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Serpenti del Costa Rica: la Matabuey

Creato il 04 gennaio 2012 da Pacorico @CR_DolceVita

Nome scientifico:Lachesis stenophrys
Famiglia:Viperidae

Nome comune: Matabuey o Cascabel Muda


 
La Matabuey è il serpente velenoso più lungo e più grosso di tutto il Centroamerica. 
La sua lunghezza varia tra i 2,10 - 2,30 metri anche se può superare i 2 metri e mezzo. 
Il suo nome scientifico deriva dal greco steno e ophrys e significa "fronte stretta".
La sua testa, pur essendo grande, è caratterizzata da una forma molto schiacciata e arrotondata del muso. 
Le squame sul dorso sono sporgenti ed hanno una forma romboidale scura. 
Il colore del dorso invece varia dal rosa al giallo, dal marrone all'arancione. 
Il ventre infine ha un colore uniforme e può essere bianco o giallo.
E' un animale terrestre della foresta pluviale primaria ed è abbastanza difficile da incontrare. 
Questo dipende sia dal fatto che anche in Costa Rica è in atto una deforestazione e quindi una alterazione endemica del loro habitat naturale, sia dal fatto che la Matabuey è un serpente dalle abitudini prevalentemente notturne. 
Inizia le sue attività durante le prime ore del crepuscolo e per tutta la notte và alla ricerca delle prede nascondenosi nelle tane scavate dagli altri animali (ad esempio gli armadilli). 
Si nutre prevalentemente di piccoli mammiferi come topi, ratti e volpi marsupiali.  Di solito rimane in uno stesso luogo per diversi giorni aspettando il passaggio di qualche preda.
La zona più popolata da questi serpenti è quella del Pacifico (da 0 a 1600 metri sul livello del mare).
E' un serpente oviparo che può depositare fino a 16 uova in dei cunicoli sotterranei, con un tempo di incubazione che dura 60 giorni.
Il suo veleno è altamente tossico e viene utilizzato per produrre il siero antiveleno.
Generalmente sono poco inclini a mordere, tuttavia la loro postura difensiva è impressionante e molto minacciosa. Quando decidono di mordere lo fanno molto rapidamente, e il loro veleno ha un azione molto veloce con un esito letale che raggiunge l'80% dei casi, anche in quelli trattati con antidoto. Anche le vittime che sopravvivono ai loro morsi subiscono delle conseguenze abbastanza serie quali forti dolori nella zona della morsicatura e conseguente distruzione dei tessuti, vertigini, sudorazione e diarrea.

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