I servizi segreti israeliani sono così astuti e perfidi che non esitano a servirsi di spie, anche le più insospettabili, pur di carpire i segreti strategici di altri paesi.
Già in passato, ricorderete, un povero avvoltoio venne accusato di fare il lavoro sporco per gli Israeliani in Arabia Saudita. Ora la storia si è ripetuta, secondo quanto riporta la BBC. Protagonista un innocente uccello migratore, il gruccione, sorpreso a volare nei cieli turchi e poi, una volta morto, esaminato dall’Animal Health Division della città di Gaziantep. L’uccello era stato giudicato colpevole di spionaggio dalla popolazione e dalla polizia locale a causa di un anellino che ne cingeva la zampetta con su scritto “Israel” e il numero, forse del registro israeliano delle spie, C43917. Ma la sua colpa maggiore che, a detta degli abitanti della cittadina, ha permesso di portare alla luce il turpe inganno sono state le sue narici, larghe in modo inusuale e quindi in grado di alloggiare comodamente tutto l’equipaggiamento della perfetta spia.
Subito si è diligentemente messo in moto l’antiterrorismo turco, ma il direttore dell’Animal Health Division, dopo attente osservazioni e ispezioni, ha dichiarato che si trattava di un uccello innocente il cui percorso migratorio veniva monitorato dagli ornitologi israeliani e che non avrebbe mai potuto minacciare la sicurezza del paese. Tutto è bene quel che finisce bene, ma non è detto che quei servizi segreti non abbiano disseminato tra noi delle spie autentiche.
Fossi in voi, controllerei il micio di casa, o anche il canarino: accertatevi che non abbiano un qualche chip sottocutaneo e che non siano spie al soldo degli israeliani a cui potrebbero riferire ogni vostro inconfessabile segreto, compreso che mangiate la nutella a cucchiai quando pensate che nessuno vi guardi.