TOP:
EL MATADOR CAVANI: Il bomber del Napoli è uno dei pochissimi top player del nostro campionato, forse il più forte, sicuramente il più decisivo. La tripletta con cui strapazza la Lazio fa volare in testa al campionato i partenopei, che si candidano come principale antagonista della Juventus. La conferma dell’uruguaiano è il miglior colpo del mercato italiano, quindi grandi complimenti a De Laurentis, che ha saputo trattenere i suoi campioni a differenza di altre squadre, che ora piangono per la loro posizione in classifica.
IL FARAONE E FANTANTONIO: Il famoso scambio tra il barese e Pazzini ha fatto bene ad entrambe le squadre: l’Inter si trova in rosa un giocatore di grande qualità e capace del guizzo improvviso da un momento all’altro, mentre i rossoneri non si lustrano gli occhi per il bomber bergamasco, ma per l’esplosione del talentuoso Stephan, che senza Cassano ha trovato molto più spazio e possibilità di giocare. Le milanesi per una notte tornano a sorridere e lo fanno nel segno della qualità.
CATANIA: Cambiano gli allenatori, cambia la dirigenza (da Lo Monaco a Gasperini), ma i siciliani rimangono sempre una delle più belle sorprese del nostro campionato. Il rinnovo dei migliori giocatori e aver tenuto l’ossatura dell’anno scorso permetterà ai rossoblu di togliersi grandi soddisfazioni e ai tifosi di sognare anche l’Europa.
FLOP:
PALERMO: Da una parte della Sicilia all’altra, dalle gioie di Catania ai pianti di Palermo. Il cambio in panchina non ha portato nessun miglioramento (due sconfitte consecutive) e tanto per sconvolgere ancora di più l’ambiente Zamparini decide di chiamare nella sua scuderia Pietro Lo Monaco, restringendo in un angolo tutto il lavoro del DG Giorgio Perinetti. La tranquillità non è di casa tra i rosanero e sono ormai lontani i sogni Champions con Delio Rossi, perchè ora la notte ci si sveglia con l’incubo della retrocessione.
CHIEVO: Cosa sta succedendo ai veneti? Dopo la brillante stagione dell’anno scorso i gialloblu sono ancora senza vittorie in campionato. La panchina di Di Carlo non scricchiola, ma non è nemmono così salda: urge una decisa sterzata sia nel gioco che nei risultati, per non vivere una stagione di insuccessi.
LA ROMA CASALINGA: Ad inizio anno in tanti si ponevano la seguente domanda: con Zeman si può vincere lo Scudetto?La risposta è no. Ancora una volta la spumeggiante Roma dura solo un tempo, le meravigliose geometrie e lo spettacolo resistono solo per 45 minuti. Il rendimento casalingo dei giallorossi è disastroso e l’allenatore boemo dovrà scovare l’inghippo di tale momento, anche se la testa è già a sabato e alla super sfida con la nemica Juventus.
foto tratta da ansa.it
OA | Andrea Ziglio