Servitori non è la stessa cosa di "Servi"

Dal pasticcio "kazako" leggendo le relazioni ufficiali si evincono alcune dolorose conclusioni: 1) uno sgangherato scarica barile del quale sono protagonisti i massimi vertici ministeriali; 2) l'intervento di così tante "autorità" nella vicenda rende ancor più irreale l'ipotesi delle "carte in regola"; 3) grottesco e meschino il tentativo di scaricare parte della colpa sulla donna che, secondo la ricostruzione, non avrebbe chiesto asilo o rappresentato di avere permessi regolari; 4) nessuna delle varie autorità (dirigenti, prefetti, questori, capi gabinetto ecc.) ha trovato bizzarro che fosse l'ambasciatore kazako (ovvero il rappresentate di una nota dittatura post sovietica) a seguire tutta la vicenda, e non l'Interpol; 5) appurato che il "pericoloso latitante" era a Londra invece nella bella villa fuori Roma, con personale di servizio e body guards (ed assistito da uno degli studi legali più prestigiosi), nessuno ha sospettato che ci fosse qualcosa di strano nella richiesta; 6) visto che mancava il ricercato la moglie è stata trattata come pericolosa criminale, separata per lunghe ore dalla figlioletta, e poi imbarcata a forza su un volo privato, un trattamento che ovviamente non è mai stato riservato neppure ai familiari di Totò Riina. In conclusione abbiamo un ministero nella più totale confusione, incapace di porsi quelle banali domande che chiunque si farebbe nel corso di quella che (apparentemente) è iniziata come la caccia ad un latitante, e che immediatamente è diventata qualcosaltro. Conclusasi col sequestro dei familiari del dissidente, consegnati direttamente nelle mani di quello che è notoriamente conosciuto come un dittatore post sovietico. Il ministero è totalmente colluso, o incapace. Molto probabilmente entrambe le cose. Si diceva una volta che i funzionari pubblici (e fra loro anche i politici titolari di incarichi, come i ministri) sono servitori dello Stato. E' bastato portare l'interesse privato nello Stato per trasformarli in "servi". Questa volta è toccato ad una madre ed alla sua bimba di sei anni. La prossima volta potrebbe capitare a chiunque. Tu compreso.