A cinquant’anni dalla sua morte, 28 agosto del 1963, la Delegazione Vibonese di Italia Nostra, ha ideato un’edizione speciale del “Testimonial”, istituito nel 2010 per dare un riconoscimento a uomini di istituzioni che operano sul territorio della Calabria per la salvaguardia dei beni culturali e della memoria storica e per la tutela del’identità del paesaggio. Il progetto, organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Alighistos, si ispira alla memoria e all’opera del fondatore di Italia Nostra, Umberto Zanotti Bianco, “apostolo laico” che ha speso parte della sua esistenza per progetti umanitari, per la crescita culturale e il riscatto della dignità della Calabria più periferica ed emarginata e per la conoscenza archeologica del suo territorio. Il logo-immagine del testimonial è rappresentato da una antefissa che risale al V sec. a.C – riprodotta dall’artista Raffaele Famà – ritrovata nel territorio del comune di Limbadi – fraz. San Nicola de Legistis negli anni ’50, dove Zanotti Bianco si è recato per visitare il sito archeologico.
Protagonista sarà l’Istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, sabato 25, con inizio alle ore 11.00. Nell’aula magna della scuola si svolgerà la cerimonia di consegna del riconoscimento da parte della Delegazione Vibonese di Italia Nostra, rappresentata dal suo presidente Gaetano Luciano. Sarà proprio il dirigente scolastico dell’Einaudi, Antonino Ceravolo, a ritirarlo, per il suo impegno nel promuovere la cultura della salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici, con la partecipazione di una classe dell’Einaudi (la IV A dell’Igea) al concorso nazionale “Il Paesaggio raccontato dai ragazzi – Narrazioni e immagini nell’era digitale” promosso da Italia Nostra, per sensibilizzare gli studenti alla identità del paesaggio e della cultura locale. Ceravolo e l’Istituto “ Einaudi” sono stati insigniti del riconoscimento (per la prima volta viene assegnato ad una scuola) anche per l’impegno culturale che lo vede protagonista come storico (uno dei maggiori studiosi di storia locale e antropologia religiosa, in particolare della Certosa di Serra San Bruno), ma anche per aver promosso e portato avanti un premio alla memoria di Sharo Gambino (scomparso 5 anni fa, 25 aprile 2008), giunto alla V edizione (che si svolgerà il 27 maggio prossimo), con l’intento di diffondere e rendere viva, tra le nuove generazioni, la magistrale opera dello scrittore serrese – di cui lo stesso Ceravolo è uno dei suoi più significativi interpreti – il cui impegno per il riscatto della Calabria e della dignità della sua gente lo ha visto protagonista fino alla fine dei suoi giorni nei diversi campi dell’attività culturale e artistica. In merito è importante ricordare che uno dei suoi maggiori romanzi, “Sole nero a Malifà”, è ambientato a Ragonà (una frazione di Nardodipace) dove lo stesso Gambino aveva insegnato grazie all’Unla (Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo, fondata nel 1947) mutuata dall’opera di alfabetizzazione e di civilizzazione compiuta da Zanotti Bianco in Calabria, a partire dai primi anni ’20, con l’istituzione dell’Animi (Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno) che aveva ricevuto la delega dal governo per l’Opera contro l’analfabetismo. E’ proprio da questa esperienza “dolorosa” (come la definisce lo stesso Zanotti Bianco nell’articolo pubblicato nel 1950 nella rivista “Il Ponte”, numero monografico dedicato alla Calabria) che nasce il libro “Il martirio della scuola in Calabria”.
L’edizione speciale che si terrà all’istituto Einaudi, sarà anche la sede di conferimento del “Testimonial Umberto Zanotti Bianco” al sindaco del Comune di Riace Domenico Lucano, per la sua opera umanitaria a favore dell’integrazione e dell’accoglienza, capace di trasformare l’arrivo di sventurati alla ricerca d’asilo e salvando il suo villaggio con l’integrazione. Lucano, nel ruolo di sindaco, è riuscito a creare posti di lavoro e, nello stesso tempo, ad arrestare l’esodo da Riace, aprendo le porte del paese a immigrati alla ricerca di asilo. L’impegno umanitario per la difesa della dignità umana delle persone più emarginate, compiuto da Lucano, si dispiega attraverso l’associazione “Città Futura”, dedicata a don Giuseppe Puglisi (prete ucciso dalla mafia) e dalla quale è partito il progetto di riqualificazione del borgo e accoglienza per gli immigrati nel 1999, che prosegue idealmente l’opera compiuta da Umberto Zanotti Bianco. È importante inoltre ricordare che nel 2009 a Riace il regista tedesco Win Wenders ha girato un cortometraggio “Il volo”, ispirato alle esperienze di accoglienza dei piccoli comuni della Locride e ne ha parlato all’interno del X summit dei Premi Nobel per la pace organizzato nel Municipio Rosso di Berlino in occasione delle celebrazioni per il ventennale della caduta del muro, dicendo: “La vera utopia non e’ la caduta del muro, ma quello che e’ stato realizzato in alcun paesi della Calabria, Riace in testa. Il vero miracolo non è qui, ma in Calabria, dove per la prima volta ho davvero visto un mondo migliore. Ho visto un paese capace di risolvere, attraverso l’accoglienza, non tanto il problema dei rifugiati, ma il proprio problema: quello di continuare a esistere, di non morire a causa dello spopolamento e dell’immigrazione. E ho voluto raccontare questa storia in un film che ha come attori i veri protagonisti”.
Oltre al presidente della Delegazione Vibonese di Italia Nostra Luciano, al dirigente scolastico Ceravolo e al sindaco Lucano, interverrà il coordinatore di Libera-Vibo Valentia, mons. Giuseppe Fiorillo, già insignito del Testimonial nel 2012. La manifestazione sarà presentata da Nicola Rombolà (presidente dell’associazione culturale Alighistos” e docente all’Einaudi di Serra).
Nel corso della cerimonia di consegna del Testimonial Umberto Zanotti Bianco, ci sarà la proiezione dei video-documentari realizzati dagli studenti sulla cultura e sull’identità del paesaggio del territorio di Serra San Bruno che hanno partecipato al concorso “Il Paesaggio raccontato dai ragazzi – Narrazioni e immagini nell’era digitale”.