopra la media. Dal settimo in poi, la trama si fa finalmente più orizzontale, i nodi vengono al pettine e ci si occupa più di quello che poi dovrebbe essere il fulcro di tutta la serie: la nascita e formazione di un eroe. Bruce Wayne è, infatti, sempre più presente nelle ultime settimane e, sebbene siano veloci e brevi accenni, i riferimenti alla sua vita prima di essere Batman, come gli allenamenti con Alfred o l’incontro con Selyna/Cat, rinsaldano l’intreccio e la serie ne guadagna di senso e coerenza. Si arriva così al midseason di questa settimana. Alfred si conferma il mio personaggio preferito: qualcuno mette in pericolo la vita di Master Bruce e lui inizia a sparare colpi a destra e manca, parla di amici poco raccomandabili lasciati a Whitechapel, mostrandoci un passato tutt’altro che facile per il maggiordomo, e non lo fermano neanche i proiettili, pronto a tutto pur di salvare il suo padroncino. La tenerezza infinita ma anche tanta badass attitude, come abbiamo avuto modo di dire la scorsa settimana. Sempre a proposito di Bruce, il ragazzino se ne va in giro per la città con Selyna e fa anche incontri curiosi come quello con la piccola Ivy, già parecchio squilibrata per la sua età. In questa occasione Bruce si dimostra quel ragazzino sensato e giudizioso che credevamo essere, e non poteva essere altrimenti, ma la visione di ciò che accade davvero a Gotham, fuori da suo guscio protettivo, rappresenta una lezione di vita che è come un tassello andato a inserirsi in quel mosaico che è il suo futuro da supereroe. Intanto Jim non ce la fa più e sbotta. Dopo aver inseguito due sicari ninja per tutta la citta, si trova invischiato in un incidente spinoso che puzza tanto di complotto alle sue spalle. Sarà l’espediente che porterà il detective a essere trasferito come semplice guardia al famoso Arkham Asylum, nido di formazione dei più temibili nemici di Batman, e che ci mostra come, per diventare il commissario che conosciamo, la strada di Gordon sia stata tutta in salita e irta di ostacoli. Gotham, insomma, sembra aver imboccato una strada ricca di risvolti interessanti che potrebbero finalmente portare la serie a un livello superiore e renderla più simile al prodotto che ci eravamo immaginati all’inizio di questa avventura. Bene, bravi, continuate così.
The most… explosive episode: Homeland 4x09 - There's Something Else Going On
Boom! Ecco. Tipo che sono rimasta a fissare lo schermo per un trenta secondi buoni prima di togliere lo streaming spegnere il pc. Episodio ad alta tensione quello di questa settimana con Homeland che, come abbiamo già avuto modo di dire, sta cercando di farsi perdonare un inizio piuttosto confusionario e altalenante con puntate adrenaliniche. Per carità, che ci fosse qualcosa dietro questo fin troppo pacifico scambio di prigionieri era chiaro come il sole già da un paio di episodi e in fondo, gli americanz, sempre troppo sicuri di sé, dovevano prevedere un’imboscata. Eppure in Homeland è sempre difficile capire davvero chi, cosa, quando. Resti lì, con l‘asia che ti attanaglia mentre l’inquietudine sale, insieme a un pensiero fisso in testa “C’è qualcosa che non va, qualcosa non quadra…” che le paranoie di Carrie sono nulla a confronto. E infatti si finisce con il botto in tutti i sensi. Tremo al pensiero di chi sia rimasto vittima e mi preparo a una valle di lacrime. E a proposito di lacrime, ma quando sofferta e commovente è stata la scena tra Carrie e Saul? Niente, anche questa volta Homeland è riuscita a trasformarmi in un involtino di feels… come non amare questa serie?
E per questa settimana è tutto. Vi lascio in compagnia di Sophie e una delle sue perle. Buona visione.