Bologna 11 Giugno 2015, Ore 16
Cappella Ghisilardi
P.zza San Domenico 12, Bologna
“Servire non Servirsi”: è un assunto etico che può determinare i comportamenti di tutta una vita e riflettersi a cascata su tutta la rete delle relazioni in cui l’individuo è immerso sulla sua comunità.
Per noi cristiani è la necessaria conseguenza dell’unico ed onnicomprensivo comandamento ”ama il prossimo tuo come te stesso”, per il laico è la declinazione dell’imperativo kantiano “Agisci in modo da trattare l’umanità, tanto nella tua persona quanto nella persona di ogni altro, sempre come un fine, e mai unicamente come un mezzo.”
Vogliamo aprire un focus di discussione sollecitati dagli scritti sulla questione morale di don Luigi Sturzo che sono stati raccolti e commentati da Giovanni Palladino e Marco Vitale nel libro”Servire e non servirsi”.
L’attualità dei contenuti è viva. Infatti come scrive Rocco D’Ambrosio :
“Se il senso di responsabilità è il contenuto etico fondamentale, iI tema del servizio è uno dei più frequenti nei discorsi sul potere.“
Vi e’ un passo evangelico che fa riferimento al servizio. Il contesto è quello di Gesù, che si ritrova a rispondere alla madre di due dei suoi discepoli che chiede posti di riguardo per i suoi figli. La domanda della donna scatena lo sdegno degli altri discepoli. A tutti loro si rivolge Gesù affermando: “I capi delle nazioni dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo (diakonos), appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per tutti”. (Mt 20,2428) Il potere diventa autentico, grande, solo quando si fa servizio.
Scrive Mounier che l’esser leader si fondi non su segni esteriori, ma su una consacrazione, cioè sulla capacità di prendere su di sé il peso e le responsabilità degli altri, come fedeltà alla missione assegnata da Cristo ai cristiani. Si tratta di avere passione, umiltà, disponibilità al sacrificio: termini così pregnanti e nobili, che non richiedono discorsi, ma fatti.
La libertà, compresa come fattore intimo della persona umana, ha una naturale propensione alla responsabilità sociale. Quindi, si tratta di interpretare la libertà tra autonomia, intesa come ricerca legittima della piena realizzazione personale, e responsabilità, contraddistinta dal pieno rispetto e riconoscimento dell’altro;
DA LAICI CATTOLICI SIAMO LIBERI NEL CERCARE COME DARE TESTIMONIANZA del dovere di occuparsi di politica che Papa Francesco ha sottolineato. DI TALE DOVERE CHE DISCENDE DALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA. L’ATTUALITA’ POLITICA, NEI SUOI MUTEVOLI STRAVOLGIMENTI, ESPRIME LA DIFFICOLTA’ DI STABILIZZARE UN MODELLO EFFICIENTE E EFFICACE. LE CRITICITA’ CHE REGISTRIAMO OGNI GIORNO QUANTO ALLA NOSTRA CAPACITA’ DI COOPERARE AL BENE COMUNE, FANNO SORGERE LA DOMANDA SE DA CATTOLICI SERVIAMO IL BENE COMUNE, CE NE SERVIAMO, O SIAMO SERVI DI QUALCUNO.
Programma:
Ore 15,30
Presentazione: Stefania Aristei – CISS di Bologna
Interventi
Gaspare Sturzo, Presidente del C.I.S.S. – Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo
Lucia Gazzotti, Presidente del Centergross di Bologna
Fosco Foglietta, Presidente CUP 2000
Giovanni Palladino, Curatore del libro “Servire, non servirsi”
Dibattito
Conclusioni
Padre Giovanni Bertuzzi, Preside dello Studio Filosofico Domenicano
Seguirà un aperitivo