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Sesia freddo, fario in Mastallone

Da Pietroinvernizzi

fario Mastallone

Le prime luci dell’alba ci hanno trovato ancora in macchina, nonostante la partenza alle 5 da Milano. Mentre il sole sorgeva alle 6.32, stavamo salendo l’alta Val Sesia.
Scesi dalla macchina ci ha sorpreso un freddo veramente pungente, dalle nostre bocche usciva fumo di condensa neanche fossimo a Febbraio all’apertura, e le mani nel fare i nodi erano lente e legnose per la bassa temperatura!
Appena scesi al fiume però lo spettacolo era meraviglioso: i primi raggi di sole si affacciavano dietro le montagne, si aprivano il varco tra le nubi e ci mostravano lo splendore scintillante del Sesia. Un bellissimo livello dell’acqua per accogliere i nostri mille smaniosi lanci! Decisamente meno bella la temperatura dell’acqua… anche quella degna dell’apertura di febbraio!
Due trote sui 25 seguono i nostri rotanti ma non mangiano. 

Sesia
Alle 10.30, dopo tre ore e mezza di spinnig mattutino decidiamo di concederci una colazione da campioni: panini allo speck e coca-cola. Un vecchino locale di circa 125 anni ci rimprovera per la scelta della bevanda: “un bon bicer de vin l’è mei”, come dargli torto? Del resto sua nonna, quindi più o meno all’epoca delle guerre puniche, bevendo vino rosso tutte le mattine “l’è morta a nuvantasett’ ann’”. Intanto il sole ci scalda e ci ricorda che siamo in Primavera, cambio di piano: il Sesia è troppo freddo causa ghiacciaio e neve, andiamo a scoprire tratti nuovi sull’affluente Mastallone, dove l’acqua essendo sorgiva subisce meno l’effetto termico delle precipitazioni delle ultime settimane.
Partiamo dal tratto basso e finalmente le prime trotelle: un paio di iridee piccole e una farietta, la cornice paesaggistica sembra una bucolica illustrazione a olio, persino le mucche che pascolano nei prati sono di eleganza superiore.
Alle 13 pausa alla piccola gastronomia locale dove il simpatico gestore ci dice che una volta anche lui pescava e ne prese una “…così!”, il gesto era circa sugli 80cm, “che pesava ben 9 etti…” Caspita una volta le trote dovevano essere veramente molto ma mooolto magre!
Continuiamo felici in Mastallone, un po’ più in alto, percorriamo un lunghissimo tratto di fiume, immersi nella natura e lontani dalla strada e da qualsiasi altro ricordo dell’umanità. Prendiamo diverse fario e ancora qualche iridea, le trote più belle sono sui 25, forse 30 centimetri.
fario Mastallone

Sono quasi le sei quando decidiamo di fare il tramonto in basso Sesia, a valle dell’SVPS, sia per cercare le BIG sia per essere più vicini all’autostrada.
Il meteo è cambiato in fretta, scendiamo al Sesia sotto un cielo plumbeo, sferzati da brevi raffiche di vento gelido. Giochiamo pesante, io con un Super Pinky sui 12cm e Jacopo con grossi rotanti. Facciamo 4 lanci di numero e io sento una bella abboccata con 20 metri di filo fuori, un fiero recupero porta a riva una marmorata poco più lunga di 40 centimetri, la slamo in acqua con la massima cura e faccio una fotina veloce su un sasso pensando a questo articolo.
piccola Marmorata
Il vento accelera bruscamente e cadono grosse gocce di pioggia ma, quel che è peggio, vediamo fulmini bassi e vicini a noi… la saggezza di Jacopo ordina la ritirata. Smontiamo le canne alle 19 circa, pochi istanti prima dell’acquazzone che ci accompagnerà a Milano.

See you spoon!

Sesia
Mastallone tratto basso
Mastallone tratto basso
Mastallone tratto basso
fario Mastallone
fario Mastallone
Ponte della Gula
Cervatto
fario Mastallone
piccola Marmorata


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