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IL DUELLO: Parliamo della sfida tra le due squadre in testa alla classifica, Juventus e Napoli. Quest’anno la corsa per lo Scudetto sembra imboccare una speciale autostrada: la Torino-Napoli. Una rivalità accesa tra due club che non si sono mai troppo amati, tra due allenatori bravi e con tanta passione e tra campioni che scendono in campo ad illuminare le platee. Vucinic contro Cavani, Hamsik contro Vidal, Barzagli contro Cannavaro sono alcuni dei duelli più interessanti. Sabato 20 Ottobre allo Juventus Stadium avremo le prime risposte.
I BOMBER DI PERIFERIA: Tre grandi attaccanti e tre storie completamente diverse: la prima riguarda un piccolo (solo di statura) giocatore che in un solo pomeriggio a fatto tornare il sole in quel di Palermo; Fabrizio Miccoli con la sua tripletta (il terzo gol rimarrà negli annali del calcio) ha confermato di essere il punto di riferimento dei rosanero e un giocatore imprescindibile per una squadre che quest’anno avrà bisogno delle sue prodezze per salvarsi.
La seconda storia narra di come sia possibile rinascere e tornare ad essere l’uomo-gol di un tempo: a Bologna ci erano già riusciti con Signori e Baggio ed ora la stessa cosa sta accadendo anche ad Alberto Gilardino, che è tornato a far suonare il suo violino a suon di gol.
L’ultima storia è quella di un capitano che per tutta l’estate sarebbe dovuto partire e che invece è rimasto perchè ormai il cuore del Toro gli appartiene. Rolando Bianchi è il trascinatore di una bellissima squadra, capace di imporsi 5-1 in casa dell’Atalanta, grazie alla doppietta del suo bomber di periferia.
PESCARA: Il mea culpa va fatto, perchè in tanti avevamo pensato che il Pescara potesse fare sette punti in tutto l’anno ed invece la truppa di Giovanni Stroppa ha collezionato tre risultati utili consecutivi. Un applauso va fatto anche al Presidente Sebastiani che ha avuto la pazienza di far crescere questo giovane gruppo dando fiducia al proprio allenatore. Avanti per questa strada la salvezza non è più un miraggio.
FLOP:
“LA ROMETTA”: In otto minuti (il tempo necessario alla Juve di segnare tre gol) la Roma è riuscita a cancellare tutto il buono che aveva costruito fin qui. Dall’allenatore ai giocatori tutti colpevoli di una prestazione davvero sconcertante. Zeman sbaglia completamente il modulo, lasciando libero spazio al genio e alla creatività del trio Pirlo-Marchisio-Vidal.
Lamela non azzecca un solo passaggio e nemmeno una conclusione in porta, Taddei combina disastri sia sulla fascia destra che su quella sinistra, i due centrali vivono una serata da incubo e i leader (Totti e De Rossi) non riescono ad unire una squadra che sembrava avesse perso in partenza.
CAGLIARI: In Sardegna sta tirando una brutta aria e non solo per la questione stadio (che sembra risolversi al meglio), ma per il rendimento offerto dalla squadra in campo. Ficcadenti è ormai sulla graticola e il suo esonero sembra questione di ore. Serve assolutamente un cambio di rotta, perchè altrimenti l’incubo retrocessione si fa sempre più vicino.
OA | Andrea Ziglio