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Servizi Legati Al Crowdsourcing In Italia

Creato il 24 novembre 2010 da Promptpc
Da definizione il termine crowdsourcing (da crowd, gente comune, e outsourcing, esternalizzare una parte delle proprie attività) definisce un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in un team.
Data questa definizione, vien da sè, a mio avviso, che si tratti di un modello per esternalizzare delle competenze ottenendo lavoro a basso costo, se non gratis, facendo leva su svariate motivazioni (bisogno economico, ricerca di visibilità, ecc…).
In realtà, pur rimanendo aderenti alla definizione, io introdurrei 2 macro-categorie distintive, la prima che identifica quelle iniziative il cui vantaggio è principalmente per chi le lancia e la seconda che identifica invece le iniziative in cui il vantaggio può essere sostanzialmente considerato reciproco.
1. Servizi no
In questa prima categoria rientrano, secondo me, tutte quelle piattaforme che di base hanno lo scopo di accedere ad un bacino di risorse molto più ampio di quello che si potrebbe avere internamente, ottenendo un risparmio sul lavoro. Includo anche i network dedicati principalmente ai lavori creativi, che si basano sul modello della gara per fornire progetti (per esempio di comunicazione) alle aziende. Se da un lato può sembrare un servizio che agevola l’incontro tra domanda e offerta e che potenzialmente amplia il bacino di opportunità per i professionisti, dall’altro presuppone un lavoro gratuito completo nella speranza di vincere la gara e alimenta un processo poco professionale.
2. Servizi sì
Tra i casi raccolti nella mappa se ne individuano anche diversi che invece sono estremamente interessanti, dal momento che l’uso del modello del crowdsourcing genera un impatto positivo sulla società o sulle persone che partecipano.
Casi_crowd1
Un primo gruppo include servizi in cui la partecipazione ha forti ricadute sociali, come:
> Pazienti.org in cui la condivisione delle esperienze sanitarie va a beneficio di tutti i cittadini
> CriticalCityUpload, un gioco online di trasformazione urbana  che sostiene lo sviluppo di progetti reali nella città
> Open Foreste Italiane che si pone l’obiettivo di prevenire e gestire i rischi di incendi grazie alla condivisione di dati e la partecipazione attiva dei cittadini
> ePart, un portale web che consente ai cittadini di segnalare disagi e disservizi presenti nel proprio Comune.
Casi_crowd2
Un secondo gruppo è rappresentato da quei servizi che migliorano la customer satisfaction (raccolta di idee, critiche, ecc..) avendo allo stesso tempo accesso  ad un patrimonio di conoscenza importante per lo sviluppo di prodotti e servizi:
> La Banca delle Idee, un punto di raccolta di idee e confronto per i clienti realizzato da Banca Sella e che finora ha portato allo sviluppo di diversi nuovi servizi (Mobile Banking, Sella Box, Portalle Sella.it, Piattaforma Fondi)
> ReWired, piattaforma per la raccolta di suggerimenti e contenuti della rivista Wired Italia
> Vodafone Lab, il laboratorio di idee di Vodafone Group.
Casi_crowd3
Un ultimo gruppo è quello in cui il vero e proprio lavoro degli utenti porta loro un equo beneficio grazie all’idea di funding:
> Creative Swarm, una piattaforma per l’incontro tra chi ha un progetto e i possibili finanziatori
> Openwear

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