Servizio Pubblico ha fatto il suo dovere, mi sono addormentato.Non si può parlare per ore su quello che ha detto Celentano.

Creato il 24 febbraio 2012 da Slasch16

Questa mattina ho letto sul Fatto, che è il più attendibile su Servizio Pubblico, che Celentano ha scoperto che la Rai è occupata dalla politica, la scoperta dell’acqua calda. Penso che il problema non si risolverà mai ed io penso che una occupazione intelligente e democratica della Rai sarebbe la cosa migliore nel senso che in Italia ci sono tre orientamenti, destra, centro e sinistra.
Lasciamo Rai1 alla destra, Rai2 al centro e Rai 3 alla sinistra con la distribuzione del canone al 33,3% ogni canale e gestione libera ed autonoma.
Ognuna delle aree di pensiero interessate potrà dare il suo servizio e la propria interpretazione della società che vorrebbe, sarei curioso di sapere su quale canale andrebbe a finire il Movimento 5 stelle di Grillo, sempre che non voglia fare l’infiltrato su Rai3.
Io non mi esalto in modo particolare quando Celentano, Grillo, Santoro o qualcun altro ne indovina una e di solito va a finire che l’incenso dell’informazione, una volta diradato, mostra sempre le stesse facce, le stesse persone, gli stessi interessi e lo stesso sistema asservito al capitalismo.
Non mi interessa la guerra tra prime donne dell’informazione politica generalista, questo continuo richiamarsi ai dati Auditel per aumentare il fatturato e, con esso, il prestigio.
Troppo facile mettere in discussione i partiti e gli interessi che rappresentano e questo avviene anche per colpa loro, ovviamente, ma non è questo che io chiedo ad una informazione libera e democratica.
La solidarietà ai guerrieri delle torri o delle isole lascia il tempo che trova, tutti quelli che vanno in tv da Fazio, Santoro, Floris, Lerner e tutti gli altri non hanno problemi con le bollette, l’affitto, le spese di casa e la sopravvivenza alimentare.
Nemmeno quando fanno benzina.
Si mettono in discussione i partiti ed i politici per screditare la politica in sè, l’unico strumento democratico a disposizione della massa per difendere democrazia, diritti, partecipazione e Costituzione.
La politica non è schifosa, può essere interpretata da schifosi o difendere interessi particolari come nel caso dei tassisti, farmacisti , avvocati e così via ma la politica non è schifosa e chi gioca al massacro contro di essa, destra o sinistra che sia, fa il gioco del potere capitalista che esclude le masse dalla democrazia e dalla partecipazione.
Leggo che Celentano sente aria di cambiamento e la sente grazie al Movimento 5 stelle di Grillo, andiamo bene, nel senso che stiamo andando a fondo del tutto, siamo al qualunquismo ed all’anti politica totale con un guru che detta la linea.
Come ho già detto più volte Grillo non ha mai parlato di lavoratori, proletari, forse non sa nemmeno cosa significhi la parola proletario anche se, in un certo sento, lui stesso ne fa parte dato che il proletario è colui che vive del proprio lavoro, il prodotto della propria mente o delle proprie braccia.
Però Grillo ha azioni della Telecom e quindi non è più proletario, lo era quando faceva solo in comico.
Non ha mai parlato di alvoro, di lavoratori ma di azionisti, investitori che sono stati truffati e men che meno ha parlato di pensionati, anzi, basta leggere come ragionano i grillini sulle pensioni per capire che non hanno capito niente dato che considerano i pensionati dei privilegiati anche se hanno fatto 43 anni di lavoro. E lo dicono con la bava alla bocca, con rabbia, forse per il fatto che sono dei falliti che non hanno saputo difendere i diritti ed i valori che i loro padri ed i loro nonni hanno conquistato sacrificandosi, lottando. Ogni riga dello Statuto dei lavoratori è costata lacrime, sangue e vittime del lavoro e questi invece di prendersela con il capitalismo parassita e sfruttatore se la prendono con i lavoratori.
Prendersela con Tronchetti Provera o con Callisto Tanzi non è prendersela con il capitalismo truffaldino e parassita è prendersela con i propri simili che non rispettano le regole.
Ed è qui il vero problema non la politica e qualche verme che ha bucato la mela della democrazia e della Costituzione, il vero problema è il capitalismo finanziario, sfruttatore di lavoratori e parassita che privatizza i profitti e mette in carico le perdite dovute alle loro malefatte alle masse di proletari, lavoratori, pensionati e cittadini comuni attraverso i debiti di stato creati da loro stessi con le loro speculazioni.
Travaglio, degli operai della Fiom che non vengono richiamati dalla Fiat, ne fa una questione di giustizia e di Costituzione, di diritto al lavoro ed è anche vero ma, dietro alla politica di Marchionne c’è il disprezzo della Persona in quanto tale i diritti dell’uomo e la Fiat questa strada la sta percorrendo dai tempi di Valletta quando per isolare gli iscritti alla Fiom ha creato l’Officina Sussidiaria Ricambi, un ghetto per lavoratori comunisti paragonabile al confino degli antifascisti a Ventotene.
Di tutti quelli che sono in Tv a condurre o a partecipare l’unico che ogni tanto ricorda che loro sono lì a parlare dei problemi dei lavoratori, dei pensionati ma sono, comunque, tutti dei privilegiati è Gad Lerner, tutti gli altri non ne accennano mai.
Persino chi ha vinto cause milionarie con la Rai non lo ricorda mai, che è un privilegiato.
