Lo diciamo in molti da subito dopo le elezioni.
Non siamo d’accordo con un’alleanza con il PDL sotto qualunque forma la si voglia proporre.
L’unica via da percorrere è quella di un accordo anche parziale con il Movimento 5 stelle.
Ora resta solo il piano C.
La strada si sta però complicando.
Il richiamo degli accordi nelle stanze romane è fortissimo.
Le ultime mosse vanno in questa direzione: una commissione di saggi fatta apposta per tirare la volata ad un governo tra PDL e PD con il centro sempre in mezzo.
Un governo del presidente o governo Monti bis.
Nelle assemblea territoriali, parlando con gli iscritti, questa è l’ipotesi vista con terrore da tutti nella consapevolezza di non fare il bene del paese ma solo di chi farà questo accordi scellerato.
Nell’assemblea di Pavia molti hanno dichiarato che stracceranno la tessera in caso di un’eventualità come questa. Molti dirigenti non solo militanti.
Allora non ci resta che lanciare una consultazione tra gli iscritti del PD.
Un referendum come quelli proposti da Prossima Italia.
Lo Statuto del Partito Democratico – in particolare all’Articolo 27 – prevede, oltre ovviamente alle primarie, un altro strumento di partecipazione aperto a tutti gli iscritti, gli elettori e i simpatizzanti: e quello strumento è il referendum.
Decidiamo così se debba essere governassimo si oppure no.
Governo del Presidente si oppure no.
Monti bis si oppure no.
Sempre per il bene del paese e per la trasparenza.
Voi cosa ne pensate?