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Servizi pagani

Creato il 10 febbraio 2011 da Duffy
Giorni fa un’amica mi ha passato una mail in cui si chiedeva di sottoscrivere con la propria adesione la petizione “Ora basta!”, pro donne e contro bungabunga. Ho visto che il tutto era organizzato dall’Unità - infatti il link della mail mandava al sito del giornale- ma non mi sono fatta problemi ed ho firmato.
Pochi giorni dopo mi è arrivata una mail di ringraziamento del direttore Concita De Gregorio, che m’informava che la lista dei firmatari sarebbe stata pubblicata nel successivo numero del giornale.
Ma io non leggo l’Unità.
Non mi muoio per vedere la lista delle persone coinvolte nella petizione, e potrei cercare nel sito e, comunque, non è una morte d’uomo.
Quello, però, che mi è venuto in mente è che mi sono sentita nella stessa situazione di un genitore non cattolico di un piccolo centro, che non sa quale alternativa dare al proprio figlio come doposcuola, rispetto ai Salesiani.
Io sono stata la figlia di quel genitore, e me ne stavo a casa per gli affari miei, con visite salutarie di compagne di scuola. L’estate, si arrivava ad un compromesso storico : venivo mandata in colonia pur non essendo inserita nei vari gruppi annuali di scout, preparazione comunioni, ecc..
Mi ritrovavo, come in classe d’altronde, a rimanere in silenzio mentre tutti dicevano la preghiera.
Forse è lì che ho trovato la forza di portare avanti il mio punto di vista: avere molti occhi addosso, e sforzarsi sin dall’asilo di non farsi neanche il segno della croce, o dire amen, e rimanere lì in piedi, beh…è una buona palestra.
E quando oggi sento gente parlare dell’intolleranza dei mussulmani non so davvero con che parole spiegare il dolore quotidiano di subire l’intolleranza, l’ignoranza, la feroce ironia di piccoli e adulti di questa civilizzata società.
Per questo guardo con occhio affamato alle società multietniche rodate: l’Italia mi stava stretta a quattro anni, non solo dopo aver fatto qualche viaggetto dopo le superiori, con una voglia di altro indefinita, che non si concretizzerà mai in nulla. Io so cosa mi serve e mi serve da tanto tempo.
Così, per tornare al giornale, vorrei trovare una buona iniziativa sociale senza bandiera , come un doposcuola senza fede.
Vorrei uccidere Don Camillo e Peppone. Ma chi sta intorno a me non condivide la mia idea. E’ per questo che cercherò di circondarmi sempre più da persone neutre, che guardano a quello che fai, senza farsi influenzare da campanili , ceti, fedi e tessere.
E che credano in una società di servizi, oserei dire, pagani: come nel paganesimo ogni Dio ridava ad una forza naturale, scissa e spesso in contrasto con un potere autoritario, così io voglio il servizio che mi serve, scisso da un discorso omogeneo di potere e accettazione generale, categorizzazione o altro.
Spero di essere stata chiara.

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