LARGO AI SALVITELLESI! Ogni anno, nel pomeriggio dell'ultima domenica di agosto si corre a Salvitelle (Salerno) la Serra San Giacomo.
Solo i nati o residenti nella cittadina campana possono sfidarsi in questa discesa a perdifiato, con partenza dal monte sovrastante il paese e arrivo nella cappella di San Sebastiano Martire a ridosso del centro storico. E si corre rigorosamente a piedi nudi. Tra sassi, sterpi e rovi.Ecco l'edizione 2013 (in prima persona e per una buona causa)CORREVA L'ANNO 1791 e Serra San Giacomo, il monte di Salvitelle, era luogo per le esercitazioni dei fucilieri francesi da montagna.I pastori del posto, visti i soldati d'oltralpe allacciarsi al meglio gli scarponi in previsione delle ascensioni, si beffavano di loro vincendo - a piedi nudi - tutte le sfide lanciate ai transalpini in forza all'esercito borbonico. Salita o discesa, pietre o rovi, mai nessuno riuscì a battere questi corridori scalzi.FESTA PATRONALE Forse è proprio questo secolare orgoglio tutto locale a rivivere nei poco più di cinque minuti di corsa tra polvere, sassi, rovi e una buona dose di gravità. In più, ciò avviene in uno dei momenti dell'anno più sacri e identitari di Salvitelle, cioè la festa patronale di San Sebastiano Martire. E la rievocazione della Serra San Giacomo, è corsa proprio in onore del Santo Patrono.Tra quanti ogni anno, all'ultimo dei tre colpi sparati in paese, si fiondano nell'intricata e spinosa vegetazione, è possibile trovare anche qualche giovanissimo. Eppure, ogni singolo partecipante cerca di essere più rapido degli altri concittadini ad arrivare a Salvitelle e, tra due ali di folla osannante, giungere in chiesa a baciare per primo il piede della statua di San Sebastiano.TERZO TEMPO Come nel Rugby, tradizione e festa non finiscono qui. Dopo essere arrivati ed aver reso omaggio al Santo, i partecipanti si lavano i piedi in una tinozza riempita con del buon vino del luogo per disinfettare le ferite provocate dal terreno accidentato.E poi? per chi avesse ancora energia c'è il torneo di lotta greco-romana ... che la festa abbia inizio! (vai alle immagini)