Però fanno le pulci alla politica, massacrano tutto e tutti ed in modo particolare Bersani, il bersaglio preferito, mentre Grillo il re dei qualunquismo viene fatto passare per fenomeno.
Grillo è il Pannella del terzo millennio, evoluto e corretto, Pannella calca il palcoscenico della politica da 50 anni e tolte due o tre iniziative di principio come il divorzio e l’aborto, che tra l’altro non sono nemmeno sue ma si è accodato prendendosene il merito, è sempre stato di supporto al sistema prima democristiano, poi di centrosinistra e quindi berlusconiano piduista.
Le poltrone del Parlamento i radicali le hanno passate tutte dalla prima di destra all’ultima di sinistra e sono sempre stati di supporto al sistema che io chiamo regime capitalista, non dimentichiamo che i radicali in economia sono più liberisti di Reagan e della Thatcher  non hanno mai criticato le storture ed i drammi provocati dal capitalismo liberista, autentici stermini di massa, ma si sono concentrati nel singolo martire che combatte per la democrazia come Benazir Bhutto che tanto notizia ma poca sostanza.
Le famose battaglie di principio, lodevoli, quanto inconsistenti. Lottano per le situazioni, scandalose, delle carceri italiane ma c’è il rischio che per uscirne propongano le carceri private, all’americana, perchè comunque sono fedeli al sistema capitalistico sino all’osso.
Mai una volta che siano andati a vedere come si vive in fabbrica, in fonderia o in edilizia.
Tutto questo giochino di finta solidarietà e democrazia per tenere in piedi il sistema, mantenere alti guadagni con la professionalità dell’audience ma che non denunciano mai, sino in fondo, le responsabilità del capitalismo produttivo e sfruttatore, finanziario parassita e speculatore.
Tutto in difesa della torta e della sua ripartizione e per gli ultimi, gli esclusi, ci sarà sempre un servizio che parla di loro a farli contenti.
L’importante è parlare male della politica non dei politici in se, perchè la politica è schifosa e fa male alla pelle e quindi ben vengano tutti gli antipolitici da Travaglio, Berlusconi, Grillo, Belpietro, Ferrara e Sallusti.
Poi via  a Faenza a fare un servizio sulle operaie dell’Omsa in mezzo alla strada perchè il padrone, pur con un fatturato ed utili milionari, ha deciso di delocalizzare per guadagnare di più.
E’ così che si difendono i lavoratori, ci si mette una tuta pulita e per una sera ci si trasforma in metalmeccanico che non può più pagare il mutuo. Tranquilli che sotto c’è sempre giacca e cravatta.
Più facile attaccare Bersani, lo fanno anche Berlusconi e Di Pietro, che attaccare il capitalismo parassita e sfruttatore, ne andrebbe di mezzo l’ingaggio per la prossima stagione.
Una cosa è certa, per me.
Escluso Gad Lerner, che sarà meno simpatico e televisivo degli altri nessuno di loro, e nessuno escluso, è minimamente paragonabile a quello che è stato per il pubblico televisivo un Pasolini, un intellettuale illuminato ed illuminante rispettoso dei teleascoltatori.
Men che meno sono paragonabili ad un Giuseppe Di Vittorio ed ha quello che rappresentato per i lavoratori, essi rappresentano solo se stessi e quando presentano un servizio sui drammi della crisi lo fanno per mostrare quanto sono democratici e bravi, pluralisti e solidali, attaccano Bersani ma coccolano il capitalismo, infatti non ne parlano mai.
Se fanno un servizio sulle fabbriche cinesi, sui suicidi dei lavoratori cinesi, sulle 18 ore al giorno che devono lavorare dormendo in fabbrica parlano di sfruttamento padronale, i padroni cattivi, non dicono mai che è nel dna del capitalismo, non ricordano mai che le stesse identiche cose, lo sfruttamento intensivo, avvenivano sul finire dell’800 nelle fabbriche tessili inglesi.
Sono cambiate la macchine ma il Dna del capitalismo è sempre lo stesso e con il liberismo sfrenato è pure peggiorato, la crisi del 1929 la dobbiamo alla Goldman Sachs, come le altre più piccole che si sono succedute sino a quella del 2008 che ha messo in ginocchio il pianeta. La bolla finanziaria è figlia della Goldman Sachs come i debiti degli stati ma non ditelo in giro, fate in modo che la massa pensi che è colpa della politica, così la finanza è salva, l’audience cresce e con esso i compensi degli imbonitori e di chi ci scrive sopra dei libri accumulando milioni.
Lo chiede il mercato ed appena avremo finito di guardare Che tempo che fa, Ballarò, Servizio Pubblico, Report, Otto e Mezzo e compagnia, scusate se ne dimentico qualcuna come Porta a porta, corriamo a comprare i libri che parlano dei nostri problemi perchè noi, come diceva la Smorfia di Troisi, non ne sappiamo abbastanza. Ci vuole lo studioso che ce li spieghi.
Pensate che il nuovo che avanza, captato da Celentano, è il movimento di Grillo che, infatti, invoca la chiusura delle trasmissioni politiche ritenendole inutili ed un teatrino, pensate che gli estremi si toccano, Grillo ed io siamo sulla stessa linea d’onda, e quindi per conoscere e risolvere i nostri problemi dovemmo affidarci a lui, che ci illumini.
Basta che non si tocchi l’unico Dio esistente, il capitalismo ed il suo figliolo, il profitto.
Oggi gli faccio propaganda, ne ha bisogno adesso che anche Celentano ha dato la sua benedizione.

La chiusura delle trasmissioni politiche



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